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"Codice della strada: circolazione carrelli elevatori"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
11/11/2013 -
Il MIT-Dip. Trasporti,
Navigazione e Sistemi Informatici e Statistici-DG Motorizzazione-Div. 3-, con
circolare del 25 ottobre scorso, ha emanato norme relative all’immatricolazione
e targatura dei carrelli elevatori e per consentire ai Centri Prova Autoveicoli
(CPA) di adempiere agli accertamenti di loro competenza.
Il provvedimento si applica ai carrelli
elevatori, trasportatori o trattori già dotati di un documento di
autorizzazione nazionale alla circolazione (ai sensi del DM 28.12.1989), anche
scaduto, purché tale scadenza non sia antecedente al 31 dicembre 2007.
Per i carrelli con scadenza
entro dicembre 2007 non più rinnovati, si presume che essi non siano più
utilizzati, ma, qualora dovessero essere impiegati, sono soggetti integralmente
al CDS ed è necessaria una verifica di idoneità alla circolazione da parte di
un CPA su richiesta di un costruttore.
Riguardo ai carrelli muniti di
autorizzazione alla circolazione, di cui al decreto ministeriale del 1989, la
procedura per la regolarizzazione prevede la presentazione di un’istanza di
collaudo in un unico esemplare da parte del proprietario del carrello al CPA
(competente in base alla sede del proprietario), con allegata specifica
documentazione.
Successivamente, il CPA procede
alla verifica della documentazione presentata e effettua verifiche e prove per
procedere all’immatricolazione, seguendo la disciplina delle macchine
operatrici, poiché i carrelli
elevatori sono considerati come tali dal CDS ((art. 58, comma 2, lett. c)).
Fermo che la circolare
ministeriale fornisce orientamenti univoci alle CPA affinché non creino
disomogeneità e discrezionalità delle stesse nel procedere all’immatricolazione
dei carrelli elevatori, purtroppo non è stato dato seguito alle richieste di
Confindustria di prevedere un periodo transitorio per la circolazione
dei carrelli fino alla loro immatricolazione.
Proprio per tale motivazione,
rimane costante l’impegno di Confindustria di agire nelle sedi più opportune
(Parlamento e Governo) affinché venga definito un regime provvisorio che
consenta a tali mezzi di poter circolare ancorché privi di immatricolazione.
Fonte: Confindustria Benevento
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