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"Macchine in edilizia: la sicurezza dei carrelli elevatori telescopici"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
28/11/2014 - Per la
versatilità correlata alla disponibilità di attrezzature intercambiabili, oltre
alle tradizionali forche per bancali (pallets), nel comparto edile risulta
sempre più diffuso l’utilizzo di
carrelli
elevatori fuoristrada a braccio telescopico.
Come indica la scheda che ci
apprestiamo a presentare, si tratta di “un carrello elevatore gommato, con
carico (pallettizzato o no) a sbalzo con motore a combustione interna, munito
di contrappeso e di un dispositivo di sollevamento a braccio idraulico a
sviluppo telescopico, per lo spostamento di carichi pallettizzati o no”. In
particolare i
carrelli telescopici
“fuoristrada”, ossia con 4 ruote motrici, “sono utilizzati nei cantieri
perché adatti anche a terreni dissestati o comunque non livellati”. Benché
siano macchine con un buon “rapporto tra ingombro del mezzo, portata e altezza
raggiungibile”, il loro utilizzo espone i lavoratori a diversi rischi
lavorativi e alla possibilità di infortuni.
Per conoscere questi rischi e
proporre spunti per una loro riduzione, riprendiamo a parlare delle schede
contenute nella seconda parte del manuale “ Le
macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”– documento nato
dal rapporto di collaborazione tra l’ INAIL Piemonte e il CPT Torino – e in
particolare presentiamo la scheda dal titolo “
Scheda 5 - Carrello elevatore telescopico”.
RTM
Gli autori della scheda segnalano
che nell’elaborazione di questa scheda si è tenuto conto in particolare della
norma tecnica UNI EN 1459 relativa alla
sicurezza dei carrelli semoventi a braccio telescopico. E si ricorda che “la
norma UNI EN 1459:2010 non è applicabile ai carrelli telescopici fabbricati
prima del febbraio 2010, pertanto le indicazioni di seguito riportate tengono
conto in particolar modo della versione precedente della norma, la UNI EN
1459:2000”.
La scheda, che vi invitiamo a
visionare integralmente, si sofferma su vari aspetti correlati ai carrelli
elevatori telescopici:
-
elementi costituenti: ruote, telaio e stabilizzatori, gruppo
rotazione (torretta), braccio telescopico, impianto idraulico, attrezzature
intercambiabili, ...;
-
dispositivi di sicurezza: protezione dall’uso non autorizzato e
dall’avviamento involontario; accesso al motore e agli altri vani; valvole di
protezione del circuito idraulico; posto di manovra; stabilità longitudinale e
controllo del carico, ...;
-
dispositivi di comando e di controllo.
Inoltre la scheda riporta i
principali
fattori di rischio, con
riferimento a: ribaltamento e caduta di materiale dall’alto; scivolamenti e
cadute al livello; urti, colpi, impatti, compressione, schiacciamento;
cesoiamento, stritolamento; investimento; rischio elettrico; gas di scarico;
agenti chimici; rumore e vibrazioni.
Ci soffermiamo su alcuni di
questi fattori:
-
ribaltamento: “il ribaltamento
dell’attrezzatura può essere determinato da una serie di cause come:
cedimento del piano di appoggio o dei percorsi, ad esempio per la presenza di
sottoservizi; posizionamento scorretto degli stabilizzatori, ad esempio per la
mancata o insufficiente distribuzione del carico sul terreno; errori di manovra
durante la guida; cedimento strutturale, ad esempio dovuto a mancata o carente
esecuzione dei controlli, in particolare sui dispositivi di sicurezza; urti del
braccio contro ostacoli fissi o mobili. Per prevenire tale rischio occorre
verificare i percorsi e le aree di intervento, rispettare scrupolosamente le
istruzioni del fabbricante e il registro di controllo ed eseguire le verifiche
previste dalla norma; inoltre, il manovratore deve fare uso delle cinture
di sicurezza”;
-
caduta di materiale dall’alto: il rischio è “dovuto alla
movimentazione di carichi o a errate manovre che comportano l’urto del braccio
o delle forche contro strutture fisse. La riduzione di tale rischio deve essere
perseguita movimentando pallets (bancali) correttamente confezionati in modo
che il materiale non possa fuoriuscire; nel caso di uso
dell’argano, l’imbracatura corretta dei carichi con adeguati accessori di
sollevamento consente la riduzione di questo rischio. In ogni caso, quando
necessario, deve essere adottato il corretto uso dei segnali gestuali, o di
altri efficaci mezzi, per la comunicazione tra il manovratore e l’aiuto
manovratore. Per limitare i rischi di caduta di materiali, il carico
trasportato lungo i percorsi deve essere mantenuto ad un’altezza minima da
terra. È necessario mantenere le forche ad una minima distanza dal suolo anche
durante i tragitti a vuoto, per avere la completa visibilità della strada e per
evitare di urtare/agganciare strutture o impianti esistenti (ad esempio cavi e
ponteggi)”;
-
urti, colpi, impatti, compressione, schiacciamento: “questo tipo di
rischio riguarda il personale di assistenza a terra ed è dovuto alle parti
mobili della macchina come ad esempio il braccio sviluppabile e le forche. Per
prevenire tale rischio è necessario che gli addetti al ricevimento dei carichi,
dotati di indumenti
ad alta visibilità, siano formati sulle posizioni da tenere nel rispetto
delle distanze di sicurezza dal mezzo e dal carico in fase di avvicinamento e deposito;
è inoltre necessario che l’operatore del carrello abbia la completa visibilità
delle manovre da eseguire o che sia adeguatamente guidato dall’aiuto
manovratore con appropriate segnalazioni”;
-
cesoiamento, stritolamento: “questo rischio è dovuto alla rotazione
della torretta sul telaio, a cui sono esposti i lavoratori di assistenza a
terra. Per prevenire il rischio, il carrello deve operare con il girofaro
attivo, i lavoratori a terra devono mantenere la distanza di sicurezza dal
mezzo ed essere formati allo scopo e il manovratore deve sorvegliare affinché
nessuno possa accedere all’area pericolosa”;
-
investimento: “risultano esposte a questo rischio le persone
eventualmente presenti lungo i tragitti, che devono indossare gli indumenti ad
alta visibilità se non risulta possibile transitare lungo i percorsi pedonali.
Il manovratore deve segnalare la presenza del mezzo (ad esempio con il girofaro
e con il clacson) e deve provvedere affinché possa transitare con piena
visibilità”.
Fermo restando l’importanza delle
indicazioni contenute nelle istruzioni d’uso di ogni macchina, concludiamo la
presentazione con le
istruzioni per
l’impiego corretto del carrello elevatore a braccio telescopico durante l’uso:
- “non sollevare persone;
- non ammettere a bordo della
macchina altre persone;
- tenere chiusi gli sportelli
della cabina:
- segnalare l’operatività del
mezzo col girofaro;
- allacciare la cintura di
sicurezza;
- rispettare i limiti del
diagramma di carico;
- spostare il carrello solo
quando il braccio è in posizione di trasporto; non attivare il braccio durante
gli spostamenti;
- posizionare
correttamente il carico sulle forche adeguandone l’assetto col variare del
percorso;
- adeguare la velocità ai limiti
stabiliti in cantiere e transitare a passo d’uomo in prossimità dei posti di
lavoro;
- durante gli spostamenti su
percorsi in pendenza, sia durante la salita sia durante la discesa, rivolgere
l’accessorio di sollevamento a valle per gli spostamenti a vuoto e a monte per
gli spostamenti con carico;
- il carico trasportato lungo i
percorsi deve essere mantenuto ad un’altezza minima da terra, correttamente
centrato e a ridosso del supporto delle forche;
- richiedere l’aiuto di personale
a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è
incompleta;
- per prelevare un carico dal
suolo avvicinare il carrello con il braccio rientrato e le forche orizzontali,
centrare le forche rispetto all’asse del carico, avanzare avvicinando le forche
contro il carico e sollevare il carico agendo sul brandeggio e sollevando il
primo braccio;
- per prelevare un carico in alto
avvicinare il carrello perpendicolarmente al carico e con le forche in
posizione orizzontale, avanzare avvicinando le forche contro il carico,
sollevare il carico; successivamente, se possibile, abbassare il carico prima
di spostare il carrello altrimenti arretrare lentamente il carrello per poi
abbassare il carico, infine portare il carico in posizione di trasporto;
- effettuare i depositi in
maniera stabile; in particolare per posare un carico in alto alzare e allungare
il braccio fino a quando il carico è al di sopra della pila e far avanzare il
carrello, posizionare il carico orizzontalmente e abbassarlo sulla pila;
successivamente, sfilare le forche dal carico rientrando e alzando il braccio
alternativamente o, se possibile, facendo indietreggiare il carrello;
- per prelevare un carico senza
pallet inclinare le forche in avanti e allungare il braccio inclinando
contemporaneamente le forche indietro e legare il carico;
- eseguire il rifornimento di
carburante a motore spento e non fumare;
- mantenere sgombra e pulita la
cabina;
- segnalare tempestivamente
eventuali malfunzionamenti o situazioni pericolose;
- utilizzare i DPI previsti”.
Ricordiamo che nella scheda le
varie istruzioni sono spesso arricchite da piccole immagini esplicative.
Concludiamo segnalando che la
scheda riporta alcuni approfondimenti (presenza di linee o impianti elettrici;
sollevamento persone) e, in allegato, una specifica
lista di controllo.
L’
indice della “
Scheda 5 -
Carrello elevatore telescopico”:
1. DESCRIZIONE
2. ELEMENTI COSTITUENTI
2.1 RUOTE
2.2 TELAIO E STABILIZZATORI
2.3 GRUPPO ROTAZIONE (TORRETTA)
2.3.1 Cabina
2.3.2 Punti di accesso
2.3.3 Braccio telescopico
2.4 IMPIANTO IDRAULICO
2.4.1 Circuito idraulico
2.4.2 Stabilità del mezzo e del
carico
2.5 ATTREZZATURE INTERCAMBIABILI
3. DISPOSITIVI DI SICUREZZA
3.1 PROTEZIONE DALL’USO NON
AUTORIZZATO E DALL’AVVIAMENTO INVOLONTARIO
3.2 ACCESSO AL MOTORE E AGLI
ALTRI VANI
3.3 VALVOLE DI PROTEZIONE DEL
CIRCUITO IDRAULICO
3.4 POSTO DI MANOVRA
3.4.1 Caratteristiche generali
3.4.2 Protezioni punti pericolosi
3.4.3 Dispositivi di sicurezza e
ausiliari
3.5 STABILITÀ LONGITUDINALE E
CONTROLLO DEL CARICO
3.6 ALTRE PROTEZIONI
4. DISPOSITIVI DI COMANDO E DI
CONTROLLO
4.1 DESCRIZIONE DEI COMANDI
4.2 SIMBOLI DEI COMANDI
5. FATTORI DI RISCHIO
6. ISTRUZIONI PER L’USO
6.1 ISTRUZIONI PRIMA DELL’USO
6.2 ISTRUZIONI DURANTE L’USO
6.3 ISTRUZIONI DOPO L’USO
7. APPROFONDIMENTI
7.1 PRESENZA DI LINEE O IMPIANTI
ELETTRICI
7.2 SOLLEVAMENTO PERSONE
8. ADEMPIMENTI NORMATIVI
8.1 DOCUMENTAZIONE
8.2 CONTROLLI E VERIFICHE
8.3 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE,
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
9. ANNOTAZIONI TECNICHE
10. RIFERIMENTI NORMATIVI
CPT di Torino, Inail Piemonte, “ Le
macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, edizione
settembre 2013 (formato ZIP, 1,5 MB).
La scheda: “ Scheda 5 - Carrello elevatore telescopico” (formato ZIP,
7.23 MB).
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