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"Imparare dagli errori: incidenti e infortuni con le gru a torre"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
12/03/2015 - Nel viaggio di
“Imparare dagli errori” attraverso gli infortuni correlati alle
attrezzature per il sollevamento dei
carichi non si potevano non dedicare almeno due puntate al più diffuso
apparecchio per movimentare e sollevare i carichi nei cantieri edili, la
gru a torre. Una macchina che nel mondo
è ancora un simbolo forte dei processi di urbanizzazione e di sviluppo
edilizio.
Anche in questa seconda puntata
le dinamiche degli incidenti che presentiamo sono tratte dalla rassegna di
incidenti presenti nell’archivio di INFOR.MO.
- strumento
per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema
di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi
Al termine del turno di lavoro
due operai di una ditta edile raccolgono gli attrezzi di lavoro e nel
transitare in prossimità di una gru a torre, al cui gancio era appesa una pinza
“solleva-conci di tufo”, vengono investiti da quest’ultima che improvvisamente
si sgancia, cade e colpisce i due operai provocando lesioni mortali solo ad uno
dei due.
All’atto dell’ispezione “è stato
accertato che la molla di richiamo della spinetta di chiusura del gancio della
gru non funzionava in quanto era ossidata e non assicurava una perfetta
chiusura del gancio. Inoltre si è potuto verificare che assieme all'occhiello
della pinza “solleva-conci di tufo” sono state inserite nello stesso gancio
anche due occhielli di catene utili a sollevare altro materiale come per es.
travi. Lo spazio all’interno del gancio in questo modo si è ridotto a sfavore
dell'occhiello della pinza e ciò, unitamente al malfunzionamento della
spinetta, ha probabilmente favorito la fuoriuscita della pinza che ha cagionato
i due infortuni”.
La scheda di Informo individua
due
fattori causali:
- “la spinetta di chiusura del
gancio della gru non funzionava in quanto era ossidata e non assicurava una
perfetta chiusura;
- sono state inserite nello
stesso gancio della gru anche due occhielli di catene utili a sollevare altro
materiale; -
- due operai transitavano al di
sotto del raggio di azione della gru a torre”.
Anche il breve
secondo caso riguarda la
caduta di materiale dall’alto, la
caduta di carico da una gru a torre.
In attività edili a seguito di
errata manovra della gru a torre in cantiere, un lavoratore, titolare della
ditta, viene investito dal carico movimentato.
La gru è manovrata dal figlio che
non aveva alcuna autorizzazione per l'utilizzo di tale attrezzatura di lavoro.
In questo caso il principale
fattore causale individuato non poteva
che essere relativo all’errore di manovra del manovratore della gru non
autorizzato all'uso della stessa.
La prevenzione
In questa seconda puntata
dedicata alla prevenzione dei rischi nell’uso delle gru a torre riprendiamo
alcune delle indicazioni presenti in vari documenti presentati in questi anni
su PuntoSicuro.
Di gru a torre parla ampiamente
il documento “ Movimentazione
merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali. Manuale
sulla sicurezza destinato agli addetti al carico, scarico, facchinaggio di
merci e materiali pericolosi”, pubblicazione realizzata dalla Direzione
Centrale Prevenzione dell’Inail in collaborazione con Parsifal Srl.
Il documento ricorda che
prima di
utilizzare la gru, bisogna verificare:
- “che siano stati tolti i
sistemi eventualmente posizionati per aumentare la stabilità della gru, nelle
ore in cui non viene utilizzata (es. stralli, blocco ruote ...);
- per le gru che traslano, che le
vie di corsa siano sgombre;
- che la rotazione completa del
braccio sia possibile, fatta salva la presenza di limitatori di rotazione, di
cui occorre verificare il corretto funzionamento, prestando particolare
attenzione a non effettuare manovre che possano generare pericolose
oscillazioni del carico quali, ad esempio, l’esecuzione contemporanea di più
movimenti”.
Riguardo poi alla caduta dall’alto
di materiali si indica che al
termine della giornata lavorativa,
la gru deve essere lasciata in condizioni di sicurezza (ad esempio senza
abbandonare carichi
sospesi alla gru, salvo che ciò non sia esplicitamente previsto dal
costruttore). Si parla anche dei
sollevamenti multipli, “manovre
complesse che vengono eseguite quando occorre sollevare un carico che, per
foggia, dimensioni, peso, non può essere sollevato da una sola gru”. Sono
sollevamenti che “vanno pianificati con cura, in quanto introducono sulle singole
gru carichi aggiuntivi, dovuti al movimento relativo. Per mantenere al minimo
le variazioni in direzione e intensità delle forze agenti sulle gru, è
essenziale che i movimenti siano sincroni. Per questo, una persona qualificata
dovrà supervisionare le operazioni di sollevamento; solo questa persona dovrà
dare istruzioni ai gruisti, eccetto che nelle situazioni di pericolo, dove il
segnale di arresto può essere dato da chiunque. Se non è possibile tenere sotto
controllo la manovra da un solo punto, bisogna ricorre ad altro personale, che
osserva e riferisce al responsabile delle operazioni di sollevamento”.
Il documento Inail “ Schede
per la definizione di piani per i controlli di ‘apparecchi di sollevamento
materiali di tipo mobile e relativi accessori di sollevamento’” [Articolo
71 comma 8 D.Lgs. 81/08 s.m.i.]”, si sofferma ampiamente sulla
lista dei controlli a carico del
conduttore di gru, a carico del personale di manutenzione, a carico del tecnico
esperto e a carico dell’imbracatore, “responsabile dell’attacco e dello sgancio
del carico al e dall’organo di presa della gru”.
Ad esempio riguardo all’
imbracatore queste sono le indicazioni
sui
controlli giornalieri da eseguire
sugli
accessori di sollevamento:
- “elementi di sospensione (funi,
brache catene, manicotti, ecc.): controllo dell’assenza di deformazioni
apprezzabili;
- elementi di giunzione
(campanelle, capicorda, grilli, perni, funi, bretelle, ecc.): controllo
dell’assenza di deformazioni apprezzabili;
- organi di presa (ganci,
golfari, magneti, pinze, ecc.): controllo efficienza dispositivi contro lo
sganciamento accidentale o di ritenuta del carico in assenza di forza motrice”.
Riprendiamo infine del materiale
contenuto in una scheda - presente nel manuale “ Le
macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza” prodotto da INAIL Piemonte e CPT Torino - su cui ci eravamo soffermati nella precedente
puntata di “Imparare dagli errori” dedicata alle gru a torre.
Nella “
Scheda 1 – Gru a torre”
si parla espressamente del rischio
di caduta
di materiale dall’alto che
è “dovuto
alla movimentazione di carichi non correttamente imbracati, ad errate manovre
che comportano l’urto del carico contro strutture fisse o alla rottura delle
funi. L’uso corretto degli accessori di sollevamento, compresi i contenitori,
associati ad un corretto uso dei segnali gestuali, o ad altri efficaci mezzi,
per la comunicazione tra il manovratore e l’aiuto manovratore portano a
limitare tale rischio; la verifica periodica delle funi, poi, completa
l’attività di prevenzione del rischio”.
Ma nella scheda viene presentato
più in generale un utile compendio con
le
istruzioni per gli operatori per la prevenzione dei vari rischi correlati
all’uso delle gru a torre nei cantieri.
Istruzioni prima dell’uso
Alla base della gru:
- verificare la presenza di
eventuali cedimenti del piano di appoggio della gru;
- controllare che le vie di corsa
della gru siano libere (per le gru traslanti);
- verificare l’integrità e
l’efficienza della messa a terra;
- verificare l’efficienza della
protezione della zavorra (gru a rotazione bassa);
- verificare la chiusura dello
sportello del quadro elettrico;
- verificare l’efficienza della
sicura del gancio;
- attivare il freno di rotazione;
- verificare la presenza del
carter al tamburo della fune di sollevamento (quando installato nella parte
bassa delle gru a rotazione alta);
- controllare il corretto
avvolgimento sul tamburo della fune di sollevamento (quando installato nella
parte bassa delle gru a rotazione alta);
- sbloccare i tenaglioni di
ancoraggio alle rotaie (per le gru traslanti);
- verificare la temperatura
ambientale e rispettare le indicazioni del fabbricante in merito alle
temperature ambientali per l’uso della gru; in genere con temperature vicine allo
0° non bisogna sottoporre la gru ad un servizio troppo gravoso;
- verificare la velocità del
vento e rispettare le indicazioni del fabbricante in merito;
- controllare l’ordine di
servizio relativo alle manovre ed alle segnalazioni da effettuare nel caso
sussista una situazione di interferenza pianificata con altre gru;
- accedere alla cabina della gru
utilizzando le apposite scale interne o facendo uso dei DPI di protezione
anticaduta (con manovratore in cabina);
- utilizzare i DPI previsti”.
Dal posto di manovra:
- “verificare la presenza di un
estintore in cabina (nel caso in cui il manovratore operi in cabina);
- verificare l’efficienza di
tutti i comandi, compreso il segnale acustico;
- provare tutti i movimenti della
gru a vuoto (senza carichi);
- controllare l’efficienza dei
finecorsa e dei limitatori;
- verificare eventuali
segnalazioni del pannello di controllo (in cabina)”.
Istruzioni durante l’uso
In generale:
- “non accedere nella zona
recintata di rotazione della gru (per le gru a rotazione bassa);
- manovrare la gru da una
postazione sicura e che permetta la visibilità completa delle manovre;
- richiedere l’aiuto di uno o più
operatori che possano segnalare (es. segnali gestuali) i movimenti da eseguire,
se in alcune situazioni non si ha la visibilità completa per le manovre da
svolgere;
- richiedere, quando necessario,
specifiche indicazioni in merito al peso del materiale da sollevare e alle
portate degli accessori di sollevamento;
- evitare la movimentazione del
carico sopra le zone di lavoro o di transito: qualora ciò non sia possibile,
applicare le procedure previste (ad esempio, azionare il segnalatore acustico e
attendere l’allontanamento delle persone);
- depositare i carichi solo su
superfici in grado di sostenerli, verificando, preliminarmente all’operazione
di sollevamento-trasporto, la loro portata;
- sospendere l’uso della gru, e
quindi disinserire il freno alla rotazione, scollegare l’alimentazione elettrica
(agire sull’interruttore generale della gru) e, in caso di gru traslante, azionare
i tenaglioni (ganasce), qualora la velocità del vento superi i limiti forniti
dal fabbricante;
- segnalare tempestivamente
eventuali anomalie
di funzionamento (es. rumori inconsueti)”.
Manovre:
- “non effettuare mai più di un
giro di rotazione nello stesso senso;
- non azionare i comandi di
salita e discesa ad impulsi;
- non appoggiare il bozzello a
terra;
- verificare l’idoneità degli
accessori di sollevamento e la stabilità del carico da sollevare;
- prima di ogni manovra azionare
il segnalatore acustico, in modo da consentire l’allontanamento delle persone che
possono trovarsi sotto il carico sospeso;
- sollevare il carico prima di
eseguire gli altri possibili movimenti;
- verificare il bilanciamento del
carico sollevandolo solo di qualche decina di centimetri;
- eseguire con gradualità
partenze, arresti ed ogni altra manovra;
- arrestare i movimenti della gru
prima che intervengano i finecorsa e i limitatori (i finecorsa e i limitatori
sono dispositivi di sicurezza che devono operare occasionalmente e non per
l’esecuzione delle normali manovre);
- sollevare i carichi nel
rispetto delle portate ai vari sbracci e con le velocità di
sollevamento/abbassamento indicate dal fabbricante;
- tenere sempre in considerazione
gli spazi di frenatura, come nella fase di discesa per la posa del carico o
nella fase di rotazione-distribuzione;
- attendere che sia cessato il
movimento in atto prima azionare il comando del movimento inverso;
- attendere sempre lo smorzamento
delle oscillazioni della struttura dovute all’avvio, al cambio di velocità e
all’arresto dei movimenti di salita e discesa, prima di azionare nuovamente i
comandi;
- mantenere la fune in tensione
con il peso del bozzello al momento del rilascio del carico (ciò è necessario
per evitare un anomalo riavvolgimento della fune di sollevamento sul tamburo);
- utilizzare i DPI previsti”.
Istruzioni dopo l’uso:
- “non lasciare carichi sospesi;
- sollevare il bozzello in
prossimità del braccio;
- posizionare il carrello vicino
alla torre;
- lasciare la gru nella zona di
stazionamento, se prevista, ed ancorarla al binario azionando le ganasce (per
le gru traslanti);
- orientare la gru nella
direzione del vento;
- disinserire il freno di
rotazione per permettere alla gru di orientarsi in direzione del vento;
- qualora necessario adottare i
dispositivi supplementari (previsti dal costruttore) per la stabilità della gru
in caso di vento forte;
- scendere dalla gru utilizzando
le apposite scale interne o facendo uso dei dpi di protezione anticaduta;
- togliere l’alimentazione
elettrica alla gru tramite il quadro elettrico (spegnere l’interruttore
generale della gru);
- informare il datore di lavoro o
il preposto e l’eventuale sostituto manovratore sulle misure da adottare per il
sicuro proseguimento delle operazioni;
- segnalare eventuali guasti e
anomalie di funzionamento”.
Ricordiamo, per concludere, che
nella scheda sono presenti diverse immagini esplicative.
Pagina introduttiva del sito web di
INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero
3128 e
3394 (archivio incidenti 2002/2010).
Tiziano Menduto
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