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"Expo 2015: la manutenzione del verde in sicurezza"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
22/06/2015 -
La preparazione e la gestione del grande spazio espositivo dell’ Esposizione Universale 2015 di Milano ha richiesto un’attenta
manutenzione del verde, con riferimento sia al verde che circonda i vari padiglioni che agli spazi verdi creati in relazione al tema conduttore di
Expo 2015 (“Nutrire
il Pianeta, Energia per la Vita”). Manutenzione del verde che, come più
volte mostrato anche dal nostro giornale, è ricca di pericoli per la
salute e la sicurezza dei lavoratori.
Per questo motivo tra i diversi materiali informativi prodotti per Expo dal Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’ Azienda Sanitaria Locale di Milano è presente il quaderno tecnico “ Manutenzione del verde. Informazioni per lavorare in sicurezza”; un documento, a cura di Elena Andreina, Flavia Borello e Veronica Cassinelli, con informazioni sui rischi correlati all’uso e manutenzione di attrezzature, alle attività di abbattimento e potatura e ai vari altri rischi del comparto: chimici, biologici, allergologici, rumore, vibrazioni, ...
Per questo motivo tra i diversi materiali informativi prodotti per Expo dal Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’ Azienda Sanitaria Locale di Milano è presente il quaderno tecnico “ Manutenzione del verde. Informazioni per lavorare in sicurezza”; un documento, a cura di Elena Andreina, Flavia Borello e Veronica Cassinelli, con informazioni sui rischi correlati all’uso e manutenzione di attrezzature, alle attività di abbattimento e potatura e ai vari altri rischi del comparto: chimici, biologici, allergologici, rumore, vibrazioni, ...
Riguardo alle
potature ed abbattimenti di alberi ad alto
fusto, un’operazione che può provocare infortuni gravi o mortali, è
indispensabile che ogni azienda effettui questi lavori solo dopo una “concreta
ed accurata valutazione dei rischi specifici”, così come richiesto dal D.Lgs
81/2008.
E in particolare “si dovrà tener
conto delle caratteristiche e delle dimensioni degli spazi a disposizione,
dell’altezza e delle condizioni vegetative degli alberi
da potare o da abbattere. Questa valutazione dovrà portare ad una
organizzazione e procedura di lavoro sicura ed alla scelta delle più corrette
attrezzature di lavoro da utilizzare”. Ed è auspicabile “che le misure tecniche
e procedurali di cui sopra assumano la forma di un documento scritto”.
Dunque per prevenire incidenti si
dovrà pertanto
provvedere a:
- “delimitare l’area pericolosa,
vietando l’accesso all’area di caduta
rami;
-
segnalare i lavori con corretta cartellonistica di pericolo e di
divieto;
- nei lavori effettuati su aree
pubbliche richiedere il preventivo permesso di occupazione suolo pubblico al
Comune ed adottare completa segnaletica stradale del cantiere, in coordinamento
con la Polizia Locale;
- coordinarsi con altre imprese
eventualmente presenti (es: manutenzione strade e marciapiedi svolti in
contemporanea);
- indossare sempre ‘indumenti di
segnalazione’ durante i lavori svolti in aree soggette a traffico veicolare;
- usare le attrezzature più
idonee per il lavoro in quota quali piattaforme aeree per alberi ad alto fusto
(in alternativa utilizzo di tecniche di ‘tree climbing’ con operatori
abilitati). In ultima analisi possono essere utilizzate anche scale affrancate,
con uomo anch’esso vincolato, per potature di alberi di limitata altezza e dove
i lavori si possono eseguire con poco impegno muscolare;
- individuare l’area di cippatura
che dovrà essere adeguatamente distante e separata dalla zona
di potatura; sorvegliare a terra l’area di lavoro, a cura di un preposto
addetto unicamente a questo compito, per evitare la presenza di persone nella
zona pericolosa di caduta dei rami”.
Veniamo invece alle attività di
manutenzione delle attrezzature e dei
dispositivi di sicurezza sulle macchine utilizzate nella manutenzione
del verde.
Il quaderno tecnico ricorda che
sia gli artt. 70 e 71 che l'allegato VI del D.Lgs 81/2008 “prevedono che il
datore di lavoro metta a disposizione attrezzature idonee ai fini della
sicurezza e della salute, adeguate al lavoro da svolgere; le attrezzature
devono, inoltre, essere installate, disposte ed usate in modo da ridurre i
rischi per i lavoratori e per altre persone”.
E dunque
occorre che:
- “
i carter e le schermature delle macchine (sugli organi di moto,
cinghie, pulegge ecc e sugli organi di lavoro dei trattori e delle altre
macchine agricole) non siano stati rimossi e siano mantenuti in buono stato;
-
i dispositivi di sicurezza previsti dai costruttori delle macchine siano
tenuti in buono stato di efficienza, riparati immediatamente qualora si fossero
danneggiati durante il lavoro (es: barre sensibili per l'arresto d'emergenza
dei cippatori) e mai manomessi (es: motorstop dei motocoltivatori bloccati in
posizione di consenso che vanifica la funzione di sicurezza);
-
le prese di forza delle trattrici siano sempre mantenute protette
con gli scudi e/o cappucci originali;
-
gli alberi cardanici siano sempre dotati di cuffie di protezione in
buono stato, siano completi di giunti lato trattrice e lato macchina,
rispettino le quote minime di sovrapposizione (min. 50 mm) tra cuffia cardano e
schermo/scudo della presa di forza, siano ben conservati in magazzino su
apposite rastrelliere”.
Concludiamo questa breve
presentazione del quaderno tecnico affrontando un rischio ben presente in tutto
il comparto agricolo: il
rischio
allergologico. Un rischio che dipende dall’esposizione a più fattori di
rischio, quali: sostanze chimiche impiegate (fitofarmaci); punture causate da
imenotteri (api, calabroni vespe, …); miceti e batteri; pollini stagionali; uso
di guanti in lattice; acari.
Le manifestazioni cliniche
correlate a questo rischio sono a carico della cute, del sistema respiratorio e
delle mucose. Le “patologie più frequentemente sviluppate sono:
- orticaria: pomfi pruriginosi;
- rinocongiuntiviti;
- asma
bronchiale allergico;
- DAC (dermatite acuta da contatto): prurito, eritema, vescicole,
lesioni croniche;
- asma bronchiale allergico: tosse con o senza espettorato, difficoltà
respi-ratoria;
- alveoliti allergiche;
- shock anafilattico”.
E in relazione alla specificità
del settore “i
possibili interventi per
ridurre il rischio sono limitati a:
- effettuare la sorveglianza
sanitaria dei lavoratori;
- fornire e far utilizzare
adeguati DPI (Dispositivi di protezione Individuale);
- sostituire gli agenti chimici
sensibilizzanti”.
Riportiamo in conclusione l’
indice del quaderno tecnico:
ATTREZZATURE DI LAVORO
Indicazioni generali per l’utilizzo sicuro
1. Cesoia pneumatica
2. Decespugliatore
3. Macchine lavorazione terreno conducente a piedi
4. Motosega
5. Piattaforme aeree
6. Scale
7. Tagliasiepe
8. Trattori
LAVORARE IN SICUREZZA
1. Potatura e abbattimento alberi alto fusto
2. Manutenzione attrezzature e dispositivi sicurezza
macchine .
3. Dispositivi di protezione individuali (DPI)
RISCHIO INCENDIO
RISCHIO CHIMICO
1. Esposizione a prodotti fitosanitari
2. La prevenzione delle intossicazioni
3. Adempimenti gestionali acquirenti e utilizzatori
4. Criteri di scelta dei DPI
5. Caratteristiche minime dei DPI
6. Manutenzione DPI
7. Sorveglianza sanitaria
RISCHIO RUMORE
1 Cenni normativi
2 Danni provocati dal rumore
3 Misure di controllo
RISCHIO VIBRAZIONI
1. Cenni normativi
2. Danni provocati dalle vibrazioni
3. Misure di controllo
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI –MMC
1. Cenni normativi
2. Danni provocati dalla MMC
3. Misure di controllo
MOVIMENTI RIPETITIVI
1. Cenni normativi
2. Misure di controllo
RISCHIO BIOLOGICO
1. Tetano
2. Malattie da zecche
3. Leptospirosi
RISCHIO ALLERGOLOGICO
1. Quali danni
2. La prevenzione rispetto al rischio allergologico
ALTRI RISCHI
SITOGRAFIA
Asl Milano, “ Manutenzione del verde. Informazioni per lavorare in sicurezza”,
a cura di Elena Andreina, Flavia Borello e Veronica Cassinelli, quaderno
tecnico per datori di lavoro Cantieri Expo Milano 2015, edizione novembre 2014
(formato PDF, 3.12 MB).
Tiziano Menduto
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