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"Sovraccarico biomeccanico: lavori edili e fabbricazione di attrezzature"
fonte www.puntosicuro.it / Rischio Movimentazione dei Carichi
25/06/2015 - Torniamo a parlare del rischio di
sovraccarico biomeccanico degli arti superiori con riferimento al secondo volume Inail della monografia dal titolo “ Schede
di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei
comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura”.
E lo facciamo in relazione sia ai rischi del
comparto edile, a cui avevamo già accennato in passato con riferimento ad attività di rivestimento di pavimenti e muri, sia ai rischi del settore della
fabbricazione di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione.
Nel primo caso le schede che presentiamo riguardano la
posa in opera di pavimenti in resina e nel secondo caso le attività di
foratura orizzontale e
foratura verticale delle calotte per bombole.
Ricordiamo che se le schede del documento Inail rappresentano uno
strumento consultabile ai fini della redazione della valutazione dei
rischi secondo le procedure standardizzate, di cui al Decreto Interministeriale del 30 novembre 2012,
tuttavia i risultati valutativi stimati “sono riferibili alle
specifiche caratteristiche (lay-out, macchinari/attrezzature utilizzate,
organizzazione del lavoro, ciclo di lavoro, ecc.) descritte per ciascun
compito; ne consegue che, per un corretto utilizzo dei dati illustrati
nelle schede, sarà necessario tener conto delle specificità di ogni
singola realtà lavorativa”.
Scheda 48 - Rivestimento di pavimenti e di muri - Posa in opera di
pavimento in resina
Il compito si riferisce in
particolare alla posa in opera di un pavimento in resina in un garage di una
civile abitazione.
In questo caso prima di stendere
la resina, l’operatore “compie una serie di altre operazioni: pulisce il
pavimento, versa un
primer
autolivellante dal suo contenitore sul pavimento e lo stende con un rastrello;
successivamente, servendosi di una spatola, applica uno strato autolivellante
cementizio, che provvede poi a carteggiare superficialmente con apposita
monospazzola”.
Riguardo a queste attività, che richiedono
comunque l’effettuazione di movimenti
ripetitivi degli arti superiori, il ciclo
di lavoro analizzato è rappresentato dal versamento e dalla posa di un secchio
di resina (durata: 5 minuti).
Veniamo ad alcuni
fattori di rischio presentati nella
scheda:
- “
frequenza: il compito in esame richiede movimenti rapidi e costanti
(azioni tecniche dinamiche), con entrambi gli arti superiori. Presenza di
stereotipia moderata a carico dell’arto dx e sx;
-
forza: di grado moderato a carico dell’arto dx e sx per circa metà
del tempo di ciclo.
-
posture: mantenimento degli arti dx e sx ad altezza spalle,
rispettivamente per circa il 40% ed il 30% del tempo di ciclo. Gomiti e polsi
di entrambi gli arti in postura incongrua per circa 1/3 del tempo di ciclo.
Entrambe le mani mantengono la presa in grip non ottimale per gran parte del
ciclo”.
Rispetto al ciclo lavorativo
analizzato si ha un
rischio elevato per
entrambi gli arti da 8h di lavoro e per l’arto sinistro anche da 6h di lavoro. E
si ha comunque un
rischio medio per
entrambi gli arti anche per attività di 4h.
La scheda ricorda che “agire sui
tempi di adibizione alla mansione, prevedendo un’adeguata distribuzione delle
pause, può consentire una riduzione del sovraccarico
biomeccanico degli arti superiori”.
Scheda 41 - Fabbricazione di attrezzature di uso non domestico per la
refrigerazione e la ventilazione - Foratura orizzontale calotte
In questo caso il compito si
inserisce nel ciclo di preparazione delle calotte per bombole, in attività di fabbricazione
di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione.
In questo compito un operatore
“esegue due fori laterali su calotte di bombole poste orizzontalmente mediante
foratrice automatica”.
In particolare la lavorazione
consiste nel:
- “prelievo di una calotta e suo
inserimento nella pressa foratrice;
- esecuzione della prima foratura
e rotazione del pezzo;
- seconda foratura e scarico del
pezzo finito.
I cassoni contenenti i pezzi da lavorare e i
pezzi finiti sono posti a lato (a 90°, uno a destra e l’altro sinistra)
dell’operatore”. E il ciclo lavorativo visionato dura solo 11 secondi.
Per comprendere i rischi di
quest’attività è necessario segnalare che la mano sinistra è pressoché inattiva.
E anche i
fattori di rischio sono diversi
da quelli indicati nella precedente scheda:
- “
frequenza: elevata per l’arto dx, molto ridotta a sx. Stereotipia
di moderata entità a carico di entrambi gli arti per ciclo breve;
-
forza:
assente;
-
posture:
prevale a dx la presa in pinch della mano, ma non è da sottovalutare anche la
presenza di flessioni della spalla dx”.
Con queste premesse si ha un
rischio elevato solo per l’arto destro
da 8h di lavoro (
rischio medio da 4h
in poi) e un rischio sempre accettabile per l’arto sinistro.
Partendo dalla constatazione
della differente esposizione al rischio dei due arti, gli
interventi di riduzione del rischio potrebbero prevedere “una
riprogettazione della postazione e della macchina al fine di utilizzare in modo
più equilibrato i due arti, diminuendo in modo significativo l’impegno della
parte destra. In alternativa valgono sempre i suggerimenti di ridurre i tempi
di adibizione a tale lavorazione mediante rotazione su postazioni
meno gravose particolarmente per l’arto destro”.
Scheda 42 - Fabbricazione di attrezzature di uso non domestico per la
refrigerazione e la ventilazione - Foratura verticale calotte
Riportiamo a titolo
esemplificativo e comparativo anche l’attività di foratura verticale delle
calotte. In questo caso l’operatore esegue un unico foro sulla sommità di
calotte di bombole poste verticalmente mediante foratrice automatica”. E il
tempo rappresentativo della lavorazione è un ciclo ancora più breve: 7 secondi.
In questa attività la
stereotipia (caratteristica di un
compito che prevede la ripetizione degli stessi ciclo di lavoro e/o delle
stesse azioni tecniche o movimenti) è ancora inferiore all’attività precedente.
E si ha, in definitiva, un
rischio medio
di sovraccarico biomeccanico per l’arto destro dalle 6h di lavoro in poi e un
rischio sempre accettabile per l’arto sinistro.
Contarp Inail, “ Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti
superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e
dell’agricoltura”, volume II, edizione 2014, pubblicazione realizzata da
Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (Contarp) di Direzione
Regionale Marche, Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia, Direzione
Regionale Liguria, Direzione Regionale Toscana, Direzione Regionale Umbria;
Autori: Ugo Caselli, Chiara Breschi, Raffaella Compagnoni, Laura De Filippo,
Maria Angela Gogliettino, Elena Guerrera, Marina Mameli, Eleonora Mastrominico,
Daniela Sarto con la collaborazione di Silvia Mochi (formato PDF, 2.07 MB).
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schede di valutazione del rischio lavorativo”.
RTM
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