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"Macchine in edilizia: la sicurezza nell’uso della betoniera"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
03/08/2015 - Nella rubrica “ Imparare dagli errori” ci siamo già occupati in passato dei rischi e degli incidenti correlati all’uso nei cantieri edili della
betoniera,
una macchina che viene utilizzata per la preparazione di malte e
calcestruzzi attraverso il carico di inerti, leganti, acqua ed eventuali
coadiuvanti.
Per conoscere meglio questi rischi e individuare le più idonee misure di prevenzione, con particolare riferimento alle
betoniere a bicchiere, presentiamo una scheda contenuta nella seconda parte del manuale “ Le macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, un documento nato dal rapporto di collaborazione tra l’ INAIL Piemonte e il CPT Torino.
La “
Scheda 11 – Betoniera” riporta innanzitutto le indicazioni relative
alle caratteristiche di sicurezza che la betoniera deve possedere, individuate
“sulla base di quanto previsto dalla
norma
tecnica UNI EN 12151 relativa ai requisiti di sicurezza delle macchine per
la preparazione di calcestruzzo e malta”.
In particolare il documento si
sofferma su:
-
dispositivi di sicurezza: protezione degli organi in movimento,
protezione dei comandi, protezione elettrica, altre protezioni, ...;
-
dispositivi di comando e di controllo: avviamento e arresto, volante.
Veniamo alla descrizione dei
principali rischi e delle relative
misure di sicurezza per la protezione
dei soggetti interessati dalle attività inerenti l’uso della betoniera a
bicchiere:
-
ribaltamento: “questo rischio è dovuto principalmente ad una
inadeguata superficie d’appoggio o manomissioni della betoniera. La stabilità
intrinseca della betoniera è garantita dal fabbricante nelle configurazioni
previste. Per quanto riguarda il piano di appoggio è necessario posizionare la
betoniera su un terreno piano e compatto o, qualora il suolo non abbia queste
caratteristiche, è possibile prevedere un basamento realizzato in cemento o in
tavoloni; pertanto non è possibile sostituire le ruote con sostegni
improvvisati quali laterizi o altro. Nel caso in cui la betoniera sia
installata su un solaio piano, questo deve risultare di idonea resistenza per
sopportare il peso della betoniera e dell’impasto”;
-
caduta di materiale dall’alto: “qualora la betoniera sia installata
nelle immediate vicinanze di zone di lavoro in quota (ad esempio ponteggi e
opere provvisionali) o sotto il raggio di azione di un apparecchio
di sollevamento (ad esempio gru), il posto di manovra deve essere protetto
dalla caduta di materiale dall’alto con un solido impalcato sovrastante
realizzato, ad esempio, con tavole da ponteggio”;
-
elettrico: “il rischio elettrico può essere determinato da un impianto
elettrico non installato correttamente o dall’uso di cavi e prese non
adeguati o danneggiati”. Dopo aver ricordato le modalità di esecuzione dell’impianto
elettrico di cantiere, la scheda indica che il quadro elettrico da cui è
alimentata la betoniera “deve essere di tipo ASC (apparecchiatura di serie per
cantiere) dotato di interruttore magnetotermico e differenziale, quest’ultimo
con soglia di intervento minore o uguale a 0,03 A. Il cavo di alimentazione o
presa mobile (prolunga) deve essere del tipo flessibile (ad esempio H07RN-F)”. Inoltre
la betoniera “deve risultare collegata all’impianto di messa a terra secondo le
indicazioni del fabbricante” e il cavo di alimentazione “non deve attraversare
luoghi di passaggio di veicoli o pedoni” (qualora non sia possibile realizzare
quest’ultima condizione, “è necessario assicurare una protezione contro i danni
meccanici” e “contro il contatto con mezzi di cantiere”);
-
urti, impatti, cesoiamento, stritolamento: “la zona in cui opera
l’addetto alla betoniera deve essere mantenuta sgombra da materiale vario che
possa provocare inciampo o ostacolare la libertà di movimento e provocare
cadute, urti e impatti. Occorre rimuovere tempestivamente dal piano di
calpestio residui di malta e materiali scivolosi. Il luogo di lavoro deve
essere illuminato, in modo naturale o artificiale, per permettere lo
svolgimento delle attività in sicurezza. Per evitare il contatto con le pale di
miscelazione interne al bicchiere, le operazioni di caricamento dei materiali
in sacchi devono essere effettuate a macchina ferma. Il caricamento del
materiale con la pala deve avvenire evitando di entrare in contatto con la
bocca del bicchiere”;
-
movimentazione manuale dei carichi: “il caricamento della betoniera
avviene manualmente pertanto l’operatore addetto è esposto al rischio di
patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari. Il
rischio deve essere ridotto utilizzando sacchi di cemento o di legante di peso
limitato, che devono essere movimentati correttamente, mentre il trasporto dei
sacchi più pesanti dal deposito alla zona di lavoro va eseguito con idonee
attrezzature o in due addetti. Inoltre, gli addetti alla movimentazione manuale
dei carichi devono essere informati, formati e addestrati”. La scheda ricorda i
vari obblighi del datore di lavoro in merito alla movimentazione
manuale dei carichi;
-
agenti chimici: “questo rischio è dovuto alle operazioni di
caricamento dei materiali nel bicchiere, per la formazione di polvere (in
particolare polvere di cemento che è classificata come sostanza
‘sensibilizzante’); l’addetto deve fare uso di una idonea maschera di protezione
delle vie respiratorie. Il rischio di contatto con agenti chimici è inoltre
presente principalmente durante le fasi di impasto, scarico e lavaggio della
betoniera sotto forma di getti e schizzi, per le quali è quindi opportuno che
gli addetti stiano a debita distanza e facciano uso di idonei DPI protettivi
(ad esempio, guanti e occhiali). Inoltre durante lo scarico del bicchiere
occorre evitare la presenza di persone nella zona antistante”;
-
rumore: “la betoniera è una macchina che può essere rumorosa. La
rumorosità prodotta dalle betoniere dipende innanzi tutto dal tipo di organi di
trasmissione del moto al bicchiere; inoltre, è fortemente influenzata dallo
stato di conservazione dell’attrezzatura e dal tipo di inerte utilizzato (es.
sabbia, misto). È bene ricordare che, nel caso in cui si operi in ambienti
chiusi, il rumore risulta ‘amplificato’ dal riverbero dovuto all’ambiente
confinato”. Nella scheda sono riportate alcune misurazioni relative al rumore
effettuate dal CPT di Torino e si indica che il rumore prodotto dalla macchina “deve
essere contenuto con il suo uso corretto ed eseguendo una regolare
manutenzione, con particolare riguardo al fissaggio dei ripari e alla
lubrificazione di cuscinetti e ingranaggi. Se necessario, l’operatore deve
essere dotato DPI dell’udito. La valutazione di questo rischio, con i valori di
rumorosità delle macchine utilizzate, determina le misure preventive e
protettive da adottare”.
“Fermo restando le indicazioni
contenute nelle istruzioni d’uso di ogni macchina”, concludiamo la
presentazione della scheda riportando “le indicazioni che in genere devono
essere considerate per l’
impiego corretto
della betoniera.
Istruzioni prima dell’uso:
- “verificare la presenza e
l’efficienza della protezione sovrastante il posto di manovra (quando
necessaria);
- verificare il funzionamento del
freno e della battuta di ribaltamento (per betoniere con riduttore di
ribaltamento);
- verificare la presenza ed
efficienza delle protezioni: al bicchiere, alla corona, agli organi di
trasmissione, agli organi di manovra (volante e pedale);
- verificare l’efficienza del
dispositivo di arresto di emergenza (se presente);
- verificare l’integrità dei
collegamenti elettrici e di messa a terra per la parte visibile ed il corretto
funzionamento degli interruttori e dispositivi elettrici di alimentazione e
manovra”.
Istruzioni durante l’uso:
- “non manomettere le protezioni;
- non eseguire operazioni di
lubrificazione, pulizia, manutenzione o riparazione sugli organi in movimento;
- per il caricamento di materiali
con la pala, evitare il contatto con la bocca del bicchiere in rotazione,
altrimenti caricare i materiali a macchina ferma;
- utilizzare opportune
attrezzature manuali, quali pale o secchi, per il carico del cemento o dei
leganti: le operazioni di carico non devono comportare la movimentazione di
carichi troppo pesanti e/o in condizioni disagiate;
- segnalare tempestivamente
eventuali malfunzionamenti o situazioni pericolose;
- utilizzare i DPI previsti”.
Istruzioni dopo l’uso:
- “togliere tensione alla linea
di alimentazione agendo sull’interruttore posto sul quadro e staccando il cavo
di alimentazione;
- lasciare la macchina in
perfetta efficienza, curandone la pulizia;
- segnalare eventuali guasti e
anomalie”.
L’
indice della “
Scheda 11 – Betoniera”:
1. Descrizione
2. Elementi costituenti
2.1 telaio
2.2 motore e organi di trasmissione
2.3 bicchiere
3. Dispositivi di sicurezza
3.1 protezione degli organi in movimento
3.2 protezione dei comandi
3.3 protezione elettrica
3.4 altre protezioni
4. Dispositivi di comando e di controllo
5. Fattori di rischio
6. Istruzioni per l’uso
6.1 istruzioni prima dell’uso
6.2 istruzioni durante l’uso
6.3 istruzioni dopo l’uso
7. Approfondimenti
8. Adempimenti normativi
8.1 documentazione
8.2 controlli e verifiche
8.3 attività di informazione, formazione e addestramento
9. Annotazioni tecniche
10. Riferimenti normativi
CPT di Torino, Inail Piemonte, “ Le
macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, edizione
settembre 2013 (formato ZIP, 1,5 MB).
La scheda: “ Scheda 11 – Betoniera” (formato ZIP, 2.10 MB).
RTM
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