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"La sicurezza nell’industria alberghiera e della ristorazione"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
04/08/2015 - È evidente che in Italia nei mesi estivi le
attività nell’industria alberghiera, nelle
strutture ricettive e nella
ristorazione siano destinate ad aumentare, specialmente nei luoghi di maggior afflusso turistico.
Per questo motivo ci soffermiamo oggi sulla sicurezza in questi
ambiti lavorativi con riferimento alla nuova edizione di un documento
prodotto in Svizzera dalla Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL).
Il documento, dal titolo “
Informazioni utili sulla sicurezza sul
lavoro in imprese dell’industria alberghiera, della ristorazione, cucine di
ospedali e ricoveri”, ha avuto nel 2012 un aggiornamento per il cambiamento
negli ultimi anni delle condizioni di lavoro nel settore
alberghiero e della ristorazione. Settori sempre più colpiti dalle patologie
legate allo stress, con la conseguenza di “un incremento dei rischi
d’infortunio, elevati costi per le assenze e le spese di cura, calo della
produttività e, di riflesso, meno introiti per le aziende”.
Una parte del documento è
dedicato alle problematiche relative a “
mansioni,
organizzazione e comportamento”.
Infatti anche in questi settori
lavorativi “un’organizzazione carente, sfere decisionali poco chiare,
malintesi, ritmi
di lavoro pressanti, cattive condizioni generali (ad es. rumore,
temperature e umidità elevate, cattiva ergonomia dell’ambiente di lavoro, posti
di lavoro senza finestre) possono spesso portare a situazioni critiche”. E gli infortuni
e i problemi di salute, ad es. disturbi
muscolo-scheletrici (dolori articolari, alla schiena o al collo, ecc.), “provocano
spesso un forte calo del rendimento o lunghi periodi di assenza dal lavoro”.
Riguardo a questi temi il documento
si sofferma su:
-
organizzazione del lavoro: sovraccarico o sottocarico, fattori di
stress psichico, scarsa motivazione e scarso rendimento, maggiore rischio
d’infortunio dovuto a carenze organizzative o situazioni di emergenza non
regolamentate;
-
contenuto del lavoro: mansioni appropriate, problemi
psicosociali, problemi di comunicazione;
-
aspetti direttivi del lavoro: stress, scarsa motivazione,
collaborazione difficile, problemi psicosociali;
-
comunicazione interna: tensioni, problemi interpersonali;
-
tensioni nei rapporti interpersonali/ mobbing/ molestie sessuali: problemi
psichici, ambiente di lavoro malsano, calo del rendimento, rappresaglia contro
singoli, conflitti espliciti o latenti;
-
alcool, medicinali, droghe: dipendenza, maggiore propensione agli
infortuni, danno alla salute, calo del rendimento, assenze dal lavoro;
-
regolamentazione dell’orario di lavoro e dei periodi di riposo: in
caso di mancato rispetto delle regole calo della concentrazione e del
rendimento, problemi di salute dovuti a stress, assenze, rassegnazione e
disinteresse per il lavoro;
-
pause e mancanza di riposo: forte stanchezza, calo del rendimento,
disturbi digestivi;
-
posti di lavoro sorvegliati: stress psichico dovuto all’ingerenza
nella sfera intima;
-
postura/ attività permanente in posizione seduta o in piedi/ sollevare
e trasportare carichi frequentemente: disturbi muscolo-scheletrici, ossia
problemi all’apparato motorio, mal di schiena, dolori a spalle e collo, contratture
muscolari, affaticamento precoce;
-
reception/sportello clienti/ servizio notturno: stress dovuto
all’obbligo di essere sempre gentili, atti di violenza, aggressività da parte
dei clienti, pericoli per chi lavora da solo di notte;
-
trasferte di lavoro: rischio di infortunio elevato a causa di
scarsa concentrazione, spossatezza, pressione;
-
disposizioni speciali in caso di maternità: pericoli e conseguenze
negative sulla madre e il bambino;
-
disposizioni speciali per giovani e apprendisti: maggior rischio di
infortunio, agenti nocivi, sovraccarico;
-
portinai, fattorini, artigiani: infortunio, malattia o malessere,
reazione sbagliata.
Riprendiamo alcune
misure di prevenzione riportate nel
documento.
Ad esempio in relazione all’
organizzazione del lavoro si indica di:
- “formulare le istruzioni di
lavoro in modo chiaro e comprensibile anche per il personale di lingua
straniera;
- regolamentare le fasi di
lavoro, istruire il personale sull’uso e sui pericoli delle macchine in uso;
- evitare la fretta con una
pianificazione e un’organizzazione accurata;
- discutere ed elogiare nel team
le possibilità di miglioramento;
- apprezzare le cose ben fatte,
dare risalto a quelle svolte in modo eccezionale;
- definire le persone di contatto
per le situazioni critiche o per le attrezzature non funzionanti”.
Senza dimenticare di formare il
personale e controllare e aggiornare, se necessario, il piano
di emergenza.
Riprendiamo anche alcune
indicazioni generali relative alla
regolamentazione
dell’orario di lavoro e dei periodi di riposo.
Si suggerisce, ad esempio, di “comunicare
i piani di lavoro e di intervento come minimo due settimane in anticipo per 2
settimane (aziende stagionali: 1 settimana in anticipo per 1 settimana). Solo
così è possibile conciliare il lavoro con la sfera privata”.
Ed è poi importante registrare le
ore effettive di lavoro, rispettare gli orari di lavoro e limitare le ore di
straordinario con riferimento alla normativa nazionale e alle disposizioni dei
contratti collettivi di lavoro.
Riguardo alle
posture, all’
attività permanente in posizione seduta o in piedi, al
sollevamento e trasporto dei carichi,
si indica di:
- “creare dei posti di lavoro che
consentano di alternare la posizione seduta con quella in piedi;
- per chi lavora sempre in piedi
mettere a disposizione degli appoggi e dei tappetini morbidi. Fare sufficienti
pause;
- adattare il posto
di lavoro alle esigenze individuali ed eventualmente rivolgersi ad un
esperto di ergonomia;
- per i trasporti frequenti e per
lo spostamento di carichi pesanti prevedere adeguati mezzi di trasporto;
- nel magazzino sistemare i
carichi pesanti in basso, i leggeri in alto;
- sollevare e trasportare i
carichi vicino al corpo”.
Concludiamo con qualche indicazione
specifica per
reception, sportello clienti
e servizio notturno:
- “fare una pausa, dare il
cambio, alternare le mansioni;
- ridurre il rumore con misure di
fono isolamento oppure separare gli uffici di
front office da quelli di
back
office;
- prevedere un piano di sicurezza
e adottare adeguate misure di sicurezza (sistema di allarme, vie di fuga,
richiesta di aiuto);
- aggiornare gli indirizzi a cui
rivolgersi in situazioni critiche;
- discutere di eventuali problemi
nel team;
- non lasciare da solo il
personale. Installare un pulsante per le chiamate di emergenza”.
Il documento riporta anche
indicazioni sull’aggiornamento del registro degli ospiti e sull’uso dell’ascensore
(da vietare in caso di lavoro solitario).
L’
indice del documento:
Perché questo opuscolo?
Cause principali
Misure di prevenzione
Contenuto del lavoro, organizzazione e comportamento
Cucine e locali di servizio connessi
Office, servizio e catering
Infrastrutture, manutenzione e apparecchi
Allegati
N.B.: I riferimenti legislativi contenuti nel documento originale riguardano
la realtà svizzera, i suggerimenti indicati sono comunque utili per tutti i
lavoratori.
Commissione federale di
coordinamento per la sicurezza sul lavoro, “ Informazioni
utili sulla sicurezza sul lavoro in imprese dell’industria alberghiera, della
ristorazione, cucine di ospedali e ricoveri”, a cura di Urs Hof, Thomas
Hilfiker, Reto Biasi, Paul Kaelin, Urs Vonesch, Carmen Vonesch (formato PDF, 1.61
MB).
RTM
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