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"Sicurezza in alta quota: la sfida per giungere in vetta"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
16/09/2015 -
E'
stata definita l'ottava meraviglia del mondo ed i partecipanti al seminario
tecnico " La
sfida per giungere in vetta" tenutosi in Val d'Aosta i giorni 28 e 29
agosto hanno potuto approfondire gli aspetti legati alla sicurezza delle
attività e dei lavoratori del cantiere che ha permesso la realizzazione di
quest'opera unica nel suo genere.
Stiamo
parlando di SKYWAY la funivia del Monte Bianco inaugurata a fine giugno 2015 e
del Seminario Tecnico organizzato da
AIFOS
e da
GRANGE ANTONELLA
- Centro di Formazione AiFOS Valle d'Aosta.
L'idea
del seminario è venuta alla direttrice del CFA,
Dott.ssa
Antonella Grange,
che ha pensato di approfondire questa tematica invitando i protagonisti
della sicurezza del cantiere ad illustrare le proprie attività nell’ambito del
progetto SKYWAY.
Dopo
l’introduzione della
Dott.ssa
Grange ed il saluto del Consigliere di
AiFOS
Ing. Paolo Carminati è stata la volta della presentazione da parte
dell'
Ing. Sergio Ravet, Coordinatore
Sicurezza, dell’attività del cantiere e del proprio ruolo nell’ambito della
realizzazione della funivia.
L’
Ing. Ravet è
partito dall’analisi del progetto, illustrando poi quali sono state le fasi di
realizzazione, le problematiche legate al trasporto dei materiali in quota, quelle
relative all’accesso dei lavoratori, nonché le difficoltà del lavorare in alta
quota legate anche alle condizioni climatiche che hanno influenzato il cantiere
e le conseguenti scelte operative adottate durante tutto lo svolgimento dei
lavori.
Principalmente l’impianto è costituito da tre stazioni:
·
quella
di partenza posta a Courmayeur - Pontal d’Entreves a quota 1.308 m s.l.m
·
quella
intermedia di Pavillon Mont-Frety a quota 2.173 m s.l.m.
·
quella
di arrivo a Punta Helbronner a quota 3.462
m s.l.m.
la cui realizzazione ha comportato la necessità di
affrontare numerose problematiche legate alla tipologia di opera ed
all’ambiente nella quale essa veniva realizzata.
(alcune delle
immagini del cantiere presentate dall’Ing. Ravet nel corso del seminario
tecnico)
Nel corso del seminario sono state illustrate le modalità di
superamento - dal punto di vista organizzativo, gestionale e tecnico - delle
difficoltà e degli imprevisti riscontrati, nonché indicate le soluzioni che
hanno permesso l’esecuzione di un’opera unica nel suo genere. Sono stati approfonditi anche gli aspetti
della gestione delle emergenze, che - parlando di lavori ad oltre 3400 mt di
quota - diventano particolarmente complessi e comunque fondamentali per
garantire la salute dei lavoratori.
E’ stata poi la volta di
Giuseppe Gambino, che ha seguito i lavori in
qualità di R.S.P.P. del Consorzio di
imprese che ha realizzato l’opera.
Gambino, nel suo intervento, si è
soffermato sulle problematiche che lo svolgimento di attività di lavoro in alta
quota (in questo caso ben superiori ai 3000 metri sopra il livello del mare),
comportano per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. In
particolare sono stati illustrati gli aspetti legati alla riduzione della
pressione parziale di ossigeno, ai fattori di rischio rappresentati dal grado
di impegno fisico, dal dispendio energetico richiesto e dalle principali
patologie caratteristiche dell'alta quota: il mal di montagna acuto, l'edema
cerebrale e polmonare da alta quota, le retinopatie, la cefalea, la tosse da
alta quota fra le altre, ma anche le problematiche legate all’insonnia. Patologie
che, senza un'adeguata prevenzione, possono avere gravi conseguenze sulla
salute dei lavoratori. E’ stato pertanto evidenziato che preventivamente
all’accesso in quota dei lavoratori e durante il periodo dei lavori della SKYWAY
Monte Bianco è stata svolta un'accurata operazione di monitoraggio della salute
e delle condizioni fisiche dei lavoratori. Gli aspetti legati alla salute dei
lavoratori sono stati inoltre oggetto di uno studio scientifico il cui esito
sarà pubblicato nelle prossime settimane.
Fondamentale, per quanto attiene la sicurezza di un cantiere
di questo tipo, è la sinergia tra tutti i soggetti interessati e l’Ing.
Agostino
Roffin dell’Azienda USL della Valle d’Aosta, Dipartimento di Prevenzione –
Igiene, Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro, ha portato il proprio
contributo illustrando alcune delle modalità di collaborazione condotte in fase
preliminare al fine di risolvere alcuni dei problemi oggettivi che il cantiere
avrebbe comportato, nonché ha illustrato le modalità di verifica e controllo
delle attività di cantiere fatte nel corso dei lavori.
Ha concluso la prima giornata del seminario il
Geom. Stefano Farina, Resp. Nazionale
Comitato Costruzioni di AiFOS che ha parlato di Lavori con rischio
caduta dall’alto: problematiche, situazioni e soluzioni, nonché ha
presentato una rassegna delle novità normative in tema di sicurezza cantieri.
(alcuni degli schemi illustrativi proposti dal Geom. Farina
nel corso del seminario tecnico)
Il seminario ad iscrizione gratuita, ha avuto il patrocinio
della Presidenza della Regione Valle d’Aosta, dell’Ordine regionale degli
Ingegneri e del Collegio Regionale dei Geometri della Valle d’Aosta ed ha visto
la partecipazione di 100 professionisti provenienti da tutta Italia.
Il giorno successivo, accompagnati dall’
Ing.
Ravet, dal
Dott.
Gambino e dall’organizzatrice
Dott.ssa Antonella Grange, i partecipanti al seminario hanno potuto
effettuare la visita guidata alla funivia SKYWAY. Prima di salire a Punta Helbronner,
è stato possibile visitare la sala macchine posta alla partenza e capire anche
gli aspetti relativi alla gestione delle emergenze che un impianto di questo
tipo comporta.
La visita a Punta Helbronner ha invece riservato un’ulteriore
sorpresa con la possibilità di accedere ai locali degli impianti tecnici.
(Alcune fotografie scattate nel corso della visita guidata)
I lavori della funivia sono praticamente ultimati, mentre è
in corso di ultimazione il cantiere di ristrutturazione del Rifugio Torino ed
alcune opere accessorie e di smantellamento dei cantieri.
(Il cantiere ancora attivo presso il Rifugio Torino)
Visto il successo dell'evento e l’alto numero di richieste
di partecipazione ricevute ed alle quali non è stato possibile dar seguito (il
numero massimo di partecipanti era 100) gli organizzatori prevedono, nella
primavera 2016, un secondo appuntamento sul tema.
Ulteriori informazioni e fotografie sono disponibili sul
sito dell’evento: www.seminariocantieriskyway.eu
Stefano Farina
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