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"Rischio caduta: le misure di salvataggio e la gestione dell’emergenza"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
21/10/2015 -
Pubblichiamo la scheda “Piano di emergenza/misure di salvataggio”
tratta dal sito “ www.coperturasicura.toscana.it”
dove sono raccolti diversi materiali correlati al progetto della Regione
Toscana - Assessorato del Diritto alla Salute, ASL10 Azienda Sanitaria Firenze
- dedicato alla “ sicurezza nella
manutenzione delle coperture”.
CR 08 - PIANO DI EMERGENZA/MISURE
DI SALVATAGGIO
Ogni progettazione che preveda la
redazione di un Elaborato Tecnico della Copertura deve contenere una
valutazione del rischio che consenta di individuare le soluzioni tecniche in
grado di ridurre il rischio di caduta nelle future manutenzioni.
Qualora si ammetta l’arresto
caduta da una copertura è indispensabile valutare anche quali siano le
condizioni che consentano di prestare soccorso a chi, per effetto di una
caduta, rimane in sospensione inerte sulla corda.
In questo caso non devono essere
sottovalutate le conseguenze dovute ad una sospensione inerte in condizioni di
presumibile incoscienza, in quanto possibile causa di complicazioni che possono
compromettere le funzioni vitali.
Tempi di sospensione inerte oltre
30 minuti sono inaccettabili perché possono portare a gravi malesseri a causa
dell’azione dell’imbracatura.
Al tecnico è richiesto di
valutare se le condizioni del contesto consentano un rapido intervento dei
mezzi di soccorso entro 30 minuti e di indicarlo nell’ETC prescrivendo, laddove
non sia realizzabile, l’obbligatorietà di un Piano di Emergenza da parte dei
lavoratori e l’eventualità di disporre di sistemi ausiliari in grado di
rappresentare un ancoraggio supplementare per il soccorritore che
Il Piano di Emergenza deve
prevedere una procedura che preveda l’intervento di emergenza in aiuto
dell’utilizzatore, rimasto sospeso al sistema
di arresto caduta, che necessiti di assistenza o aiuto da parte di altri
lavoratori.
Quindi, nel caso in cui nei
lavori in quota si renda necessario l’uso di un sistema di arresto caduta che
esponga il lavoratore al rischio di sospensione inerte oltre 30 minuti,
all’interno dell’unità di lavoro deve essere prevista la presenza di lavoratori
che posseggano una capacità operativa in grado di garantire autonomamente
l’intervento di emergenza di soccorso all’utilizzatore sospeso al sistema di
arresto caduta.
In tale casistica l’attuazione di
adeguate Misure di Salvataggio risultano indispensabili per prestare un
immediato soccorso.
L’attuazione di tali misure
richiedono la presenza di almeno due operatori con adeguate competenze tecniche,
formate ed addestrate che ben pochi operatori posseggono e pertanto è
preferibile sempre avere una progettazione che preveda l’arresto caduta solo in
quei contesti dove il soccorso possa avvenire in tempi sufficientemente
contenuti per mezzo di servizi pubblici di soccorso (vigili del fuoco,
ambulanza, …)
Caratteristiche
“Per sistema di salvataggio
s’intende un sistema individuale per la protezione contro le cadute per mezzo
del quale una persona può salvare se stessa o altri e che evita la caduta
libera “ (UNI EN 363).
Comprende la procedura scelta e
la relativa l’attrezzatura in dotazione al personale addetto al primo soccorso
e gestione dell’emergenze, mediante le quali il soccorritore può salvare
l’operatore in difficoltà e/o in pericolo di vita perché rimasto sospeso con
l’imbracatura (sospensione cosciente o sospensione inerte) dopo una caduta
dall’alto.
l sistema di salvataggio consente
il recupero in sicurezza della persona in pericolo.
Durante l’operazione di
salvataggio il sistema consente al soccorritore di raggiungere l’operatore
rimasto sospeso ed evita la caduta libera sia della persona che viene soccorsa
che del soccorritore stesso.
Permette di sollevare o di
abbassare la persona soccorsa in un posto sicuro.
A seconda della posizione
dell’operatore da soccorrere rispetto al “posto sicuro”, in cui si intende
trasportarlo, il sistema di salvataggio si caratterizza in due tipologie
diverse:
1.
Sistema di salvataggio con utilizzo di un
dispositivo di discesa che consente di abbassare l’operatore da soccorrere.
(Discesa insieme al soccorritore, o discesa indipendente con verricello manuale
manovrato da terzo operatore).
2.
Sistema di salvataggio con utilizzo di un
dispositivo di sollevamento che consente di sollevare l’operatore da soccorrere
(sollevamento a mezzo di verricello con demoltiplicatore).
La prima tipologia d’intervento
con discesa in basso dell’operatore soccorso è fortemente consigliata in caso
di sospensione inerte dell’infortunato.
A seconda, invece, della
posizione del soccorritore rispetto alla posizione dell’operatore da soccorrere
il sistema di salvataggio si caratterizza in:
a) Sistema
di salvataggio con utilizzo di un
dispositivo di discesa che consente al soccorritore di raggiungere dall’alto
l’operatore da soccorrere.
b) Sistema
di salvataggio con utilizzo di un dispositivo di risalita che consente al
soccorritore di raggiungere dal basso l’operatore da soccorrere. (NB può
richiedere tempi molto lunghi a seconda della distanza tra il soccorritore ed
l’infortunato)
Gestione dell’emergenza
Deve essere predisposta,
nell’ambito della valutazione dei rischi, una apposita procedura che preveda
l’intervento di emergenza in aiuto dell’operatore sospeso sulle funi, che
necessiti di soccorso, da parte degli altri lavoratori.
La squadra deve essere in grado
di mettere in atto tecniche di soccorso su fune che consentono, mediante l’uso
di appositi DPI di recuperare l’operatore caduto in condizioni di sicurezza
avendo precedentemente provveduto ad individuare gli elementi strutturali in
grado di consentire l’installazione di sistemi di ancoraggio per le funi di
sicurezza e di emergenza.
Tra Le principali manovre di
emergenza che possono essere attuate vi sono:
1. ACCESSO DALL'ALTO CON USCITA VERSO IL
BASSO:
a. CON FUNE DI LAVORO FISSA E FUNE DI
SICUREZZA FISSA
b. CON FUNE DI LAVORO E FUNE DI SICUREZZA
SCORREVOLI
Questa manovra permette ad un
operatore di calarsi con una fune per raggiungere l’operatore caduto in stato
di incoscienza o di consentire all’operatore caduto cosciente di ridiscendere
fino al punto di uscita.
2. ACCESSO DALL'ALTO CON USCITA VERSO L'ALTO:
a. CON FUNE DI LAVORO FISSA E FUNE DI
SICUREZZA FISSA
b. CON FUNE DI LAVORO E FUNE DI SICUREZZA
SCORREVOLI
In caso di impraticabilità
dell’uscita dal basso questa manovra permette ad un operatore cosciente di
uscire dall’alto o di calare un operatore che poi consente il recupero verso
l’alto
3. SISTEMA DI RECUPERO ASSISTITO CON
PARANCO,UTILIZZANDO ATTREZZI MECCANICI IN FUNE SINGOLA Questa manovra permette
all'assistente di recuperare verso l'alto un operatore. La manovra è effettuata
da luogo sicuro. L'uso del paranco diminuisce lo sforzo necessario per il
recupero
Deve essere predisposta inoltre
un’apposita procedura di allertamento del soccorso pubblico. Tale allertamento
deve avvenire nel momento in cui viene inequivocabilmente appurata una
situazione di emergenza o un incidente, e non all’insorgere di eventuali
successive difficoltà.
Criticità
La corretta sistemazione di ancoraggi
(ancoraggi raddoppiati o triplicati per ogni sistema) è una delle fasi più
importanti di ogni operazione di soccorso, da cui dipende la sicurezza dei
soccorritori e delle persone soccorse.
L’uso appropriato dei DPI e delle
procedure per prestare soccorso assieme ad un efficace e pianificato
coordinamento degli operatori consente di prestare soccorso a chi sia
accidentalmente in sospensione su una corda per effetto di una caduta e di non
esporre il soccorritore ad un ulteriore pericolo.
Soltanto la formazione e
l’addestramento consentono di intervenire efficacemente limitando i rischi e di
predisporre un piano di salvataggio.
Trattandosi quasi sempre di
tecniche e procedure complesse che necessitano di addestramento risulta spesso
necessaria una formazione per lavori in
quota
La formazione normalmente è a tre
livelli, ogni livello prevede un corso che termina con un esame.
1. Livello 1 / L1: Lavoratori
Il corso base per i partecipanti
che non hanno esperienza lavorativa, insegna l’essenziale in riferimento
all’uso delle funi, normativa, materiali, norme tecniche e salvataggio in
discesa.
2. Livello 2 / L2: Capisquadra
Per accedere al corso bisogna
aver superato l’esame del corso di 1 livello. Tecniche di lavoro ed accesso più
complesse (p. e. realizzazione di sistemi di fune orizzontali, come spostarsi
da un sistema a un sistema differente). Come installare un sistema, cenni sui
flussi delle forze e tecniche di ancoraggio, salvataggio in ambo le direzioni,
ecc.
3. Livello 3 / L3: Preposti
Per accedere al corso bisogna
aver superato l’esame del corso di 2 livello.
Il corso fornisce ulteriori
informazioni relative alla pianificazione di sistemi, dirigere progetti, flussi
delle forze, valutazione delle condizioni operative e dei rischi presenti sul
luogo di lavoro
Per mettere in atto tali
procedure è necessario disporre di squadre altamente specializzate non
facilmente reperibili per i lavori di manutenzione su comuni coperture,
pertanto è sempre preferibile che sia attentamente valutata la possibilità di
arresto caduta e limitata a quei casi dove l’intervento dei servizi pubblici di
soccorso può avvenire in tempi molto brevi
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