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"Il programma di manutenzione per i DPI delle vie respiratorie"
fonte www.puntosicuro.it / D.P.I.
24/03/2016 - Per una tutela efficace della salute dei lavoratori non basta aver
valutato i rischi, aver adottato le misure generali di tutela (misure
tecniche di prevenzione, mezzi di protezione collettiva, misure, metodi o
procedimenti di riorganizzazione del lavoro) e aver fornito eventuali
dispositivi di protezione individuale per
prevenire
i rischi “residui”, è anche necessario aver verificato che questi
dispositivi siano in buono stato, siano soggetti a regolare
manutenzione e controllo e siano usati idoneamente.
E questo vale ancor più per dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie di
terza categoria, in quanto DPI di progettazione complessa destinati a
salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere
permanente (ad esempio gli apparecchi di protezione respiratoria
filtranti e gli apparecchi di protezione isolanti).
Per affrontare il tema della
manutenzione e controllo degli apparecchi di protezione delle vie respiratorie
(APVR), torniamo a sfogliare il documento “ ImpresaSicura_DPI”,
correlato al progetto multimediale Impresa
Sicura; un progetto, elaborato da EBER, EBAM, Regione
Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail, che è stato validato dalla Commissione
Consultiva Permanente per la salute e la sicurezza come buona
prassi nella seduta del 27 novembre 2013.
Il documento dopo aver riportato,
come mostrato in un precedente
articolo, le indicazioni generali sui dispositivi di
protezione delle vie respiratorie, raccoglie precise informazioni sulla
manutenzione e controllo degli APVR, tratte
dalla normativa tecnica, come ad esempio la norma UNI 10720:1998 (norma che,
sostituita dalla UNI EN 529:2006, è in via di aggiornamento).
Sono riportate alcune
generalità sulla documentazione,
immagazzinamento e manutenzione degli APVR.
Ad esempio si ricorda che deve essere
tenuto un “
registro degli APVR e di
essi devono essere effettuati in modo corretto l’immagazzinamento e la
manutenzione. Questi compiti vanno affidati a uno o più responsabili tenendo
conto del tipo e del numero degli APVR”. E si deve predisporre un “programma di
manutenzione degli apparecchi in funzione del tipo, dell’ambiente di lavoro,
delle condizioni lavorative e dei rischi presenti”. E anche delle informazioni
fornite dai fabbricanti di APVR nelle istruzioni.
Un
programma di manutenzione che comprenda:
-
l’ispezione per l’accertamento di eventuali difetti: gli APVR “devono
essere ispezionati dopo ogni impiego. Un
apparecchio non usato con regolarità, ma tenuto a disposizione per l’emergenza,
deve essere ispezionato non solo dopo ogni utilizzo ma anche ad intervalli di
tempo regolari, in modo da essere certi che sia sempre in soddisfacenti
condizioni di funzionamento. Gli autorespiratori devono essere ispezionati ad
intervalli di tempo regolari. Le bombole di aria e di ossigeno devono essere
completamente cariche secondo le istruzioni del fabbricante. Deve essere
controllato il funzionamento del regolatore e del dispositivo d’allarme.
L’ispezione degli APVR deve comprendere il controllo della tenuta dei raccordi
e le condizioni del facciale, delle bardature, delle valvole e dei tubi di
collegamento. Si devono inoltre ispezionare le parti in gomma o elastometriche
per accertarsi di eventuali segni di deterioramento. I filtri devono essere
controllati per verificare che non siano deformati e che non venga superata la
scadenza di immagazzinamento”;
-
la pulizia e la disinfezione: “gli APVR impiegati con regolarità
devono essere raccolti, puliti e disinfettati con la frequenza necessaria ad
assicurare che venga fornita all’utilizzatore una protezione appropriata”. Essi,
con esclusione dei tipi monouso, “devono essere puliti dopo ogni impiego,
seguendo le istruzioni del fabbricante, il più presto possibile poiché, per
esempio, l’umidità lasciata seccare sulle valvole può interferire con il loro
corretto funzionamento”;
-
la manutenzione generale: “la sostituzione o le riparazioni di
elementi difettosi devono essere effettuate da persone esperte utilizzando
parti di ricambio originali. Non si deve fare alcun tentativo, non previsto dal
fabbricante, di sostituzione di elementi, di regolazione o di riparazione. Le
valvole e i regolatori devono essere affidati al fabbricante o a persona
competente per la regolazione o la riparazione, in accordo con le istruzioni
del fabbricante”;
-
la documentazione delle attività e il mantenimento della documentazione:
“in relazione al tipo e all’ uso degli
APVR, si deve mantenere la documentazione riguardante la loro manutenzione
e le prove per la rimessa in funzione. Negli stabilimenti dove si utilizza un
numero elevato di APVR, deve essere nominato un responsabile con l’incarico di
organizzare e migliorare il programma di protezione respiratoria”;
-
l’immagazzinamento: “gli APVR pronti per l’impiego, così come le
relative parti di ricambio, devono essere immagazzinati in maniera ordinata. Gli
APVR che non sono pronti per l’uso devono essere identificabili come tali, o
tenuti separatamente, in modo da evitare di confonderli con quelli pronti per
l’uso. Dopo essere stati ispezionati e dopo la pulizia e le riparazioni
necessarie, gli APVR devono essere immagazzinati in opportuni contenitori o
scatole in modo da proteggerli dalla polvere, dall’olio, dai raggi solari, dal
calore e dal freddo eccessivi, dalla troppo umidità e da sostanze chimiche che
possano danneggiarli. L’immagazzinamento deve essere effettuato in modo da non
provocare deformazioni agli APVR”.
Il documento, che vi invitiamo a
visionare integralmente, si sofferma
ampiamente sugli aspetti dell’immagazzinamento (durata, ambienti di
immagazzinamento, ...).
Veniamo alla
manutenzione degli APVR che comprende:
- pulizia;
- disinfezione;
- preparazione per un reimpiego;
- prove del corretto
funzionamento a intervalli stabiliti;
- verifica a intervalli
stabiliti.
In particolare il documento si
sofferma nel dettaglio su:
- riempimento delle bombole di
aria compressa;
- riempimento delle bombole di
ossigeno;
- controlli da parte del
responsabile degli APVR;
- controlli specialistici.
Al di là dei suggerimenti
specifici sulla manutenzione si riportano anche alcune “
raccomandazioni supplementari per l’uso delle bombole”.
Si indica, ad esempio, che le bombole
di aria compressa “devono essere trasportate e immagazzinate evitando urti. Per
ridurre al minimo la possibilità che il contenuto di umidità superi i valori
consentiti, si devono tenere presenti i punti che seguono:
a) non vuotare completamente le
bombole utilizzate con respiratori isolanti ad aria compressa;
b) chiudere immediatamente i
rubinetti delle bombole dopo l’uso di respiratori isolanti;
c) installare un’appropriata
copertura di protezione sui rubinetti delle bombole subito dopo averle riempite
o dopo averle distaccate dai respiratori isolanti, al fine di proteggere le
filettature da sporcizia e danneggiamenti”.
Concludiamo l’articolo segnalando
che il documento, correlato al progetto Impresa Sicura, si sofferma anche sulla
frequenza della manutenzione e dei controlli e riporta, a questo proposito,
diversi prospetti relativi alla manutenzione e ai controlli su facciali, respiratori
a filtro, autorespiratori e respiratori isolanti.
Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso
via internet è gratuito e avviene tramite registrazione al sito.
RTM
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