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"Prestazioni energetiche edifici, pubblicate nuove parti della UNI/TS 11300"
fonte www.edilportale.com / Risparmio energetico
01/04/2016 - Lo fa sapere il Comitato Termotecnico Italiano (CTI) spiegando che si tratta:
- della revisione della Parte 4 (fonti rinnovabili e altri metodi di generazione).
- della Parte 5 (calcolo dell’energia primaria e della quota da fonti rinnovabili), che sostituisce la “Raccomandazione CTI 14:2013”;
- della Parte 6 (fabbisogni energetici di ascensori, scale mobili e marciapiedi mobili);
La UNI/TS 11300-4 calcola il fabbisogno di energia per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria nel caso vi siano sottosistemi di generazione che forniscono energia termica utile da energie rinnovabili o con metodi di generazione diversi dalla combustione a fiamma di combustibili fossili trattata nella UNI/TS 11300-2.
Si considerano i seguenti sottosistemi per produzione di energia termica e/o elettrica:
- impianti solari termici;
- generatori a combustione alimentati a biomasse;
- pompe di calore;
- impianti fotovoltaici;
- cogeneratori.
Sono inoltre considerate le sottostazioni di teleriscaldamento.
La UNI/TS 11300-5 fornisce metodi di calcolo per determinare in modo univoco e riproducibile applicando la normativa tecnica citata nei riferimenti normativi:
- il fabbisogno di energia primaria degli edifici sulla base dell’energia consegnata ed esportata;
- la quota di energia da fonti rinnovabili.
La presente specifica tecnica fornisce inoltre precisazioni e metodi di calcolo che riguardano, in particolare:
1) le modalità di valutazione dell’apporto di energia rinnovabile nel bilancio energetico;
2) la valutazione dell’energia elettrica esportata;
3) la definizione delle modalità di compensazione dei fabbisogni con energia elettrica attraverso energia elettrica prodotta da rinnovabili;
4) la valutazione dell’energia elettrica prodotta da unità cogenerative.
La UNI/TS 11300-6 fornisce dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di energia elettrica per il funzionamento di impianti destinati al sollevamento e al trasporto di persone o persone accompagnate da cose in un edificio, sulla base delle caratteristiche dell'edificio e dell'impianto. I suddetti metodi di calcolo tengono in considerazione solo il fabbisogno di energia elettrica nei periodi di movimento e di sosta della fase operativa del ciclo di vita.
È dunque completo il pacchetto normativo a supporto della Legge 90/2013 (di conversione del DL 63/2013 che ha recepito in Italia la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia) e dei relativi decreti attuativi: le Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici ( DM 26 giugno 2015), Metodologie di calcolo delle prestazioni e requisiti minimi ( DM 26 giugno 2015), Schemi per la relazione tecnica di progetto ( DM 26 giugno 2015).
Sempre ieri sono state pubblicate le nuove UNI 10349 contenenti i nuovi dati climatici.
Ai fini degli adempimenti previsti dai disposti legislativi, per garantire il necessario aggiornamento dei sistemi di calcolo della prestazione energetica degli edifici, il CTI ricorda che tali norme tecniche si applicano a decorrere da 90 giorni dalla data della loro pubblicazione.
- della revisione della Parte 4 (fonti rinnovabili e altri metodi di generazione).
- della Parte 5 (calcolo dell’energia primaria e della quota da fonti rinnovabili), che sostituisce la “Raccomandazione CTI 14:2013”;
- della Parte 6 (fabbisogni energetici di ascensori, scale mobili e marciapiedi mobili);
La UNI/TS 11300-4 calcola il fabbisogno di energia per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria nel caso vi siano sottosistemi di generazione che forniscono energia termica utile da energie rinnovabili o con metodi di generazione diversi dalla combustione a fiamma di combustibili fossili trattata nella UNI/TS 11300-2.
Si considerano i seguenti sottosistemi per produzione di energia termica e/o elettrica:
- impianti solari termici;
- generatori a combustione alimentati a biomasse;
- pompe di calore;
- impianti fotovoltaici;
- cogeneratori.
Sono inoltre considerate le sottostazioni di teleriscaldamento.
La UNI/TS 11300-5 fornisce metodi di calcolo per determinare in modo univoco e riproducibile applicando la normativa tecnica citata nei riferimenti normativi:
- il fabbisogno di energia primaria degli edifici sulla base dell’energia consegnata ed esportata;
- la quota di energia da fonti rinnovabili.
La presente specifica tecnica fornisce inoltre precisazioni e metodi di calcolo che riguardano, in particolare:
1) le modalità di valutazione dell’apporto di energia rinnovabile nel bilancio energetico;
2) la valutazione dell’energia elettrica esportata;
3) la definizione delle modalità di compensazione dei fabbisogni con energia elettrica attraverso energia elettrica prodotta da rinnovabili;
4) la valutazione dell’energia elettrica prodotta da unità cogenerative.
La UNI/TS 11300-6 fornisce dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di energia elettrica per il funzionamento di impianti destinati al sollevamento e al trasporto di persone o persone accompagnate da cose in un edificio, sulla base delle caratteristiche dell'edificio e dell'impianto. I suddetti metodi di calcolo tengono in considerazione solo il fabbisogno di energia elettrica nei periodi di movimento e di sosta della fase operativa del ciclo di vita.
È dunque completo il pacchetto normativo a supporto della Legge 90/2013 (di conversione del DL 63/2013 che ha recepito in Italia la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia) e dei relativi decreti attuativi: le Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici ( DM 26 giugno 2015), Metodologie di calcolo delle prestazioni e requisiti minimi ( DM 26 giugno 2015), Schemi per la relazione tecnica di progetto ( DM 26 giugno 2015).
Sempre ieri sono state pubblicate le nuove UNI 10349 contenenti i nuovi dati climatici.
Ai fini degli adempimenti previsti dai disposti legislativi, per garantire il necessario aggiornamento dei sistemi di calcolo della prestazione energetica degli edifici, il CTI ricorda che tali norme tecniche si applicano a decorrere da 90 giorni dalla data della loro pubblicazione.
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