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"Indicazioni tecniche sui sistemi di protezione individuale dalle cadute"
fonte www.puntosicuro.it / D.P.I.
06/04/2016 - Un ostacolo alle strategie di prevenzione degli
infortuni nei cantieri edili è costituito dalle difficoltà comunicative, dalle barriere linguistiche dovute alla cospicua presenza di lavoratori stranieri.
Per superare questo ostacolo e favorire una comunicazione nei
cantieri che consenta l'acquisizione rapida degli elementi di base
indispensabili alla sicurezza del singolo lavoratore e a quella degli
altri, l’ Inail ha realizzato una
nuova serie di pubblicazioni che
veicolano ogni informazione attraverso dei disegni che assumono
funzione didascalica e forniscono il maggior numero possibile di
indicazioni per il corretto utilizzo di dispositivi, attrezzature e
opere provvisionali. Il breve testo che presenta ogni pubblicazione e
accompagna ogni immagine è scritto in cinque diverse lingue: italiano,
inglese, francese, albanese e rumeno.
Gli otto opuscoli che compongono
la collana “ Quaderni
per immagini”, realizzati dalla sinergia di due strutture Inail
(Dipartimento per le Innovazioni Tecnologiche - DIT e la Direzione centrale
pianificazione e comunicazione), nascono dunque dall’esigenza di sperimentare una
tipologia di comunicazione che si possa esprimere attraverso le immagini.
E gli opuscoli sono correlati alla
collana di “ Quaderni
Tecnici per i cantieri temporanei o mobili”, già edita dall’Inail in
riferimento agli stessi temi dei “Quaderni per immagini” (
scale portatili,
trabattelli, parapetti provvisori, ancoraggi, reti di sicurezza, ponteggi fissi,
sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto e sistemi di protezione
individuale dalle cadute).
Ci soffermiamo oggi brevemente
sull’opuscolo della collana “Quaderni per Immagini”, dal titolo “
Sistemi di protezione individuale dalle
cadute”. Opuscolo che ricorda come i sistemi di protezione individuale
dalle cadute vengano “frequentemente impiegati
nei cantieri temporanei o mobili durante le attività in quota”. Sistemi che vanno
utilizzati “nei casi in cui, a seguito della valutazione dei rischi, le
caratteristiche intrinseche dei luoghi di lavoro, le procedure di lavoro della
azienda che effettua l’attività e l’adozione di dispositivi di protezione
collettivi non permettono di ridurre a livello accettabile i rischi specifici. Solo
in questi casi diventa obbligatorio adottare tali sistemi di protezione
individuale dalle cadute”.
Prima di ricordare le immagini
presenti nell’opuscolo, riportiamo alcune informazioni sui sistemi di
protezione individuale dalle cadute tratte dall’omonimo
Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o mobili realizzato dal
Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e
insediamenti antropici (DIT) dell’Inail e a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis,
Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di
Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT).
Il Quaderno tecnico “
Sistemi di protezione individuale dalle
cadute” sottolinea che i sistemi di protezione individuale dalle cadute vengono
raggruppati secondo la
UNI EN 363: 2008.
E tali sistemi comprendono:
-
sistema di trattenuta: è un “sistema di protezione individuale
dalle cadute che evita le cadute dall’alto limitando lo spostamento del
lavoratore”, cioè impedisce al lavoratore di raggiungere le zone dove esiste il rischio di
caduta dall’alto. Il sistema ha le seguenti caratteristiche: “limita il
movimento del lavoratore in modo che questi non possa raggiungere le zone dove
potrebbe verificarsi una caduta dall’alto; non è destinato ad arrestare una
caduta dall’alto; non è destinato a situazioni di lavoro in cui il lavoratore
necessiti di essere sostenuto dal dispositivo di tenuta del corpo (es. evitare
scivolamenti o cadute)”;
-
sistema di posizionamento sul lavoro: è un “sistema di protezione
individuale dalle cadute che permette alla persona di lavorare sostenuta, in
tensione/trattenuta, in modo tale da evitare la caduta. Ha le seguenti
caratteristiche: evita la caduta del lavoratore; permette al lavoratore di
posizionarsi nel luogo di lavoro, sostenuto in tensione/trattenuta”. Il
quaderno ricorda che “qualora esista il rischio di caduta dall’alto in aggiunta
al sistema di posizionamento sul lavoro deve essere utilizzato un sistema di
arresto caduta”;
-
sistema di accesso su fune: è un “sistema di protezione individuale
dalle cadute che permette al lavoratore di raggiungere e lasciare il luogo di
lavoro in tensione o in sospensione, in modo tale da evitare o arrestare la
caduta. Ha le seguenti caratteristiche: consente l’accesso al luogo di lavoro
in tensione o in sospensione; evita o arresta la caduta del
lavoratore; permette al lavoratore di muoversi tra posizioni più alte e più
basse e può permettere lo spostamento laterale; utilizza un punto di attacco
basso sull’imbracatura per il collegamento alla fune di lavoro; comprende una
fune di lavoro e una fune di sicurezza che sono attaccate separatamente alla
struttura” a punti di ancoraggio sicuri; “può essere utilizzato per il
posizionamento sul lavoro dopo che è stato raggiunto il luogo di lavoro”;
-
sistema di arresto caduta: è un “sistema di protezione individuale
dalle cadute che arresta la caduta e limita la forza d’urto sul corpo del
lavoratore durante l’arresto della caduta. Ha le seguenti caratteristiche: non
evita la caduta; limita la lunghezza della caduta; permette al lavoratore di
raggiungere zone o posizioni in cui esiste il rischio di
caduta e, quando si verifica la caduta, l’arresta; fornisce la sospensione
dopo l’arresto della caduta”;
-
sistema di salvataggio: è un “sistema di protezione individuale dalle
cadute per mezzo del quale una persona può salvare se stessa o altri e che
evita la caduta. Ha le seguenti caratteristiche: evita la caduta sia della
persona soccorsa sia del soccorritore durante l’operazione di salvataggio;
permette di sollevare o abbassare la persona soccorsa in un posto sicuro”.
Tornando al “Quaderno per Immagini”,
che vi invitiamo a visionare integralmente, riportiamo, a titolo esemplificativo,
una delle immagini contenute, relativa al
sistema di posizionamento sul lavoro:
a) fune di lavoro
b) fune di sicurezza
c) cordino regolabile di
posizionamento sul lavoro
d) dispositivo anticaduta di tipo
guidato
e) imbracatura
Concludiamo ricordando brevemente
tutte le
immagini:
-
Figura 1 – Sistema di trattenuta collegato a un ancoraggio lineare;
-
Figura 2 – Sistema di posizionamento sul lavoro;
-
Figura 3 – Sistema di posizionamento sul lavoro che include un
sistema di arresto caduta collegati ad un sistema di ancoraggio lineare;
-
Figura 4 – Sistema di accesso su fune;
-
Figura 5 – Sistema di arresto caduta che include un cordino ed un
assorbitore di energia su linea di ancoraggio flessibile;
-
Figura 6 – Sistema di arresto caduta collegato ad un sistema di
ancoraggio lineare;
-
Figura 7 – Sistema di arresto caduta collegato ad un sistema di
ancoraggio lineare;
-
Figura 8 – Sistema di arresto caduta collegato ad un sistema di
ancoraggio puntuale;
-
Figura 9 – Sistema di trattenuta collegato ad un sistema di
ancoraggio lineare - accesso al tetto;
-
Figura 10 – Sistema di arresto caduta che include un cordino ed un
assorbitore di energia su linea di ancoraggio flessibile.
Inail, Dipartimento innovazioni
tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, Direzione
centrale pianificazione e comunicazione, “ Sistemi di protezione individuale dalle cadute”, collana Quaderni
per Immagini, Responsabile scientifico Luca Rossi (DIT), Immagini a cura di
Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa
(DIT), edizione 2016 (formato PDF, 4.06 MB).
Inail, Dipartimento innovazioni
tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Sistemi di protezione individuale dalle cadute”, Quaderno
Tecnico per i cantieri temporanei o mobili a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis,
Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di
Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT), edizione 2014 (formato PDF, 2.89 MB).
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sistemi di protezione individuale dalle cadute nei cantieri temporanei o mobili”.
RTM
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