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"Pronto soccorso e gestione delle emergenze nei cantieri edili"
fonte www.puntosicuro.it / Gestione delle Emergenze
16/06/2016 - Per affrontare un tema rilevante per la sicurezza nei cantieri edili come la
gestione delle emergenze, ci soffermiamo su alcuni materiali didattici, in materia di “
Organizzazione del cantiere”, pubblicati sul sito web del Dipartimento Ingegneria Civile Edile Ambientale dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II e a cura del Prof. Fabrizio Leccisi.
Nella parte del materiale
dedicata ai “
servizi di cantiere” si
indica che la
gestione delle emergenze
si attua “attraverso l’istituzione, da parte del datore di lavoro dell’impresa
affidataria dei lavori dei
servizi:
- per la gestione
delle emergenze;
- di pronto soccorso;
- antincendio;
- di evacuazione dei lavoratori;
- di salvataggio nei lavori in
sotterraneo”.
Si ricorda che gli addetti di
questi servizi “sono lavoratori della ditta esecutrice dei lavori formati con
idonei corsi a carico del datore di lavoro. Nel cantiere deve essere sempre
assicurata la presenza di tali addetti”.
Si segnala inoltre che il Decreto del Ministero della Salute
n. 388 del 15 luglio 2003, “
Regolamento
recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo
15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive
modificazioni”, ha “classificato tutte le aziende ovvero le unità
produttive in 3 gruppi individuati con le lettere
A, B e C, fissando per ciascuno di questi gruppi l’organizzazione di
pronto soccorso obbligatoria”. Per le
aziende
dei gruppi A e B sono previste le seguenti attrezzature:
- “una cassetta di pronto
soccorso, da eventualmente integrare sulla base dei rischi presenti e su
indicazione del medico competente, se previsto, e del sistema di emergenza
sanitaria del S. S. N., della quale sia costantemente assicurata la completezza
ed il corretto stato d'uso dei presidi contenuti;
- un mezzo di comunicazione
idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del S. S. N.”.
Per le
aziende di gruppo C le attrezzature sono invece:
- “pacchetto di medicazione;
- un mezzo di comunicazione
idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del S. S. N”.
E in edilizia i vari gruppi risultano
così definiti:
-
gruppo A: cantieri per lavori in sotterraneo di cui al DPR 20 Marzo
1956 n. 320; imprese con oltre 5 lavoratori appartenenti o riconducibili ai
gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente
superiore a 4, quali desumibili dalle statistiche nazionali INAIL relative al
triennio precedente ed aggiornate al 31 dicembre di ciascun anno;
-
gruppo B: imprese con 3 o più lavoratori che non rientrano nel
gruppo A;
-
gruppo C: imprese con meno di 3 lavoratori che non rientrano nel
gruppo A”.
E in ogni cantiere devono dunque essere
disponibili “i presidi sanitari indispensabili per prestare le prime immediate
cure al lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Le attrezzature
minime di equipaggiamento, i dispositivi di protezione individuale per gli
addetti al primo intervento interno ed al pronto soccorso ed il materiale di primo soccorso,
cassetta di pronto soccorso o pacchetto di medicazione, vanno tenuti in un
posto pulito e conosciuto da tutti, riparato dalla polvere, ma non chiuso a
chiave, facilmente accessibile ed individuabile con segnaletica appropriata per
evitare perdite di tempo al momento in cui se ne ha bisogno”.
Nel materiale didattico, che vi
invitiamo a leggere integralmente, si indica la possibilità di istituire nei
grandi cantieri anche altri posti di pronto soccorso e si segnala che è opportuno
“valutare i presidi medico-chirurgici con il medico competente, se previsto, e
con il sistema di emergenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale, in
relazione alla particolarità dei lavori e sulla base dei rischi presenti in
cantiere. I presidi devono, in tutti i casi, essere corredati da istruzioni
complete sul corretto stato d’uso degli stessi e sui primi soccorsi da prestare
all’infortunato in attesa del medico”.
Dopo aver riportato indicazioni
sul contenuto del pacchetto di medicazione e della cassetta di pronto soccorso,
il documento universitario si sofferma sugli
addetti alle emergenze.
Se segnala che l’incarico di addetto alla
prevenzione incendi ed evacuazione e quello di addetto al primo soccorso “può
essere ricoperto sia dal datore di lavoro titolare sia da un dipendente
dell’impresa. I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo,
rifiutare la designazione”. E i vari addetti devono poi “essere opportunamente
formati e dotati delle attrezzature adeguate”.
Questi sono i
compiti degli addetti al primo soccorso:
- “mantenere in efficienza i
presidi medico aziendali, cassetta o pacchetto di pronto soccorso;
- aggiornare i recapiti
telefonici dei servizi pubblici competenti;
- intervenire in caso
d’infortunio, evitando che l’infortunato venga soccorso in modo non corretto”.
In particolare riguardo al
servizio di pronto soccorso, si indica
che in funzione della natura delle attività e delle dimensioni del cantiere, devono
essere “presi i provvedimenti necessari in materia di pronto soccorso ed
assistenza medica di emergenza, rapporti con i servizi esterni, anche per il
trasporto dei lavoratori infortunati. All'attuazione di tali provvedimenti
devono essere designati uno o più lavoratori incaricati, se non vi provvede
direttamente il datore di lavoro. Per i lavori in sotterraneo e quelli esterni
connessi, con più di 150 lavoratori per turno ed in quelli in cui,
indipendentemente dal numero di lavoratori, vi è o sia probabile la presenza di
gas infiammabili o esplodenti, il numero di lavoratori volontari idonei
prescelti per operazioni di soccorso o di salvataggio deve essere non inferiore
a 9, designando anche elementi di riserva. In tali cantieri devono essere
tenuti disponibili almeno 4 autorespiratori con un numero adeguato di bombole
di ossigeno di ricambio e gli altri mezzi di emergenza necessari”.
Veniamo al
servizio antincendio.
Il documento universitario
segnala che “in relazione al tipo di attività, al numero di lavoratori occupati
e ai fattori di rischio devono essere individuate e messe in atto le misure di
prevenzione incendi e di gestione delle emergenze conseguenti, nonché le
caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione
antincendio”. Chiaramente i dispositivi per combattere l'incendio “devono
risultare adeguati ai rischi e facilmente accessibili ed utilizzabili”.
Concludiamo parlando del
servizio di evacuazione e salvataggio.
Infatti sempre in relazione al
tipo di attività, al numero dei lavoratori occupati e ai fattori di rischio,
vanno anche definite “misure che consentano ai lavoratori, in caso di pericolo
grave ed immediato che non può essere evitato, di cessare la loro attività,
ovvero mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il posto di lavoro”.
In particolare le misure “devono
essere contenute in apposito piano di evacuazione, e devono essere individuati
i soggetti incaricati della gestione di tale piano. Il piano di evacuazione
deve essere reso noto a tutti i lavoratori interessati ed esposto in cantiere. I
soggetti incaricati del servizio di evacuazione dei lavoratori nelle situazioni
di pericolo grave ed immediato, devono accertarsi che tutti i lavoratori
abbiano abbandonato i posti di lavoro o la zona di pericolo e mettere in atto
le relative procedure di emergenza.
Ricordiamo infine che alla formazione
degli addetti al primo soccorso e alla designazione dei lavoratori addetti al
servizio antincendio è dedicato l’ Interpello
n. 2/2012 con risposta del 15 novembre 2012 da parte della Commissione per
gli interpelli prevista dall’articolo 12 comma 2 del D. Lgs. 81/2008. E
rimandiamo i lettori anche agli articoli relativi alle novità, in materia di primo
soccorso, prevenzione degli incendi e evacuazione, contenute nel Decreto
Legislativo 14 settembre 2015, n. 151.
Dipartimento Ingegneria Civile
Edile Ambientale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, “ Organizzazione
del cantiere. Impianto di cantiere. I servizi di cantiere. Viabilità di
cantiere”, materiale didattico a cura del Prof. Fabrizio Leccisi, a.a.
2015-2016 (formato PDF, 2.85 MB).
RTM
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