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"Stoccaggio in sicurezza delle merci accatastate"
fonte PuntoSicuro / Sicurezza sul lavoro
26/07/2011 -
Le
attività di stoccaggio, di immagazzinamento
carico e scarico merci non sono attività esenti da rischi. E non solamente per i
pericoli per la salute di una movimentazione
manuale inadeguata o per i rischi di incidente durante le movimentazioni
effettuate con attrezzature come i carrelli
elevatori…
Per affrontare i rischi e le misure di prevenzione dell’attività di
stoccaggio, ci affidiamo ad una lista di controllo di Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e
la prevenzione degli infortuni; una lista di controllo prodotta qualche anno fa,
prima dell’entrata in vigore del Decreto
legislativo 81/2008, ma ancora valida e utile per i lavoratori.
La lista di controllo, dal titolo “
Stoccaggio
di merci accatastate”, sottolinea che le operazioni di stoccaggio
e accatastamento in ogni azienda devono essere “eseguite a regola d’arte per
garantire la sicurezza degli addetti ai lavori e per consentire di trasbordare
le merci in maniera efficiente”.
Questi sono i
pericoli principali per i lavoratori addetti
allo stoccaggio:
- “essere colpiti dal ribaltamento
o dalla caduta delle merci;
- inciampare
e cadere;
- pericoli connessi all’uso dei mezzi
di trasporto”.
Bisogna tuttavia sottolineare che la lista di controllo volutamente non
tratta dello stoccaggio di merci speciali (facilmente infiammabili,
tossiche, …) e dei pericoli connessi.
Realizzazione delle cataste
Innanzitutto, prima di stoccare la merce, l’
area di
deposito deve essere scelta in modo accurato. “Bisogna tener conto
soprattutto delle caratteristiche del pavimento (carico massimo sopportabile,
assenza di dislivelli o irregolarità), delle condizioni di visibilità sulle vie
di circolazione e dei cicli di produzione”.
È necessario poi che sia stata stabilita correttamente l’
altezza
massima consentita per le cataste.
Per stabilirla è bene tener conto dei seguenti aspetti:
– “caratteristiche delle merci, resistenza, forma, possibili deformazioni
(se necessario rivolgersi al fornitore);
– caratteristiche del pavimento (sufficientemente resistente e piano);
– instabilità a causa di agenti esterni ( mezzi
di trasporto, vento);
– vicinanza alle infrastrutture (illuminazione, rilevatori antincendio);
– sufficiente spazio di manovra sopra le cataste per i mezzi di
sollevamento (ad es. gru)”.
Utilizzando questi dati può essere necessario ridurre l’altezza massima
delle cataste.
Altre indicazioni relative alla formazione, all’
innalzamento delle
cataste:
- le regole per lo stoccaggio e il prelievo delle merci devono essere messe
per iscritto e gli addetti ai lavori le devono conoscere;
- “le operazioni di stoccaggio e prelievo devono essere possibili senza
doversi arrampicare sulle cataste”;
- quando si progetta un deposito all’aperto bisogna tenere in conto
l’eventuale presenza di terze persone (bambini che giocano, vandali ecc.).
“Possibili soluzioni: recinzione attorno al deposito e riduzione dell’altezza
delle cataste”.
Stato generale delle cataste
La lista indica che per la sicurezza dei lavoratori è bene controllare
che:
- il pavimento
su cui poggiano le cataste sia sempre in buone condizioni (nessun dislivello,
nessuna deformazione);
- le travi e i cunei di legno che servono da basamento siano sempre in
buone condizioni;
- il pavimento del deposito e le pareti siano contrassegnati e le merci
vengano accatastate all’interno delle linee di demarcazione;
- le vie di circolazione e gli accessi ai depositi
siano liberi da ostacoli;
- la catasta non si possa rovesciare o la merce cadere;
- le merci in fondo alla catasta non possano essere danneggiate da quelle
sopra di esse. “Le indicazioni relative allo stoccaggio consegnate dal fornitore
devono essere presenti”;
- per spostare le merci i lavoratori dispongano di adeguati ausili (ad es.
pinze e forche speciali);
- i lavoratori abbiano a disposizione scale
o di altri
ausili per accedere alle cataste e questi siano in
buono stato;
- le vie di circolazione nell’azienda siano correttamente dimensionate;
- le aree
di deposito interne ed esterne all’azienda siano sufficientemente illuminate
(“illuminamento minimo pari a 100 lux”).
Nel documento - a cui rimandiamo i nostri lettori per una lettura più
esaustiva - sono presenti diverse immagini esplicative, ad esempio con
riferimento ai criteri di base per dimensionare le vie di circolazione o agli
esempi di basamento per una catasta di legno.
Organizzazione, formazione e comportamento dei
lavoratori
Alcune indicazioni in merito all’organizzazione del lavoro:
- i lavoratori devono disporre dei necessari dispositivi
di protezione individuale;
- nel piano di manutenzione aziendale deve essere prevista la segnaletica
adeguata, in modo da poterla aggiornare periodicamente;
- deve essere effettuata la manutenzione dei supporti e dei contenitori di
movimentazione (palette, telai per palette, big
bags, ecc.).
Qualche cenno sulla
formazione.
I lavoratori devono essere istruiti e addestrati per l’attività che sono
chiamati a svolgere.
E la formazione “deve comprendere:
– procedure per lo stoccaggio e il prelievo delle merci;
– uso corretto dei dispositivi di sollevamento ( carrelli
elevatori, carroponti,
ecc.);
– uso dei dispositivi di protezione individuale;
– ordine e pulizia
nei depositi;
– manutenzione;
– verifica periodica delle condizioni delle merci”.
Infine, come spesso sottolineato nei documenti di Suva, si ricorda che i
“superiori” devono verificare e imporre che le regole stabilite e comunicate
durante la formazione siano rispettate.
N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nel documento
originale riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati possono essere
comunque di utilità per tutti i lavoratori.
Suva, lista di controllo, “ Stoccaggio
di merci accatastate”, (formato PDF, 507 kB).
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