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"Come eseguire demolizioni in sicurezza con gli escavatori"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
02/05/2012 - Più volte PuntoSicuro ha rilevato come nel comparto delle costruzioni
le
attività di demolizione e
ristrutturazione siano tra le attività maggiormente a rischio e
siano correlate ad un gran numero di infortuni professionali, spesso con esiti
letali.
Abbiamo
inoltre mostrato come le demolizioni eseguite con l’utilizzo di mezzi meccanici
o con l’utilizzo di
cariche
di esplosivo portino i lavoratori ad una forte esposizione a rischi
come il seppellimento per crolli intempestivi, la caduta dall’alto o la caduta
di materiale dall’alto.
Per
poter affrontare questo tema, anche dal punto di vista della prevenzione e con
riferimento all’utilizzo di mezzi meccanici, riprendiamo la presentazione di un
quaderno tecnico prodotto dalla Scuola
Edile Bresciana (S.E.B.) – dal titolo “ Manuale macchine
movimento terra: utilizzo e sicurezza”.
Un
capitolo del documento è espressamente dedicato alle
demolizioni eseguite con escavatori attraverso l’uso di vari
accessori: pinza, cesoia, martello idraulico, ecc...
Anche
il manuale sottolinea la
pericolosità
di queste lavorazioni; lavorazioni che devono essere “effettuate da ditte
qualificate, organizzate e con una attrezzatura adeguata agli interventi da
effettuare, ponendo particolare attenzione alla redazione di uno specifico
programma elencante la successione delle fasi operative da inserire nel P.O.S.
(art. 151, comma 2, D.Lgs 81/08) in modo da gestire tutti i lavori
di demolizione in sicurezza”.
Sicurezza
che – ricorda il documento - deve essere garantita non solo per gli operatori e
per tutte le maestranze che operano in cantiere, ma anche per il “pubblico”.
Senza dimenticare la tematica ambientale “intesa come capacità di limitare al
minimo l’impatto di vibrazioni e di polveri”.
In
queste tipologie di lavoro sono necessarie “severe e precise procedure di
lavoro” e, per ottenere i
massimi
livelli di sicurezza, “si devono mettere in campo tutte le strategie
possibili, dall’impiego di mezzi meccanici potenti (soprattutto idonei al tipo
d’intervento da effettuare) e attrezzature professionali specialistiche adatte
alla demolizione dei differenti tipi di materiali ricorrendo, se necessario,
anche a lavorazioni manuali (ove possibile ai fini della sicurezza) per una
gestione e un controllo delle operazioni ottimali”.
Per
diverse tipologie di demolizione sul braccio
meccanico dell’escavatore possono essere montati
accessori specifici previsti nel libretto d’uso del fabbricante
della macchina, ad esempio martelloni idraulici, pinze, cesoie, ecc…
In
particolare “ogni accessorio è provvisto di un proprio libretto di istruzioni
in cui sono indicati il tipo e il modello di macchina a cui può essere
applicato”.
Si
indica inoltre che i
conducenti di
queste macchine “devono essere operatori di comprovata capacità ed esperienza”.
Ricordiamo,
a questo proposito, che la Conferenza Stato Regioni ha recentemente approvato
un accordo che individua le attrezzature di
lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione: tra queste sono
presenti diverse macchine movimento terra, tra cui gli escavatori idraulici e
gli escavatori a fune.
Durante
le lavorazioni di demolizione – continua il manuale – nessuna persona deve
essere presente nell’area di lavoro: “il cantiere sarà completamente recintato”.
E
prima di iniziare le operazioni di demolizione il responsabile tecnico dovrà
verificare “che i lavori in opera non influiranno sulla stabilità e sullo stato
di conservazione di eventuali fabbricati adiacenti”.
Il
manuale, che vi invitiamo a visionare, riporta diverse immagine esplicative
relative alle possibili
misure di
prevenzione.
Una
sequenza d’immagini mostra, ad esempio, che nelle attività di demolizione con
mezzi meccanici “esiste il rischio che un pezzo di manufatto o un sasso possano
colpire la struttura della macchina (compreso il parabrezza) e penetrare
all’interno della cabina di guida arrecando lesioni al conducente”.
Per
prevenire questi incidenti in questo tipo di lavorazioni “si devono utilizzare
macchine con cabine provviste anche di
protezione F.G.P.S. (Front Guard Protective Structure) progettate e
costruite per resistere alla proiezione frontale (cioè sul parabrezza) di
materiale durante le fasi di lavoro. Tale protezione, oltre alla blindatura
della cabina, è indispensabile se la macchina viene dotata di attrezzatura per
lavori speciali, come ad esempio di pinza idraulica, frantumatori, cesoiatori,
ecc... (sempre previa disposizione o protezione alternativa indicata nel
libretto di istruzioni fornito dal fabbricante)”.
Altre
indicazioni tratte dal documento per
facilitare la prevenzione dei rischi:
-
“prima d’iniziare i lavori verificare che la zona sia delimitata per impedire
l’accesso alle persone e a garanzia che eventuali materiali o proiezioni di
parti di strutture, non possano cadere in luoghi esterni all’area di cantiere e
predisporre idonei sistemi per l’eventuale abbattimento delle polveri (es. autobotti
con idranti...) (
art. 154 e 153, D.Lgs
81/08)”;
-
“prima e durante i lavori verificare che le eventuali vibrazioni prodotte non
pregiudichino la stabilità delle strutture portanti (se non da demolire con
procedure previste nella pianificazione degli interventi) e di quelle
eventualmente adiacenti (ad es. relative a fabbricati vicini, ma non compresi
negli interventi di di demolizione) (
art.
151, D.Lgs 81/08)”;
- “valutare sempre che la resistenza del piano
d’appoggio ove si movimenta la macchina sia compatibile con il peso della
stessa comprensivo del carico massimo sollevato e delle eventuali
sollecitazioni trasmesse al suolo durante le fasi di lavoro (in modo
particolare se si opera sopra solai in quota o in siti con vani sotterranei
nascosti come cisterne o vasche di depurazione interrate …) (
art. 71, comma 2, D.Lgs 81/08)”;
-
“la successione degli interventi deve essere programmata per pianificare
le varie fasi lavorative e utilizzare le attrezzature necessarie”;
-
“si raccomanda sempre di attenersi alle istruzioni elencate nel libretto della
macchina e in quello dell’accessorio per eseguire il corretto montaggio e il
corretto uso del martello
demolitore, della pinza o cesoia applicati al braccio dell’escavatore”.
Concludiamo
riportando alcune
buone pratiche nell’uso
del martello idraulico.
Ricordando
che la resa migliore si ottiene se l’operatore utilizza in modo corretto la
macchina conformemente alle istruzioni del fabbricante, queste le principali
regole da adottare:
-
“mai superare il limite indicato all’acceleratore al momento del collaudo;
-
imprimere al demolitore la spinta giusta e mantenersi perpendicolari alla ‘faccia’
del materiale da rompere;
-
quando il demolitore sta lavorando, evitare manovre a strappo;
-
non insistere oltre 30 secondi (o il tempo indicato dal fabbricante nel
libretto) a battere sullo stesso punto quando il materiale è particolarmente
duro;
-
non usare mai l’utensile come leva o gancio di sollevamento;
-
non dare mai colpi a vuoto;
-
effettuare la lubrificazione indicativamente ogni ora (consultare al riguardo
il libretto del fabbricante) o montare l’impianto di ingrassaggio centralizzato
(usare grasso al bisolfuro di molibdeno o il prodotto indicato nel libretto
d’uso);
-
controllare la boccola portautensili e se è al limite dell’usura provvedere
alla sua sostituzione;
-
sospendere immediatamente la lavorazione se vi è un dado o un tirante
allentato, deformato, o un’incrinatura sul telaio del demolitore. Arrestare
immediatamente il demolitore quando si avverte una diminuzione del numero di
colpi e/o quando le tubazioni flessibili vibrano eccessivamente;
-
sospendere immediatamente i lavori se nel raggio
d’azione della macchina si visualizzano persone;
-
l’operatore, dove necessario (come da indicazioni elencate nel P.OS.- artt. 77
e 78, D.Lgs 81/08) deve utilizzare i regolari
DPI (casco, calzature di sicurezza, indumenti protettivi, maschera
con filtro antipolvere, otoprotettori) in modo specifico quando lavora con i
finestrini abbassati e con il parabrezza semiaperto (condizioni non improntate
ai fini della sicurezza) in quanto la cabina è provvista di blindatura”.
Scuola
Edile Bresciana, “ Manuale
macchine movimento terra: utilizzo e sicurezza”, Quaderno tecnico SEB, a
cura di Giuliano Bianchini (formato PDF, 4.77 MB).
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