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"Rinnovabili termiche, in arrivo incentivi fino al 40% in 2 anni"

fonte www.edilportale.com / Risparmio energetico

09/11/2012 - Incentivi fino al 40% destinati a privati, imprese e pubbliche amministrazioni per piccoli interventi di incremento dell’efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Sul piatto uno stanziamento da parte dello Stato di 900 milioni di euro, 700 per privati e imprese, 200 per le amministrazioni pubbliche.

Questi i contenuti del Decreto per le fonti rinnovabili termiche messo a punto dal Governo e presentato oggi dai Ministri dello Sviluppo Economico Corrado Passera, dell’Ambiente Corrado Clini, e delle Politiche agricole Mario Catania, a Rimini nel corso degli Stati Generali della Green Economy.
 
L’incentivo coprirà il 40% dell’investimento e verrà erogato in 2 o 5 anni.

Il nuovo sistema di incentivi è rivolto a:
 
* persone fisiche, condomini e imprese per interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza:
a) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con nuovi impianti utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche (2 o 5 anni secondo la potenza dell’impianto);
b) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti con nuovi impianti dotati di generatore di calore alimentato a biomassa (2 o 5 anni secondo la potenza dell’impianto);
c) installazione di collettori solari termici anche abbinati a sistemi di solar cooling (2 o 5 anni secondo la superficie dell’impianto);
d) sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore (2 anni).
 
* amministrazioni pubbliche per:

- interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici ( analoghi a quelli agevolati dal 55%):
a) isolamento termico dell’involucro edilizio (5 anni);
b) sostituzione di finestre comprensive di infissi (5 anni);
c) sostituzione di caldaie con caldaie a condensazione (5 anni);
d) installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento (5 anni);

- realizzazione degli impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili di cui alle suddette lettere a), b), c) e d).
 
Per quanto riguarda la promozione dell’efficienza energetica nella pubblica amministrazione, il provvedimento aiuta a superare le restrizioni fiscali e di bilancio che non hanno finora consentito alle amministrazioni di sfruttare pienamente le potenzialità offerte dal risparmio energetico, contribuendo anche anche al raggiungimento degli obiettivi europei in termini di riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
 
Per ottenere gli incentivi occorrerà presentare domanda al GSE (tramite un modulo che sarà predisposto dallo strsso GSE) entro 60 giorni dalla fine dei lavori. Alla domanda occorrerà allegare, secondo il tipo di intervento, l’Attestato di Certificazione Energetica, le schede tecniche dei componenti installati, l’asseverazione del corretto dimensionamento dell’impianto, fatture e ricevute dei bonifici, diagnosi energetica se prevista, autodichiarazione di non cumulo con altri incentivi, ecc. Tutti i documenti vanno conservati per 5 anni.

Per interventi su edifici dotati di impianti di riscaldamento di potenza superiore a 100 kW, è richiesta diagnosi energetica prima dell'intervento e certificazione energetica dopo l'intervento. Entrambe sono richieste sempre per interventi di isolamento termico dell’involucro edilizio. Le spese per diagnosi energetica e certificazione energetica sono rimborsate al 100% alle P.A. e al 50% ai privati.

Gli incentivi del nuovo "Conto termico" non sono cumulabili con altri incentivi statali.


“Gli investimenti previsti - ha spiegato il Ministro Clini - sono di circa 700 milioni di euro annui per i privati, mentre per il settore della Pubblica Amministrazione l’impegno annuo cumulato è di circa 200 milioni di euro”,
 
Per il Ministro Passera, il decreto rappresenta “un passo importante” per l’efficienza energetica. Lo Stato - ha detto il Ministro - “si prende l’impegno di pagare una quota importante dell’investimento pari al 40%”. “Il ‘conto termico’ - ha spiegato Passera - fa un passo definitivo. Sono i soldi meglio spesi, qui c’è il futuro, c’è molta crescita”.
 
Il decreto passa ora all’esame della Conferenza Unificata.

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