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"Sistemi di gestione e modelli organizzativi: principi e applicazioni"
fonte www.puntosicuro.it / Eventi e Appuntamenti
15/01/2013 - Il giorno 21 Dicembre 2011 si è tenuto il seminario formativo “Sistemi
di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL)”. Un seminario, organizzato dall’ Ordine degli Ingegneri della
Provincia di Roma in collaborazione con la Commissione Sicurezza, e rivolto
agli iscritti dell’Ordine interessati ad approfondire le tematiche dei
sistemi di gestione della sicurezza sul
lavoro anche dal punto di vista applicativo.
Di
applicazioni pratiche tratta l’intervento “
Sistema
di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro - OHASAS 18001:2007
(Applicata all’impresa P.AN.CO. S.r.l.)”, a cura dell’Ing. Massimo Cerri
(CM formazione e consulenza srl).
Il
relatore ricorda che lo standard OHSAS
18001:2007 (Occupational Health and Safety Assessment Series) permette di
“implementare nell’azienda un SGSL (sistema di gestione della salute e
sicurezza sul lavoro) che definisce le modalità per individuare all’interno
dell’azienda le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la
realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme
di salute e sicurezza vigenti”. Tale standard specifica dunque “i requisiti per
un Sistema
di Gestione della Salute e della Sicurezza del Lavoro (SGSSL), per
consentire ad una Organizzazione di controllare i suoi rischi di SSL e
migliorare le sue performance”. Tuttavia “non stabilisce criteri specifici di
performance né offre specifiche dettagliate per la progettazione di un SGSSL”.
Lo
scopo della OHSAS 18001:2007 è
quello di “fornire alle aziende e in modo particolare ai datori di lavoro e ai
RSPP:
-
un utile strumento di lavoro per ottenere un effettivo miglioramento della
prevenzione;
-
una riduzione degli incidenti e del tasso infortunistico;
-
un miglioramento della cultura della sicurezza e dell’igiene del lavoro;
-
una positiva ricaduta sull’immagine nei confronti degli organi di controllo e
di vigilanza (ASL, ISPESL, VV.FF., etc) e del sistema assicurativo pubblico
(INAIL)”.
Nella
relazione vengono indicati nel dettaglio gli elementi della politica aziendale,
gli obiettivi e gli impegni della P.AN.CO. srl in relazione all’adozione di un
SGSSL secondo lo standard OHSAS.
Nell’intervento “
Monitoraggio dei sistemi SGSL: applicazione OHSAS nell’ambito delle
infrastrutture viarie”, l’Ing. Luigi Carlo Chiarenza inizia la sua
relazione ricordando che “l’impresa può
essere esentata dalla
responsabilità
(art. p 6 del D.Lgs. 231/01) se fornisce la prova di aver efficacemente
adottato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e
gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi, di
vigilare sull’osservanza di tali modelli”. Sottolinea inoltre che (art. 30,
D.Lgs. 81/2008) un modello di organizzazione e di gestione “idoneo ad avere
efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche
prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n.
231, deve essere adottato ed efficacemente attuato”.
Un SGSL opera sulla base della “
sequenza ciclica delle fasi di
pianificazione, attuazione, monitoraggio e riesame del sistema, per mezzo di un
processo dinamico”: un ciclo dinamico (Ciclo di Deming) di macro processi “che
hanno lo scopo di attuare la Politica safety e raggiungere gli obiettivi di
miglioramento decisi dall’Alta Direzione”.
In particolare l’andamento del sistema deve
essere monitorato in termini di efficacia ed efficienza dello stesso. E le
“prestazioni in materia di sicurezza devono essere misurabili a fronte di
criteri specificati. Il SGSL prevede un controllo continuo e adeguato su tutte
le attività e privilegia le azioni di prevenzione”.
Inoltre gli
obiettivi
di sicurezza prefissati “sono verificati, nel tempo, attraverso un sistema
di parametri e indicatori legati alle prestazioni di sicurezza sia di
infrastrutture impianti, sostanze trattate, sia del personale e delle
procedure”.
In particolare l’impostazione del piano di monitoraggio “si sviluppa attraverso:
- la pianificazione temporale delle verifiche
(frequenza);
- l'attribuzione di compiti e di responsabilità
dell'esecuzione dei monitoraggi;
- la descrizione delle metodologie da seguire;
- le modalità di segnalazione delle eventuali
situazioni di NC” (non conformità).
L’intervento si sofferma poi su un esempio di
monitoraggio con riferimento all’Azienda Gestione Strade ed Autostrade
Regionali.
Un
intervento dal titolo “
Introduzione ai
Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL)”, a cura dell’Ing
Maurizio Bella, inizia ricordando alcune sentenze e in particolare “l’
obbligo
dell’aggiornamento come evidente adeguamento all’evoluzione tecnica ed
esperienziale”. Obbligo che, in accordo con l’art. 2087 codice civile,
“ripresenta il principio della
massima
sicurezza tecnologicamente possibile, richiamato in diverse sentenze e
nella definizione di ‘prevenzione’, art. 2, c.1 (D.Lgs. 81/2008, ndr), quale
complesso delle disposizioni o misure
necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la
tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della
salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno”.
Dopo
aver riportato la normativa vigente il relatore sottolinea che “implementare un sistema
di gestione significa definire un organigramma della sicurezza che sia
rispondente alle esigenze e all’organizzazione delle singole strutture”.
E
“appare opportuno, soprattutto per le strutture tecniche, individuare in via
sistematica con metodo le figure dei preposti, elemento di ‘controllo attivo’
della qualità dell’organizzazione della sicurezza”. Ma per
delegare funzioni è necessario “che sia attivato un sistema
gestionale che consente ai vari soggetti coinvolti di programmare, svolgere e
controllare le varie funzioni, tenere
sotto controllo i risultati aziendali in materia di sicurezza e salute del
lavoro e garantire la conformità alla legge”.
In
particolare un Sistema di gestione della Salute e Sicurezza Sul Lavoro (SGSL)
“definisce all'interno della struttura organizzativa aziendale, le modalità per
individuare:
-
responsabilità;
-
risorse;
-
processi;
-
procedure”.
Il
tutto “nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti, onde renderle
efficienti e integrate nell’organizzazione aziendale con ottica del miglioramento continuo”.
Infine l’intervento
“
BS-OHSAS 18001 – British Standard –
Occupational Health and Safety Assessment Series – UNI INAIL”, a cura
dell’Ing. Claudio
Nini presenta le caratteristiche di un SGSL, i riferimenti normativi, i
vantaggi della sua adozione, facendo anche riferimento al documento approvato
dalla Commissione Consultiva Permanente relativo ai chiarimenti sul sistema di
controllo ed indicazioni
per l’adozione del sistema disciplinare per le aziende che adottano un
modello organizzativo e di gestione definito conformemente alle Linee Guida
UNI-INAIL (edizione 2001) o alle BS OHSAS 18001:2007. La lettera circolare
dell’11 luglio 2011– pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali – oltre a fornire tali chiarimenti riporta anche la tabella
di correlazione tra l’art.30 del Decreto legislativo 81/2008, le Linee Guida
UNI INAIL e lo standard BS OHSAS 18001:2007.
Gli
atti del seminario, pubblicati sul
sito dell’ Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Roma:
-
“ Sistema
di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro - OHASAS 18001:2007
(Applicata all’impresa P.AN.CO. S.r.l.)”, a cura dell’Ing. Massimo Cerri -
CM formazione e consulenza srl (formato PDF, 3.1 MB);
-
“ Monitoraggio
dei sistemi SGSL: applicazione OHSAS nell’ambito delle infrastrutture viarie”,
a cura dell’Ing. Luigi Carlo Chiarenza (formato PDF, 283 kB);
-
“ Introduzione
ai Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL)”, a cura dell’Ing.
Maurizio Bella (formato PDF, 488 kB);
- “ BS-OHSAS
18001 – British Standard – Occupational Health and Safety Assessment Series –
UNI INAIL”, a cura dell’Ing. Claudio Nini (formato PDF, 6.1 MB).
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