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"Inail: un manuale per l’uso in sicurezza delle piattaforme mobili"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
19/03/2013 - Nei lavori edili in quota va sempre più diffondendosi l’uso della
piattaforma di lavoro mobile elevabile (PLE, o in inglese MEWP), chiamata in gergo anche autocestello.
All’uso di questa attrezzatura - che viene spesso utilizzata sia
per attività a grandi altezze (in alternativa all’utilizzo di opere
provvisionali), sia per lavorazioni a quote relativamente basse (in
alternativa a scale e ponti su ruote) - sono purtroppo correlati molti
infortuni gravi.
Per questo motivo, inserita nella collana “Cantiere laboratorio”, è stata realizzata da Inail Direzione regionale per le Marche, con la collaborazione di IPAF ( International Powered Access Federation), la pubblicazione“
PLE nei cantieri. L’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato nei cantieri temporanei o mobili”.
Nel documento si ricorda che per utilizzare in sicurezza una piattaforma di lavoro mobile elevabile “devono
essere presi in considerazioni vari elementi. Alcuni di questi sono
correlati alla tipologia e alle caratteristiche della macchina
utilizzata; altri all’ambiente di lavoro; altri ancora alla tipologia di
lavoro da eseguire con l’ausilio della PLE. Molti di questi elementi,
se non correttamente considerati e valutati, possono causare infortuni
gravissimi,anche mortali”.
E tra le
cause più frequenti di incidenti si annoverano:
-il ribaltamento della macchina dovuto a errato posizionamento o
stabilizzazione o a cedimento del terreno, il cedimento o ribaltamento
causato da sovraccarico;
-il ribaltamento durante la fase di carico o scarico su mezzi di trasporto;
-l’urto con altri mezzi in movimento;
-l’urto con strutture fisse;
-l’intrappolamento tra la base e la struttura;
-la discesa incontrollata per guasto ai componenti;
-l’intrappolamento con parti mobili;
-le cadute dal cestello;
-la folgorazione per contatto con linee elettriche in tensione;
-la manutenzione carente e i cedimenti strutturali”.
E dunque la pubblicazione nasce per promuovere l'uso efficace e
sicuro delle piattaforme di lavoro mobili elevabili, offrendo a tutti
gli addetti ai lavori le conoscenze di base in materia. Ad esempio
illustrando il quadro legislativo di riferimento, le tipologie delle
piattaforme, i criteri di scelta e modalità d'uso, gli elementi da
considerare nella valutazione dei rischi, la gestione delle emergenze e
le procedure operative.
Riguardo all’
aspetto normativo segnaliamo che il documento è aggiornato non solo al Decreto legislativo 81/2008 ma anche all’ Accordo del 22 febbraio 2012 della
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le
Province autonome di Trento e Bolzano. Accordo concernente
l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta
una specifica abilitazione degli operatori - nonché le modalità per il
riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata,
gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione –
entrato in vigore il
12 marzo 2013.
Ci soffermiamo oggi su un aspetto solo apparentemente secondario:
doveri e responsabilità in caso di nolo delle PLE.
Infatti il ricorso al nolo di tali attrezzature è un fenomeno
ricorrente ed in crescita continua “per una serie di motivi che
complessivamente possono essere sintetizzati nella loro non convenienza
all’acquisto, non solo per l’investimento iniziale richiesto, ma anche
in relazione agli aspetti connessi alla loro gestione nel tempo (uso
discontinuo, oneri di manutenzione, obbligo dei controlli e delle
verifiche di legge, ecc.)”.
Etra l’altro le leggi vigenti in materia antinfortunistica “non dedicano molto spazio alla regolamentazione del nolo delle attrezzature di lavoro (per esempio, di un’autogrù, escavatori, gru a torre,PLE, ecc.)”.
Intanto facciamo alcune distinzioni:
-“
mera fornitura” di attrezzature: su tale questione è intervenuto in passato il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con la circolare n. 4/2007.
Il documento Inail ricorda che “tipica attività di mera fornitura di
attrezzature è la messa a disposizione dell’utilizzatore di una
betoniera o di un escavatore senza operatore”, invece tipica attività
non catalogabile nella mera fornitura di attrezzature è quella della
“messa a disposizione di autogrù con operatore perla posa in opera di
manufatti in c.a.p. nella costruzione di un capannone industriale”.
-“
nolo a freddo”: “quando il noleggiante mette a
disposizione dell’utilizzatore la sola attrezzatura di lavoro”. Il nolo a
freddo, “quando non prevede l’installazione, è, pertanto,equivalente
alla mera fornitura di un’attrezzatura”;
-“
nolo a caldo”: “quando il noleggiante mette a
disposizione dell’utilizzatore l’attrezzatura di lavoro insieme ad un
proprio lavoratore con specifiche conoscenze e competenze per il suo
utilizzo nei luoghi in cui opera lo stesso utilizzatore in regime di
appalto o subappalto”. Il nolo a caldo “non coincide totalmente con la
mera fornitura, poiché quest’ultima ricomprende anche le forniture con
installazione, anche senza operatore per il loro utilizzo o
funzionamento, come quella della gru a torre o del ponteggio metallico
fisso con montaggio e smontaggio”.
Riguardo ai
contratti d’appalto, “nella mera fornitura di attrezzature (per esempio, di una piattaforma di lavoro elevabile),
è pacifico che il noleggiante non partecipa in maniera diretta
all’esecuzione dei lavori. Pertanto non potrà mai identificarsi il
contratto di nolo a freddo con quello di subappalto”.
Nel caso di nolo a caldo, invece, “è necessario analizzare più
approfonditamente la prestazione del lavoratore incaricato dell’utilizzo
dell’attrezzatura nel cantiere, al fine di stabilire se il contratto è
legittimamente di nolo a caldo ovvero è da considerarsi di subappalto”.
Riguardo al
rapporto tra noleggiante e noleggiatore nel “nolo a freddo” il datore di lavoro noleggiante di PLE deve “garantire la
conformità della macchina:
-alle disposizioni legislative e regolamentari di recepimento della
‘direttiva macchine’. La conformità è documentata attraverso la
dichiarazione di conformità del costruttore, il libretto d’uso e
manutenzione, marcatura CE;
-ovvero, nel caso di macchine costruite in assenza di disposizioni
legislative e regolamentari e di quelle messe a disposizione dei
lavoratori antecedentemente alle norme legislative e regolamentari di
recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, ai requisiti
generali di sicurezza di cui all’allegato V del D.Lgs. 81/2008 e s. m. e
i.mediante un attestato di conformità del noleggiante”.
Inoltre il
datore di lavoro deve:
-attestare il buono stato di conservazione, manutenzione ed efficienza ai
fini di sicurezza. L’attestazione deve essere supportata dai rapporti
di manutenzione degli ultimi tre anni (art. 71 c. 8, D.Lgs. 81/2008 e s.
m. e i.), da copia dell’ultima verifica di legge secondo le periodicità
stabilite nell’allegato VII del D.Lgs. 81/2008 e s. m. e i. (le PLE
devono essere sottoposte a verifica annuale);
-acquisire e conservare agli atti una dichiarazione del datore di
lavoro noleggiatore che riporti l’indicazione del/i lavoratore/i
incaricato/i dell’uso dell’attrezzatura di lavoro, che deve risultare
formato (e addestrato) conformemente alle disposizioni stabilite dal
titolo III Capo I del D.Lgs. 81/2008 e s. m. e i. e in possesso di
specifica abilitazione, qualora prevista dalla legge (art. 73, c. 5,
D.Lgs. 81/2008 e s. m. e i.). Nello specifico il lavoratore incaricato
deve avere conoscenze tali da determinare capacità di analisi e
valutazione sia dei rischi specifici propri che dei rischi interferenti,
nonché competenze tali da determinare capacità di utilizzo
dell’attrezzatura di lavoro”.
Il datore di lavoro noleggiatore ha invece indirettamente “l’onere
di provare che il lavoratore incaricato dell’uso dell’attrezzatura di
lavoro non sia un operatore improvvisato ma abbia formazione (e
addestramento) conforme alle disposizioni legislative e sia in possesso
di specifica abilitazione, qualora prevista dalla legge”.
Concludiamo ricordando che nel caso di
nolo a caldo di
un’attrezzatura in cantiere che non configuri una situazione di
subappalto, il noleggiatore (l’impresa esecutrice) deve attuare le
disposizioni di cui all’articolo 26 del D.Lgs. 81/2008. In concreto,
“non essendo assimilabile il‘nolo a caldo’ alla tipologia di ‘mera
fornitura’ di attrezzature, l’impresa esecutrice è tenuta ad adempiere
principalmente l’obbligo della redazione del DUVRI ( documento unico di valutazione dei rischi interferenti),
per eliminare o ridurre al minimo i rischi d’interferenza con
l’ambiente, l’organizzazione del cantiere e con le altre attività
lavorative ed effettuare un’azione di coordinamento direttamente in
cantiere, efficace sotto il profilo prevenzionale”.
Nel caso invece in cui il nolo a caldo “trasfonde in un vero e
proprio contratto di subappalto”, il noleggiante è “equiparato ad
impresa esecutrice e soggiace,pertanto, a tutti gli obblighi disposti
dal TUS (D.Lgs. 81/2008, ndr) a carico delle imprese esecutrici.
E per stabilire chi è titolare delle posizioni di garanzia nei
confronti dell’operatore impiegato nel nolo a caldo, “è necessario
inquadrare nel corretto modo il contratto che intercorre tra il
noleggiante e il noleggiatore”(“non è tanto l’oggetto formale del
contratto che rileva, ma l’effettiva prestazione concordata tra le
parti”).
L’
indice generale del documento:
Presentazione
Introduzione
CAPITOLO 1 - Inquadramento legislativo
Conformità
Conformità della macchina alle direttive europee - obblighi del fabbricante
Le macchine in allegato IV
Le procedure di valutazione della conformità e di commercializzazione
Altre direttive applicabili
Confine fra nuova direttiva macchine e direttiva bassa tensione
La norma UNI EN 280
Altrenorme riguardanti le PLE
Controlli e manutenzione
Controlli secondo il D.Lgs. 81/2008
Controlli secondo la Norma UNI ISO 18893:2011
Verifiche di legge
Verifiche secondo il D.Lgs. 81/2008
Verifiche secondo il decreto 11 aprile 2011
Altre disposizioni importanti contenute nel decreto
Informazione, formazione e addestramento
Secondo il D.Lgs. 81/2008
CAPITOLO 2 - Nolo delle piattaforme di lavoro mobili in elevato
Introduzione
Il quadro legislativo di riferimento
Concetto di “mera fornitura” di attrezzature
Concetto di “nolo a freddo” e “nolo a caldo”
Distinzione tra contratto d’appalto, subappalto e di nolo
Rapporti tra noleggiante e noleggiatore nel “nolo a freddo”
Rapporti tra noleggiante e noleggiatore nel “nolo a caldo”
Tutela dell’operatore addetto all’uso di un’attrezzatura nel nolo a caldo
CAPITOLO 3 - Come scegliere le piattaforme di lavoro mobili in elevato
Tipologie delle macchine
Criteri di scelta
Elementi principali da valutare
CAPITOLO4 - Valutazione dei rischi
Fattori di rischio
Elementi da considerare nella valutazione dei rischi
Portata del terreno
Inclinazione del terreno
Portata della piattaforma (carico nominale)
Area di lavoro
Valutazione delle interferenze con altre attrezzature di lavoro
Valutazione degli ostacoli in quota
Linee aeree elettriche in tensione
Velocità del vento e condizioni meteorologiche
Caduta massi negli scavi in galleria
CAPITOLO 5 - Modalità d’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato
Ispezione della macchina
DPI da utilizzare
Modalità di utilizzo e prassi operative
Spostamento
Rifornimento di carburante
Ricarica della batteria
Uso delle PLE per accesso in quota
Uso della PLE nelle gallerie in costruzione
Disgaggio in sicurezza fondamentale come prima attività al fronte
Strutture di protezione contro la caduta di gravi nelle piattaforme elevabili
Sistema di controllo, di verifica e di identificazione dei responsabili al fronte
CAPITOLO 6 - Gestione emergenze durante l’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato
Premessa
Procedura per il recupero di emergenza con l’uso dei comandi della macchina
Esempi di procedura per il recupero di emergenza
1.Recupero da terra
2.Mancanza di energia (macchine con energia ausiliaria d’emergenza)
3.Recupero manuale da terra per assenza di energia
Procedura per il recupero di emergenza con l’uso di DPI di discesa
Dotazione del sistema
Scelta del kit o dei componenti da assemblare consigliati per l’uso nelle PLE
Preparazione del Kit
Analisi delle possibili circostanze definite “emergenza” e loro gestione
Autoevacuazione- procedura operativa
Salvataggio statico verso il basso - procedura operativa
Salvataggio autonomo - procedura operativa
APPENDICE LEGISLATIVA
Inail Marche, “ PLE nei cantieri. L’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato nei cantieri temporanei o mobili”,pubblicazione
della collana “Cantiere laboratorio” realizzata da Inail Direzione
regionale per le Marche, con la collaborazione di IPAF, edizione
febbraio 2012 (formato PDF, 9.76 MB).
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