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"Edilizia: la prevenzione nelle attività di scavo e demolizione"
fonte www.puntosicuro.it / Edilizia
23/04/2013 - Se nel mondo edile le
attività
di scavo sono una delle attività a maggior rischio dopo i lavori in quota, anche
i
lavori di demolizione nascondono
diverse insidie per la sicurezza e salute dei lavoratori.
Per
trovare alcuni elementi di prevenzione applicabili nei cantieri, presentiamo
oggi un manuale per l’edilizia curato dall’ Ente
Scuola Edile Taranto e dal Comitato Paritetico Territoriale per le attività in edilizia
della Provincia di Taranto.
Il
“
Quaderno della Sicurezza per il
Lavoratore”, un manuale elaborato da Angelo di Summa e Francesco Di
Francesco, non tratta in maniera esaustiva tutte le possibili problematiche che
si possono verificare all’interno di un cantiere, ma evidenzia i principali aspetti
relativi ai rischi dei lavoratori
e all’esecuzione degli adempimenti prescritti dalla normativa vigente. E lo fa
con un linguaggio di facile lettura e partendo dal principio che il valore
indiscusso della prevenzione e la riduzione degli infortuni possano realizzarsi
attraverso un attenta e consapevole osservanza delle norme.
Il
manuale, dopo aver presentato i diritti e doveri dei lavoratori e le diverse
figure di cantiere da conoscere, si sofferma sui vari rischi e sulle
corrispondenti misure di prevenzione.
Ci
soffermiamo oggi, come premesso nell’articolo, sulle
attività di scavo e demolizione.
In
relazione agli
scavi si segnala che è
soprattutto agli scavi profondi che si accompagnano i rischi di caduta al loro
interno o di seppellimento dei lavoratori che vi operano per franamento delle
pareti.
È
dunque necessario attenersi alle seguenti
regole
principali:
-
“l’
area del cantiere deve essere
opportunamente recintata; durante i lavori deve essere assicurata nei cantieri
la viabilità sia delle persone che dei veicoli. I bordi degli scavi e delle
fosse devono essere adeguatamente protetti o delimitati;
-
le
rampe di accesso al fondo degli
scavi di sbancamento o di splateamento devono avere una carreggiata solida,
atta a resistere al transito dei mezzi di trasporto di cui è previsto l’impiego
e una pendenza adeguata alla possibilità dei mezzi stessi;
-
l’
accesso pedonale al fondo dello
scavo deve essere reso indipendente dall’accesso carrabile; ove ciò non
fosse possibile la larghezza delle rampe deve essere tale da consentire un
franco di almeno 70 centimetri oltre la sagoma di ingombro del veicolo. Le
pareti dello scavo devono avere un’inclinazione e un tracciato tali da impedire
franamenti. Nel caso di terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra,
con tavole e paletti robusti o altri sistemi che garantiscano idonea stabilità;
-
nei
lavori di escavazione con mezzi
meccanici deve essere vietata la presenza di operai nel campo d’azione
dell’escavatore e sul ciglio del fronte d’attacco;
-
sempre per evitare franamenti a causa del peso sulle pareti è vietato
depositare
materiale di risulta o di
altro tipo presso il ciglio degli scavi;
-
nei
pozzi e nei
cunicoli deve essere prevista un’adeguata assistenza all’esterno e
le loro dimensioni devono essere tali da permettere il recupero di un
lavoratore infortunato privo di sensi. Devono inoltre essere adottate idonee
misure contro i pericoli derivanti dalla presenza di gas o vapori tossici,
asfissianti, infiammabili o esplosivi”.
Il
documento ricorda che il rischio
di seppellimento si può manifestare anche durante la
demolizione di un fabbricato per un improvviso e non previsto
crollo della struttura. Nel documento, che vi invitiamo a visionare, è
presente, a titolo esemplificativo, una fotografia relativa ad un crollo
avvenuto a Taranto.
Veniamo
infine alle
attività di demolizione.
Innanzitutto
prima dell’inizio dei lavori “è
obbligatorio procedere alla verifica delle condizioni di conservazione e
stabilità delle strutture da demolire e dovranno essere eseguite le necessarie opere
di puntellamento e rafforzamento, onde evitare che durante la demolizione si
verifichino crolli intempestivi”. La successione dei lavori deve risultare nel Piano Operativo di Sicurezza
(POS). Il POS deve essere predisposto prima dell’inizio dei lavori e deve
essere tenuto a disposizione degli Organi di Vigilanza.
È
evidente che “nella zona antistante l’area della demolizione devono essere
vietati la sosta e il transito delle persone e la stessa va delimitata con
appositi sbarramenti e specifica segnaletica. Il materiale di risulta deve
essere trasportato o convogliato in appositi canali e non gettato dall’alto”.
Inoltre
durante i lavori “si deve provvedere
a ridurre il sollevamento della polvere irrorando con acqua le murature e i
materiali di risulta”. Riguardo all’uso di macchine operatrici munite di attrezzature
specifiche per la demolizione di un fabbricato, si ricorda che “la distanza
dal fronte di attacco della parete è molto importante per evitare che
l’operatore all’interno della cabina possa essere investito dal materiale
caduto dall’alto”.
L’
indice del manuale:
Premessa
1.
Diritti, doveri dei lavoratori
2.
Figure di cantiere: Committente - Datore di Lavoro Preposto Lavoratore Autonomo
- Coordinatore della sicurezza, RSPP - Medico Competente, RLS , RLST, RLSP
3.
Organi di Vigilanza
4.
Rischi e misure di prevenzione:
-
Cadute dall’alto
-
Scavi Seppellimento
-
Demolizioni Urti, impatti, tagli ed abrasioni Elettrocuzione Movimentazione
manuale dei carichi
-
Agenti fisici: Rumore Vibrazioni
-
Inalazione di polveri, fibre e sostanze tossiche Amianto Incendio
5.
Attrezzature e Macchine da Lavoro
-
Apparecchi di sollevamento
-
Macchine da cantiere
6.
Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)
7.
La segnaletica di sicurezza
8.
Servizi igienico - assistenziali
9.
Gestione delle Emergenze
10.
Sorveglianza Sanitaria
11.
Documenti da tenere in cantiere: il PIMUS, il POS ed il PSC
12.
Lavoratori Autonomi
13.
Il regime Sanzionatorio
14.
Formazione e Informazione dei lavoratori
15.
Formazione nei Cantieri
Ente
Scuola Edile Taranto e C.P.T. Taranto, “ Quaderno della Sicurezza per il Lavoratore”, a cura di
Angelo di Summa e Francesco Di Francesco, collana I Manuali degli Edili,
edizione maggio 2011 (formato PDF, 15.98 MB).
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