News
" Valutare i rischi per l’utilizzo in sicurezza delle piattaforme di lavoro"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
26/08/2013 - Se uno dei momenti più importanti nel processo di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è quello relativo alla
valutazione dei rischi, tale valutazione diventa ancor più delicata quando i lavoratori utilizzano attrezzature di lavoro con particolari fattori di rischio.
In relazione all’uso di
piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE) un documento in rete - realizzato da Inail Direzione regionale per le Marche, con la collaborazione di IPAF ( International Powered Access Federation) e intitolato “ PLE nei cantieri. L’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato nei cantieri temporanei o mobili” - può fornire utili informazioni per una corretta analisi dei rischi.
Il documento segnala che se per la valutazione dei rischi è indispensabile consultare il manuale del costruttore fornito con la macchina, tuttavia in linea generale i maggiori rischi da valutare e le relative misure di prevenzione – senza pretesa di esaustività - sono:
Il documento segnala che se per la valutazione dei rischi è indispensabile consultare il manuale del costruttore fornito con la macchina, tuttavia in linea generale i maggiori rischi da valutare e le relative misure di prevenzione – senza pretesa di esaustività - sono:
-
rovesciamento e ribaltamento -
misure di prevenzione: “verificare le condizioni e portata del terreno, non
superare la portata della piattaforma, non superare l’inclinazione massima
ammessa del carro, utilizzare correttamente gli stabilizzatori, rispettare il
diagramma di lavoro, impedire il contatto con mezzi in movimento, verificare le
condizioni del terreno prima di effettuare la traslazione, non utilizzare la
macchina in presenza di vento oltre la velocità massima ammessa dal costruttore
ecc.”;
-
investimento e schiacciamento di persone
- misure di prevenzione: “delimitare l’area di lavoro, utilizzare segnaletica
di sicurezza, prima di effettuare manovre verificare che non vi sia presenza di
persone nell’ area di manovra, effettuare la
traslazione a velocità ridotta”;
-
elettrocuzione per contatto con linee
elettriche aeree - misure di prevenzione: “rimanere a distanza di sicurezza
da linee aeree in tensione che possono interferire con i movimenti del braccio,
se necessario far disattivare la linea”;
-
caduta del carico e di materiale
dall’alto e proiezione di materiale - misure di prevenzione: “posizionare
correttamente attrezzature e materiali all’interno del cestello”;
-
caduta dall’alto dell’operatore -
misure di prevenzione: “utilizzare dispositivi di protezione anticaduta e
ancorarli al punto predisposto in piattaforma, non arrampicarsi sui parapetti
del cestello; non utilizzare scale o altri dispositivi per aumentare l’altezza
di lavoro”;
-
uso improprio del mezzo - misure di
prevenzione: “utilizzare la macchina come prescritto dal costruttore. Impedire
l’utilizzo a personale non autorizzato; solo lavoratori autorizzati e formati
possono utilizzare la macchina”;
-
urti, colpi, impatti, compressioni,
cesoiamento e schiacciamento - misure di prevenzione: “rimanere a distanza
di sicurezza dagli organi in movimento, non sporgersi dal cestello in fase di
movimentazione”;
-
interferenze con altre macchine e
attrezzature in cantiere - misure di prevenzione: “impedire che mezzi in
movimento interferiscano con la macchina, impedire che bracci meccanici, gru e carroponte in movimento
interferiscano con l’area di lavoro della macchina”;
-
indotti da malfunzionamenti - misure
di prevenzione: “effettuare i controlli previsti prima di ogni utilizzo,
effettuare la manutenzione come previsto dal costruttore”;
-
ribaltamento durante le operazioni di
salita e discesa del mezzo dal veicolo di trasporto - misure di
prevenzione: “seguire le modalità di carico indicate sul manuale del
costruttore”.
Si
ricorda poi che altri rischi da tenere in considerazione “dipendono dalla
tipologia di lavoro effettuato con l’utilizzo della piattaforma di lavoro,
l’ambiente di lavoro dove si va ad operare ed altri aspetti quali temperatura
ambientale, luminosità” ecc.
Inoltre
nella
valutazione dei rischi è
necessario considerare alcuni specifici
elementi:
-
portata del terreno;
-
inclinazione del terreno;
-
portata della piattaforma (carico nominale);
-
area di lavoro;
-
valutazione delle interferenze con altre attrezzature di lavoro;
-
valutazione degli ostacoli in quota;
-
velocità del vento e condizioni meteorologiche;
-
caduta massi negli scavi in galleria.
Ci
soffermiamo brevemente sulla
portata del
terreno.
Infatti
“valutare la condizione del terreno sopra al quale si utilizza la PLE è uno
degli elementi fondamentali nella valutazione dei rischi in quanto garantisce la
stabilità della macchina. Questo vale sia per le macchine semoventi che per le
macchine munite di stabilizzatori. Va valutato sia il terreno dove si va ad
operare con la macchina sia quello interessato dal percorso di spostamento”.
E
se l’analisi della solidità del terreno “può consistere in una ispezione visiva
della superficie o basarsi su un rilevamento geotecnico dettagliato”, nel caso
delle PLE “l’ispezione visuale può spesso risultare adeguata, in quanto il
carico degli stabilizzatori è relativamente basso rispetto a quello di
macchine, quali le gru mobili”. Tuttavia, “è
fondamentale che la valutazione sia effettuata da personale con conoscenze ed
esperienze tali da rendersi conto quando è il caso di rivolgersi a un
consulente più esperto”.
Il
primo elemento da considerare in questa valutazione del terreno è relativo alla
sua portata.
Nel
documento – che vi invitiamo a visionare – è presente una tabella indicativa
relativa alla capacità portante del terreno. Senza dimenticare che “la
pressione esercitata sul terreno dalla macchina è indicata sul manuale del
costruttore e sulla macchina in prossimità dei punti di appoggio a terra (o
presso le ruote e sugli stabilizzatori)”. E se la macchina è dotata di piastre
di stabilizzazione da applicare ai piedi di stabilizzazione “è obbligatorio
posizionarle”.
Il
documento fa poi riferimento alla distanza minima da rispettare in vicinanza di
rampe, alla eventuale presenza di opere sotterranee (fognature, canali di
scolo, tombini, condutture del gas e dell’acqua,…), di piogge pesanti o
prolungate.
Altra
aspetto di cui tener conto è l’
inclinazione
del terreno.
Il
documento sottolinea che “l’inclinazione massima ammessa del carro è indicata
nel manuale e va considerata con la massima attenzione”. Infatti la massima
inclinazione ammessa del carro dipende dalle tipologie di macchine; le macchine
semoventi a braccio per uso in cantieri possono prevedere inclinazioni del
carro anche del 3, 4 % mentre minori sono le inclinazioni massime ammesse per i
semoventi verticali o per le macchine ad uso industriale. Le piattaforme di
lavoro mobile elevabili munite di stabilizzatori permettono di posizionare il
carro in orizzontale anche su terreni in leggera pendenza, nei limiti previsti
dal fabbricante. L’utilizzo della PLE al di fuori dei limiti massimi ammessi
può causare il ribaltamento”.
La
portata della piattaforma di lavoro
– un ulteriore elemento per la valutazione – “varia da modello e modello e
comprende persone, attrezzi e materiali. Superare la portata massima ammessa
può causare il ribaltamento della macchina. Alcuni modelli possono avere
portate diverse in base alla configurazione della macchina”.
Concludiamo
con un breve cenno al problema della
caduta
massi negli scavi in galleria.
In
particolare tra tutte le fasi di lavoro necessarie per l’avanzamento, “il
rivestimento di prima
fase rappresenta una condizione di alto rischio
per la possibile presenza di lavoratori a ridosso del fronte appena scavato e
per l’esecuzione delle fasi di:
-
montaggio e posa in opera delle centine, messa a punto del piede della centina
e posa delle prime catene;
-
posa delle catene e della rete elettrosaldata in quota”.
Una
tipologia di macchina “utilizzata a ridosso o sul fronte di scavo per
l’esecuzione delle suddette operazioni è rappresentata dalla piattaforma mobile installata su
sollevatore telescopico, utilizzata per la posa catene e rete elettrosaldata.
L’utilizzo di questa tipologia di macchina comporta generalmente una riduzione
del livello di sicurezza poiché, nonostante alcune di queste siano dotate di
sistemi di protezione dell’operatore in cabina, così come previsto dalle
normative FOPS e Front Guard, non sono presenti dispositivi di protezione che
tengano conto delle specifiche esigenze di sicurezza dei lavoratori presenti
sulla piattaforma nel contesto specifico in cui operano”.
La
documentazione emessa durante le varie fasi di realizzazione di un’opera
(progetto, PSC, POS) “deve considerare la valutazione del rischio di infortunio
provocato da caduta materie a ridosso del fronte scavo e contenere indicazioni
per la minimizzazione e misure di prevenzione e protezione”. L’analisi deve
considerare “le caratteristiche dell’ammasso ed il suo comportamento
geomeccanico in fase di scavo, il metodo e la tecnica di scavo, il tipo di
macchine operatrici utilizzate, l’entità dello sfondo e la velocità di
avanzamento, nonché il tipo di intervento di prima fase e le sue modalità di
realizzazione. Ogni fase di lavoro che impone la presenza di personale a
ridosso del fronte va analizzata, anche nelle singole operazioni che la
compongono, per individuare le azioni più efficaci per ridurre il rischio di
investimento del personale da gravi e, più in generale, da processi di
instabilità locale”.
Inail
Marche, “ PLE
nei cantieri. L’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato nei cantieri
temporanei o mobili”,
pubblicazione della collana “Cantiere laboratorio” realizzata da Inail
Direzione regionale per le Marche, con la collaborazione di IPAF, edizione
febbraio 2012 (formato PDF, 9.76 MB).
Vai
all’area riservata agli abbonati dedicata a “ PLE
nei cantieri”.
RTM
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1139 volte.
Pubblicità