"Investimenti innovativi: Sulla Gazzetta ufficiale agevolazioni anche per studi di architettura e di ingegneria"
fonte www.lavoripubblici.it / Eventi e Appuntamenti
Il decreto, al fine di rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e lo sviluppo tecnologico nelle aree delle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, definisce un nuovo intervento per l’agevolazione di programmi di investimento innovativi.
I programmi di investimento devono essere finalizzati allo svolgimento delle attività economiche contenute nell’allegato al decreto stesso e, tra l’altro riguardano, anche:
- attività professionali, scientifiche e tecniche, limitatamente ad attività degli studi di architettura, ingegneria e altri studi tecnici;
- consulenza in materia di sicurezza;
- attività dei disegnatori tecnici;
- design e styling relativo a tessili, abbigliamento, calzature, gioielleria, mobili e altri beni personali o per la casa.
Il decreto è costituito da 14 articoli e da un allegato in cui sono riportate le “
Condizioni di ammissibilità alle agevolazioni per i programmi riferiti alle attività di produzione e distribuzione
di energia elettrica e di calore ed elenco delle attività di servizi ammissibili”.
Nell’
articolo 4 viene precisato che possono beneficiare delle
agevolazioni le imprese che, alla data di presentazione della domanda ,
sono, tra l’altro,
regolarmente costituite da almeno due anni ed iscritte nel Registro delle imprese; se si tratta di imprese di servizi, essere costituite sotto forma di società.
Nell’
articolo 5 viene precisato che i programmi devono essere finalizzati all’
acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali tecnologicamente avanzate,
in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello
svolgimento dell’attività economica oggetto del programma, valutabile in
termini di:
- riduzione dei costi;
- aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi;
- aumento della capacità produttiva;
- introduzione di nuovi prodotti e/o servizi;
- riduzione dell’impatto ambientale;
- miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.
Nel decreto è prevista una dotazione finanziaria di
150 milioni di euro, di cui il 60% è riservato alle piccole e medie imprese.
Le agevolazioni sono concesse nella forma della “sovvenzione
rimborsabile”, un contributo finanziario diretto rimborsabile
parzialmente senza interessi. La “sovvenzione” copre il
75% delle spese ammissibili
ed è restituita dall’impresa beneficiaria per una quota variabile in
relazione alla dimensione (70% per le piccole imprese, 80% per le medie e
90% per le grandi). In pratica, nel caso di piccole imprese, il 75%
sarà suddiviso nel 52,5% da restituire e nel 22,5% a fondo perduto.
La parte della sovvenzione da restituire
viene rimborsata, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti scadenti il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno,
in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell'ultima quota a saldo della sovvenzione stessa.
L’intervento è attuato con procedura valutativa “a sportello”. Il
termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di
agevolazioni sono definite,
entro 90 giorni dalla data di
pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale (e, quindi, 90 giorni
dall’8/10/2013), dal Ministero con un successivo decreto del Direttore
generale per l’incentivazione alle attività imprenditoriali che conterrà
il
termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione.
Con lo stesso provvedimento sono definiti le condizioni, i punteggi e le
soglie minime per la valutazione delle domande, nonche' le modalita' di
presentazione delle domande di erogazione.
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