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"Le macchine in edilizia: la sicurezza delle gru a torre"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
11/09/2014 - Nell’ampia
famiglia degli
apparecchi di
sollevamento, la
gru a torre
rappresenta probabilmente la più importante e diffusa attrezzatura per la
movimentazione e il sollevamento di carichi in uso nei cantieri edili. Una
attrezzatura che, come già raccontato dal nostro giornale, presenta diversi
rischi sia per gli operatori delle gru che per i lavoratori che svolgono la
loro attività nell’area di lavoro in cui è installata la macchina: dal
ribaltamento alla caduta di materiale dall’alto, dai problemi correlati a urti,
schiacciamento e cesoiamento alle cadute dall’alto. Senza dimenticare i rischi
elettrici (ad esempio dovuti ai contatti con linee
elettriche aeree non protette) e quelli chimici (agenti chimici utilizzati
nelle operazioni di montaggio, smontaggio e manutenzione).
Per conoscere meglio i rischi e
la prevenzione dell’uso della gru a torre possiamo fare riferimento al manuale “ Le
macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”– nato dal
rapporto di collaborazione tra l’ INAIL Piemonte e il CPT Torino – e
specialmente alla sua seconda parte costituita da
venti schede raggruppate in quattro gruppi: apparecchi di
sollevamento, macchine
semoventi, macchine trasportabili, utensili. Ogni scheda tratta in
particolare “le caratteristiche che in genere sono presenti nel tipo di
macchina esaminata, tenuto conto delle pertinenti norme tecniche e dei libretti
d’uso delle macchine rilevate nella fase di ricerca sul campo”. In ogni caso –
ricorda il manuale - è “prioritariamente necessario riferirsi alle istruzioni
d’uso realizzate dal fabbricante, che devono accompagnare ogni macchina”.
Presentiamo oggi brevemente la “
Scheda 1 – Gru a torre” e diamo qualche
breve informazione sui
dispositivi di
sicurezza.
Infatti normalmente una gru è
dotata di una serie di dispositivi “che, se correttamente tarati, garantiscono
i requisiti minimi di sicurezza previsti dalle norme. Inoltre, la gru può
essere dotata di eventuali altri dispositivi per ovviare ai rischi che possono
sorgere in sede di installazione nel cantiere (ad esempio per il rischio di
interferenza tra più gru)”.
Si segnala che dispositivi
importanti sono i
finecorsa (o
limitatori) che agiscono sui movimenti
della gru, ossia rotazione, sollevamento, distribuzione e traslazione: “i
limitatori, finalizzati alla sicurezza della gru, intervengono per evitare che
la gru sia sollecitata a sforzi superiori rispetto a quelli per cui essa è
progettata; i finecorsa, simili ai limitatori, entrano in funzione per limitare
i singoli movimenti della gru come ad esempio l’altezza di sollevamento,
l’escursione del carrellino, la traslazione”.
Alcuni
esempi di dispositivi:
-
limitatore di carico massimo e di grande velocità: il limitatore di
carico massimo “impedisce il sollevamento dei carichi eccedenti il carico
massimo arrestando il motore di sollevamento e azionando il freno. Il
limitatore di velocità interviene con il superamento della velocità di salita o
di discesa del carico: all’aumentare della velocità si generano infatti delle
forze di inerzia, sia in partenza che in frenata, che determinano forti
sollecitazioni dinamiche”;
-
limitatore di momento: “le gru sono calcolate per un momento di
carico massimo che non deve mai essere superato: il limitatore di momento (o
limitatore di coppia) ne impedisce il superamento controllando il sollevamento
e la distribuzione. In pratica il dispositivo impedisce il sollevamento e la
traslazione verso la punta dei carichi che eccedono il carico massimo, cioè che
superano il diagramma di carico della
gru”;
-
finecorsa di distribuzione (lontano, vicino): “dispositivi che
limitano la distribuzione del carrellino e consentono di arrestarlo prima che
urti contro i finecorsa meccanici talvolta dotati di tamponi ammortizzanti,
posizionati sulla punta e all’inizio del braccio; solitamente sono azionati da
un meccanismo regolato sul numero di giri del tamburo”;
-
finecorsa di sollevamento: possono essere finecorsa di salita e
finecorsa di discesa (ad esempio nella salita arresta il motore di sollevamento
in fase di salita e determina l’azionamento del freno);
Il documento, che vi invitiamo a
visionare integralmente, si sofferma poi anche su altri dispositivi di
sicurezza: finecorsa di rotazione, respingenti e finecorsa di traslazione,
eventuali anemometri, dispositivi anti- collisione, ...
Dopo aver affrontato il tema dei dispositivi
di comando e di controllo, la scheda si sofferma su alcuni fattori di rischio:
- “
ribaltamento e caduta di materiale dall’alto;
-
urti, colpi, impatti, compressione, schiacciamento;
-
cesoiamento, stritolamento;
-
caduta dall’alto;
-
rischio elettrico;
-
agenti chimici”.
Ricordiamo che il
ribaltamento della gru può essere
determinato da una serie di cause quali:
- “cedimento del piano di
appoggio, ad esempio per la presenza di sottoservizi;
- non corretta installazione, ad
esempio per la cattiva distribuzione del carico sul terreno o per l’errata
installazione del binario;
- errori di
manovra durante il sollevamento di carichi o per esecuzione di manovre
vietate;
- collasso della gru per
cedimento strutturale, ad esempio dovuto a carente manutenzione o per il
carente funzionamento dei limitatori di carico e di momento;
- urti del braccio contro
ostacoli fissi o mobili, ad esempio dovuti alla presenza di edifici o di altre
gru interferenti;
- vento di intensità elevata”.
Per prevenire tale rischio
“occorre eseguire un’accurata indagine preliminare per la scelta del luogo d’ installazione
della gru, rispettare scrupolosamente le istruzioni del fabbricante e il
relativo registro di controllo, eseguire le verifiche previste dalla norma ed
evitare o limitare il rischio di interferenza con altre gru operanti nella
stessa zona. Per quanto riguarda il vento è necessario sospendere l’attività
quando è raggiunta la velocità stabilita dal fabbricante o, in mancanza di
questa, dalle velocità stabilite dalla norma: il braccio della gru deve essere
lasciato libero di ruotare nella direzione del vento disattivando il freno di
rotazione. Nel caso di gru traslanti su binario, è necessario attivare le
tenaglie di ammaraggio e se necessario altri eventuali dispositivi, previsti dal
fabbricante”.
La scheda indica poi che il
rischio di caduta di materiale dall’alto
è dovuto alla “ movimentazione
di carichi non correttamente imbracati, ad errate manovre che comportano
l’urto del carico contro strutture fisse o alla rottura delle funi. L’uso
corretto degli accessori di sollevamento, compresi i contenitori, associati ad
un corretto uso dei segnali gestuali, o ad altri efficaci mezzi, per la
comunicazione tra il manovratore e l’aiuto manovratore portano a limitare tale
rischio; la verifica periodica delle funi, poi, completa l’attività di
prevenzione del rischio”.
Rimandando il lettore
all’approfondimento degli altri fattori di rischio, ci soffermiamo non sulle
istruzioni per gli operatori prima, durante e dopo l’uso della macchina (più
volte presentate dal nostro giornale), ma sulle
verifiche preventive al posizionamento della gru.
Infatti per la sicura
installazione della gru è necessario eseguire “un’indagine preliminare volta a
rilevare tutti i dati ambientali di rilevante importanza come quelli di seguito
elencati:
-
natura del terreno: il carico della gru va ripartito sul terreno in
base alla sua resistenza, con i metodi indicati dal fabbricante che possono
essere, ad esempio, traverse di legno su cuscino di ghiaia, nei casi più
semplici, o fondazioni in calcestruzzo armato, sia per le gru fisse sia per
quelle traslanti. Nel caso di cantieri di nuova costruzione, è opportuno
desumere la resistenza del terreno dalla relazione geotecnica; per gli altri
cantieri, quando necessario, occorre farne redigere una appositamente;
-
presenza
di servizi tecnici nell’area di cantiere: l’indagine presso gli uffici
tecnici competenti è doverosa soprattutto in aree cittadine dove la presenza di
sottoservizi è consistente; seppure visibili, è necessario verificare le
caratteristiche anche delle linee aeree per il rispetto delle distanze di
sicurezza o per la predisposizione di adeguate protezioni. I servizi, in linea
di massima, sono: linee elettriche, tubazioni ad esempio di gas o di acqua,
linee per telecomunicazioni (aeree o interrate); fognature ; serbatoi
interrati; camerette/locali interrate/i;
-
presenza di ostacoli: il controllo della posizione delle strutture
esistenti che possono costituire ostacolo ai movimenti della gru è
indispensabile per il suo esatto posizionamento: infatti, la gru non deve mai
poter collidere con le strutture fisse, per la stabilità del mezzo e del carico
in fase operativa o per la stabilità del mezzo quando è posta fuori servizio ed
è esposta all’azione del vento. In quest’ultimo caso, il braccio della gru deve
potersi liberamente orientare nella direzione del vento per esporre la minor
superficie possibile. Qualunque struttura sufficientemente consistente ad
opporre resistenza alla rotazione del braccio deve essere presa in
considerazione, come ad esempio edifici, campanili, tralicci per
telecomunicazioni, alberi;
-
presenza di altre gru nelle vicinanze: la presenza di più gru
operanti nella stessa zona determina il problema delle gru interferenti” ( a
questo tema la scheda dedica un apposito spazio);
-
presenza di strade, ferrovie o altre linee di trasporto e aree esterne
al cantiere: il raggio di azione della gru dovrebbe interessare
esclusivamente l’area di cantiere; qualora ciò non risulti possibile si deve
verificare che l’eventuale debordazione del braccio della gru all’esterno del
cantiere non possa arrecare danno o disturbo, provvedendo, ove del caso, a
prendere gli opportuni accordi e a predisporre i necessari apprestamenti. In
ogni caso, i carichi devono essere movimentati all’interno dell’area di
cantiere o, in casi particolari, attraverso corridoi preferenziali interdetti
al transito o adeguatamente protetti;
-
presenza di limitazioni per la sicurezza della navigazione aerea:
qualora l’installazione della gru ricada in un’area soggetta a limitazioni da
parte dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) deve essere richiesta
l’autorizzazione a quest’ultimo, che, in genere, prescrive la collocazione di
segnali luminosi di colore rosso o bianco precisando la tipologia e la
dislocazione dei segnali sull’ostacolo. I segnali luminosi devono essere
posizionati sui punti più alti in modo da indicarne i contorni generali;
qualora l’ostacolo sia alto più di 45 metri le luci devono essere collocate
anche a livelli intermedi. L’ENAC ha facoltà di richiedere l’abbattimento degli
ostacoli;
-
condizioni meteorologiche e rischi di origine naturale: l’indagine
conoscitiva deve portare a conoscere le caratteristiche dei fenomeni
atmosferici della zona in cui la gru è installata, in particolare per quanto
riguarda il vento, affinché, in caso di necessità, possano essere predisposti i
mezzi aggiuntivi necessari per la stabilità del mezzo
di sollevamento. Il controllo della velocità del vento spesso risulta
indispensabile, pertanto l’installazione di un anemometro è fortemente
consigliata anche nelle gru prodotte senza questo strumento”.
Concludiamo segnalando che la
scheda riporta anche specifici divieti per l’installazione e l’uso delle gru a
torre e che per ogni scheda è disponibile una specifica lista di controllo.
L’
indice della “
Scheda 1 – Gru
a torre”:
1. DESCRIZIONE
2. ELEMENTI COSTITUENTI
2.1 STABILIZZATORI
2.2 CARRO DI BASE (BASAMENTO)
2.3 ZAVORRA DI BASE
2.4 BINARIO DI TRASLAZIONE
2.5 ELEMENTI DI TORRE
2.6 ELEMENTI (O CABINA) DI
TELESCOPAGGIO
2.7 FALCONE DI SERVIZIO
2.8 CABINA DI MANOVRA
2.9 ELEMENTI DI BRACCIO
2.10 CONTROBRACCIO
2.11 ZAVORRA DI CONTROBRACCIO
2.12 CUSPIDE
2.13 TIRANTI
2.14 FUNI
2.15 ARGANI
2.16 RALLA
2.17 CARRELLO
2.18 BOZZELLO
2.19 QUADRI ELETTRICI E IMPIANTI
DI MESSA A TERRA
3. DISPOSITIVI DI SICUREZZA
3.1 LIMITATORE DI CARICO MASSIMO
E DI GRANDE VELOCITÀ
3.2 LIMITATORE DI MOMENTO
3.3 FINECORSA DI DISTRIBUZIONE
(LONTANO, VICINO)
3.4 FINECORSA DI SOLLEVAMENTO
3.5 FINECORSA DI ROTAZIONE
3.6 RESPINGENTI E FINECORSA DI
TRASLAZIONE
3.7 ALTRE PROTEZIONI
4. DISPOSITIVI DI COMANDO E DI
CONTROLLO
4.1 POSTO DI MANOVRA
4.2 DISPOSIZIONE DEI COMANDI
5. FATTORI DI RISCHIO
6. ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE
E L’USO
6.1 VERIFICHE PREVENTIVE AL
POSIZIONAMENTO DELLA GRU
6.2 DIVIETI PER L’INSTALLAZIONE E
L’USO
6.3 ISTRUZIONI PRIMA DELL’USO
6.4 ISTRUZIONI DURANTE L’USO
6.5 ISTRUZIONI DOPO L’USO
7. APPROFONDIMENTI
7.1 PRESENZA DI LINEE O IMPIANTI
ELETTRICI
7.2 INTERFERENZE
7.2.1 Presenza di strutture fisse
o mobili
7.2.2 Presenza di altre gru
operanti nello stesso spazio aereo
7.3 SOLLEVAMENTO DI PERSONE
8. ADEMPIMENTI NORMATIVI
8.1 DOCUMENTAZIONE
8.2 CONTROLLI E VERIFICHE
8.3 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE,
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
9. ANNOTAZIONI TECNICHE
10. RIFERIMENTI NORMATIVI
CPT di Torino, Inail Piemonte, “ Le
macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, edizione
settembre 2013 (formato ZIP, 1,5 MB).
La scheda: “ Scheda 1 – Gru a torre” (formato ZIP, 6.0 MB).
RTM
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