News
"Il ruolo del medico competente nella prevenzione di incidenti stradali"
fonte www.puntosicuro.it / Sorveglianza Sanitaria
22/09/2014 - La gravità del
fenomeno degli
incidenti stradali in
ambito lavorativo è facilmente riassumibile ricordando come gli incidenti professionali
su strada
determinino oltre il 50%
delle morti sul lavoro. Il nostro compito giornalistico non è tuttavia solo
quello di rendere i nostri lettori consapevoli di un problema, ma anche quello
di fornire esempi virtuosi, buone pratiche o comunque
esperienze positive di prevenzione.
Alcune utili esperienze, che si
soffermano anche sul
ruolo del medico
competente nella prevenzione, si possono trovare tra i documenti pubblicati
dall’ Azienda
Sanitaria Locale di Milano in relazione a un progetto su questo tema
rivolto alle aziende del proprio territorio e ad un incontro che si è tenuto il
27 novembre 2012.
Nell’intervento “
Il ruolo del medico competente nella
prevenzione degli incidenti stradali: Esperienza in una industria farmaceutica”,
a cura di Carlo G. Bulgheroni, si affronta il tema della valutazione del rischio
stradale nell’azienda Sanofi-aventis con riferimento particolare al gruppo
di lavoratori rientranti nelle mansioni di autista/fattorino, Informatore
Scientifico del Farmaco (ISF) e personale della Ricerca Clinica.
Infatti l’utilizzo
dell’autovettura quale mezzo di lavoro pone “problematiche specifiche in
funzione della rilevanza del fattore di esposizione, cioè della possibilità di
essere coinvolti, in modo attivo o passivo, in incidenti
stradali”. E “la circolazione e, quindi, l’utilizzo dell’auto rappresentano
una delle principali cause di infortunio per il personale interessato alla
presente valutazione”.
In particolare si fa riferimento
alle
misure per ridurre il rischio
“guida automezzi” che consistono nella:
-
riduzione del tempo di
esposizione;
-
riduzione del rischio
materiale;
-
riduzione dei comportamenti a
rischio.
Riguardo alla
riduzione del tempo di esposizione, si
indica che al fine di limitare l’esposizione
al rischio guida, “l’opportunità dell’ utilizzo
di autovettura (al
di fuori dell’attività di ISF), in
particolare quando si tratta di un lungo viaggio, deve essere valutata
in rapporto alle altre possibilità offerte” (ad esempio tele conferenza o utilizzo di altro mezzo di trasporto).
Inoltre “per ogni spostamento a carattere lavorativo ed al fine
di non creare situazioni potenzialmente pericolose, si raccomanda di:
- evitare di guidare per lunghi tragitti;
- limitare la percorrenza giornaliera a 300 Km”;
- effettuare, se si deve guidare per un lungo periodo, “delle
pause di 10/15 minuti ogni due ore”. E comunque “la pianificazione di riunioni, alle quali devono partecipare persone che devono
affrontare un lungo viaggio in automobile, dovrà evitare la prima mattinata
dopo i giorni di riposo e la serata precedente i giorni di riposo”.
Per la
riduzione del rischio materiale “tutti i veicoli:
- sono dotati di cinture di sicurezza, di doppio air-bag, del sistema di
antibloccaggio della frenata (ABS), di fari antinebbia, di estintore e
dell’impianto di condizionamento,
ove necessario anche delle catene e/o gomme termiche;
- devono soddisfare i requisiti di resistenza al crash test 4 stelle
NCAP;
- devono mantenere le specifiche imposte dal costruttore;
- devono rispettare i valori limite di emissione di CO2
previsti dalla politica ambientale di sanofi-aventis;
- sono dotati di ‘kit sicurezza’, composto da kit primo soccorso, kit
cruscotto e kit bagagliai (consultato il medico competente)”.
Inoltre “periodicamente (come minimo secondo le scadenze raccomandate dalla casa
costruttrice), l’assegnatario del
veicolo deve verificare:
- la pressione e lo stato dei pneumatici;
- il funzionamento delle luci e dei dispositivi di segnalazione
visivi e acustici;
- lo stato delle cinture di sicurezza;
- il funzionamento dei dispositivi di frenaggio;
- completezza ed integrità del kit sicurezza”.
È poi fatto divieto di “utilizzare veicoli propri durante lo
svolgimento delle normali mansioni lavorative; eccezionalmente, e per motivate
ragioni, ne è consentito l’uso
previa autorizzazione del proprio Responsabile o in sua assenza della
Direzione Risorse Umane”.
Infine per la
riduzione dei comportamenti a rischio:
- “tutti i conducenti di un
veicolo sono tenuti a rispettare strettamente il codice della strada;
- in particolare devono
rispettare quelle regole la cui violazione è sovente causa di incidenti; fra
tutte in modo particolare: rispettare i limiti di velocità; adattare la
velocità allo stato della strada ed alle condizioni meteorologiche; rispettare
la distanza di sicurezza (regola dei 2 secondi); rispettare la segnaletica
luminosa ed i segnali stradali di precedenza ed arresto; segnalare i
cambiamenti di direzione e evitare di operare tali cambiamenti bruscamente”.
Le slide relative all’intervento,
che vi invitiamo a visionare integralmente, riportano ulteriori indicazioni su:
- analisi degli infortuni e
incidenti;
- piano miglioramento e corso
base di guida sicura;
- possibili patologie
muscoloscheletriche legate all’ utilizzo
di automezzi;
- alcool,
droghe,medicinali;
- uso cellulari;
- formazione;
- lavoratrici gestanti, puerpere
o in allattamento.
L’intervento informa infine che
il
coinvolgimento del medico competente
avviene in merito alla:
- valutazione dei rischi;
- formazione specifica;
- partecipazione al ‘Comitato di
Sicurezza’ (Piano miglioramento 2006 – HSE);
- visita medica di idoneità
specifica alla mansione: “identificazione di precedenti anamnestici che possano
ridurre la capacità alla guida; valutazione della funzione visiva; informazione
relativa all’uso di alcool e sostanze psicotrope con eventuali test diagnostici
specifici;
- visite ‘occasionali’: visita
medica al rientro da malattie e/ o infortuni gravi con assenze superiore ai 60
gg. per valutare eventuali controindicazioni alla mansione specifica; visita
medica su richiesta del collaboratore o del datore di lavoro; lavoratrici
gestanti, puerpere o in allattamento”.
Del ruolo del medico competente
si parla anche nell’intervento “
Il ruolo
del medico competente nella prevenzione degli incidenti stradali in ATM”, a
cura di Andrea Giuliano Verga (Ospedale San Raffaele Resnati, Milano).
Nell’intervento vengono
presentati i dati sul decremento dei sinistri stradali e gli interventi di
prevenzione primaria e prevenzione secondaria.
Concludiamo l’articolo riportando
alcuni degli
interventi di prevenzione
primaria messi in atto presso l’Azienda Trasporti Milanesi (ATM):
- “azioni di politica aziendale
condivisi con il servizio sanitario aziendale;
- approvazione di un codice etico
di azienda;
- ordini di servizio aziendali
diffusi a tutto il personale noti al medico;
- disposizione di eliminazione
delle bevande alcoliche da tutte le mense
aziendali;
- accordi contrattuali con mense
esterne per la sostituzione delle bevande alcoliche con altri benefit;
- interventi di
informazione–formazione;
- articoli pubblicati sul
periodico aziendale ‘Linea Diretta’ letto dai dipendenti;
- interventi di formazione
specifica per i candidati neoassunti a carattere generale di
informazione/formazione sulle bevande alcoliche e le sostanze stupefacenti e
psicotrope;
- interventi mirati
all’informazione/formazione sulle bevande alcoliche e le sostanze stupefacenti
e psicotrope ospitati in corsi di formazione specifici per il personale
viaggiante già in forza;
- disponibilità di un servizio
sociale aziendale, collegato con enti e strutture del territorio, dedicato al
‘cliente interno’, anche con problematiche correlate a condotte di abuso”.
“ Il ruolo del medico competente nella prevenzione degli
incidenti stradali: Esperienza in una industria farmaceutica”, a cura di
Carlo G. Bulgheroni (formato PDF, 345 kB).
“ Il ruolo del medico competente nella prevenzione degli
incidenti stradali in ATM”, a cura di Andrea Giuliano Verga - Ospedale San
Raffaele Resnati, Milano (formato PDF, 493 kB).
Tiziano Menduto
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1328 volte.
Pubblicità