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"Rischio più elevato di tumore al polmone per i muratori"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
20/10/2014 -
I muratori possono essere esposti
a numerosi cancerogeni
occupazionali, compresa la silice cristallina e l’asbesto. In questo studio
è stata analizzata la relazione tra il lavoro di muratore e l’insorgenza di
cancro polmonare.
I dati provengono dal progetto
SYNERGY che riunisce numerosi studi caso-controllo sul tumore polmonare
effettuati in diversi paesi, inclusi molti paesi europei (Francia, Germania,
Gran Bretagna, Italia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia,
Slovacchia, Spagna, Svezia, Ungheria), Canada, Cina (Hong Kong) e Nuova
Zelanda. Obiettivo principale è la valutazione di effetti sinergici di
cancerogeni occupazionali (amianto, silice cristallina, idrocarburi policiclici
aromatici, composti cromo-nickel).
L’Italia partecipa con studi
effettuati a Torino, a Roma, in Veneto e in Lombardia. Numerosi sottoprogetti
sono stati pubblicati o sono in corso. Tra le 15.608 persone che hanno avuto
una diagnosi di tumore polmonare e che rappresentano i casi, 695 hanno lavorato
sempre come muratori, mentre fra le 18.531 persone del gruppo di controllo i
muratori erano 469.
Tra gli uomini che hanno sempre
svolto il lavoro di muratore la probabilità di sviluppare il tumore polmonare è
superiore del 50% rispetto a chi non ha svolto questo tipo di lavoro.
Questi dati tengono conto
dell’abitudine al fumo, delle differenze tra i diversi centri che hanno
condotto lo studio e delle occupazioni precedenti che possono aver comportato
esposizione a cancerogeni certi o sospetti. Vi è inoltre una relazione evidente
con la durata del lavoro. Il rischio relativo è maggiore per il carcinoma
squamoso e il carcinoma a piccole cellule rispetto all’adenocarcinoma.
Che cosa aggiunge di nuovo questo
studio?
Nel corso del loro lavoro, i
muratori possono essere esposti a numerosi cancerogeni
occupazionali, incluso l’asbesto e la silice cristallina. Quest’ultima,
classificata come “cancerogeno certo” per l’uomo nel 1997 dall’Agenzia
Internazionale sul Cancro, non è ancora stato oggetto di alcuna classificazione
da parte della Comunità Europea. Finora gli studi pubblicati non avevano tenuto
conto dell’intera storia lavorativa delle persone e dell’abitudine al fumo e
non erano riusciti a stabilire una relazione solida tra il lavoro di muratore e
l’insorgenza del tumore al polmone. Questo studio attinge i dati dalla più
grande raccolta di studi caso-controllo sul tumore polmonare in cui per ogni
persona è presente sia l’intera storia lavorativa sia quella relativa
all’abitudine al fumo. Gli
autori hanno riscontrato che il rischio di tumore polmonare aumenta in
proporzione alla durata del lavoro di muratore.
Come sottolinea Dario Consonni,
primo autore di questo lavoro “L’associazione è plausibile vista l‘esposizione
quotidiana a silice
libera cristallina e (saltuaria e limitata ad alcune operazioni) ad
amianto. I risultati suggeriscono la necessità di introdurre adeguate misure
tecniche per ridurre le esposizioni a polveri di quarzo e di un giusto
riconoscimento della natura professionale del tumore polmonare nei muratori (e
in altre occupazioni del settore edilizio) da parte degli istituti
assicuratori.”
Luisella Gilardi
Fonte: DoRS.
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