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"Biotecnologie per lo sviluppo sostenibile, applicazioni e sicurezza"
fonte www.puntosicuro.it / Rischio incendio
05/11/2014 -
Un importante contributo alla
sostenibilità ambientale è fornito dalle bioraffinerie, costituite da un
insieme di tecniche che permettono di ottenere prodotti ad alto valore aggiunto
a partire da risorse rinnovabili come le biomasse. L'importanza per il nostro
Paese dello sviluppo di questo settore, anche in termini di ricadute
occupazionali, è confermata dal recente d.m. 139/2013 in materia di
bioraffinerie. Queste nuove applicazioni devono necessariamente essere valutate
anche alla luce di quelli che sono gli aspetti di sicurezza connessi all'esercizio
e alla gestione di tali impianti.
L'obiettivo del Progetto
'Biotecnologie per lo sviluppo sostenibile, applicazioni e sicurezza',
finanziato dal Ministero della salute, è stato quello di analizzare i
principali pericoli e punti critici delle bioraffinerie definendo soluzioni di
controllo dei rischi in base alle tipologie delle aziende coinvolte e delle
relative capacità organizzative/gestionali.
Gestione della sicurezza e
sostanze pericolose nel settore dei combustibili da fonte rinnovabile
Il capitolo tratta
dell’implementazione del sistema di gestione della sicurezza nei più comuni
tipi d’impianto per la produzione di combustibili liquidi e gassosi da fonte
rinnovabile (biodiesel, bioetanolo, biogas). Si traccia un quadro molto
generale del settore, senza entrare nei dettagli impiantistici discussi in
altre sezioni, ma facendo riferimento particolare solo alle sostanze pericolose
presenti ed alle implicazioni derivanti dalle “nuove” classificazioni del
pericolo introdotte dal Regolamento
REACH ed alle conseguenti applicazioni normative di imminente recepimento.
Dall’esame dell’esperienza operativa dei Paesi che hanno spinto in particolare
la produzione di biogas, si possono trarre lezioni utili per il settore:
l’adozione dei modelli di gestione e di organizzazione può contribuire in
maniera determinante a controllare il pericolo derivante dalle sostanze
presenti nei processi.
Valutazione del rischio
Nel caso delle bioraffinerie,
trattandosi sempre di impianti nuovi, sia come costruzione che come tecnologie,
vengono verosimilmente adottate le migliori soluzioni disponibili. Tuttavia
l’installazione delle migliori tecnologie da sola non è sufficiente a garantire
la sicurezza, occorre infatti dotarsi di un sistema di gestione adeguato al
livello di rischio, che assicuri il coinvolgimento di tutti i lavoratori,
motivando un comportamento proattivo nei confronti della sicurezza. La
valutazione dei rischi deve essere basata sull’individuazione di tutti i
possibili scenari incidentali e dei sistemi tecnici ed organizzativi che sono
in grado di prevenirne l’accadimento o mitigarne le conseguenze. I programmi di
ispezione interna devono essere coerenti con la valutazione dei rischi e
consentire un controllo continuo sia sulle condizioni dei sistemi tecnici in
esercizio sia sull’adeguatezza ed applicazione dei sistemi organizzativi. In
altre parole, risultano indispensabili stringenti programmi di ispezione
sull’integrità e funzionalità delle attrezzature e della strumentazione,
politiche di manutenzione preventiva, o meglio ancora predittiva degli
impianti, e frequenti audit interni con particolare attenzione a tematiche
quali la formazione (compresi i lavoratori delle ditte esterne ed i
trasportatori), le prove di emergenza, la segnalazione di anomalie e quasi
incidenti. Anche le modifiche vanno gestite valutando sempre le possibili
ricadute sulla sicurezza includendo anche i cambiamenti organizzativi e
procedurali. Infine un audit esterno permette un occasione particolare per dare
impulso al ciclo di miglioramento continuo.
Gestione del rischio
L’adozione di un sistema di
gestione della sicurezza nel caso degli stabilimenti art. 5 non è un obbligo
cogente, tuttavia va notato che con il Testo Unico si sono messe in atto tutte
le forme dirette ed indirette di incentivazione, fra cui gli sconti sui premi
assicurativi, il valore esimente
che scarica alcune responsabilità del datore di lavoro e, sotto particolari
condizioni, contributi a fondo perduto per l’avvio del sistema stesso. In
pratica tutti i meccanismi della soft-law sono stati posti in atto per
intraprendere questo percorso e sarebbe quindi opportuno per un gestore di un
nuovo impianto per la produzione di biocombustibili (bioetanolo o biodiesel)
approfittare di queste opportunità ed attivare un sistema di gestione, che
protegga allo stesso tempo i lavoratori e gli impianti produttivi. Possono
essere senz’altro seguiti modelli di gestione già esistenti, dei quali si
conosce la validità. Il sistema di gestione UNI 10617:2012 è senz’altro adatto
allo scopo. Un ulteriore riferimento è senz’altro il sistema SGSL-INAIL ed in
particolare le Linee di Indirizzo approvate dall’INAIL per il settore “Energia
e Petrolio” [INAIL, 2013]. Il citato modello dà indicazioni generali e fa
riferimento a ulteriori documenti specifici per i vari punti. In particolare
andranno individuati i pericoli legati al processo, possibilmente con il metodo
HAZOP o in alternativa la bow-tie.
L’indice del documento:
LE BIORAFFINERIE
- Le Bioraffinerie:
un’opportunità di sviluppo per l’Italia
- Gestione della sicurezza e
sostanze pericolose nel settore dei combustibili da fonte rinnovabile
- Produzione di bioetanolo
nell’impianto di Crescentino (Gruppo M&G) ed aspetti di sicurezza
- Aspetti di sicurezza nella
produzione di bioplastiche nello stabilimento Novamont di Terni
- Le nuove prospettive Eni per la
produzione di biocarburanti: dalla biorefinery di Venezia alle microalghe
IL SETTORE DEL BIOGAS IN ITALIA
ED ASPETTI DI SICUREZZA
- Biogas: le opportunità di
sviluppo per l’Italia
- La valorizzazione delle
biomasse attraverso la digestione anaerobica
- La sicurezza ambientale ed
occupazionale negli impianti di produzione del biogas
- Esposizione professionale a
particolato sottile e bioaerosol in impianti di digestione anaerobica per la
valorizzazione energetica di biomasse
LA RICERCA DI FRONTIERA NEL
SETTORE
- Aspetti a confronto della
produzione del butandiolo da petrolio e da biomasse
- Processi innovativi per la
produzione di polimeri biodegradabili a partire da scarichi municipali o
industriali
- Processi biotecnologici per la
produzione di energia elettrica mediante sistemi biofotovoltaici (BPVs)
ALLEGATO: Check list per la
sicurezza degli impianti di produzione di biogas
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