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"Imparare dagli errori: gli infortuni nell’uso delle gru a ponte"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
29/01/2015 - Il viaggio di “ Imparare dagli errori” attraverso gli infortuni correlati alle
attrezzature per il sollevamento dei carichi arriva alla terza puntata.
Dopo esserci soffermati sugli
elevatori a bandiera, oggi ci occupiamo degli incidenti e delle buone prassi nell’utilizzo delle
gru a ponte o carroponti, uno dei sistemi di sollevamento più diffusi. Ricordiamo che generalmente la gru a ponte è
costituita da due travi di testa (testate) scorrevoli su due vie di
corsa collegate da altre due travi perpendicolari, dette travi
principali, sulle quali scorrono carrelli con gli argani di
sollevamento.
Gli incidenti presentati sono tratti dalle schede di INFOR.MO. - strumento per l'analisi dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi
Il
primo caso riguarda le
attività
di montaggio di elementi di carpenteria metallica (scatolati a sezione
rettangolare) facenti parte di un rimorchio per trasporti eccezionali.
Questi elementi devono essere
assemblati uno dentro l’altro in modo tale da formare un sistema telescopico.
La manovra di inserimento della
parte mobile, costituita da due sfili, all’interno della parte fissa denominata
femmina, viene effettuata mediante l’utilizzo di un carroponte. Con il
carroponte è imbracata la parte mobile che, dopo essere sollevata all’altezza
della parte fissa, viene fatta traslare al fine di consentirne l’imbocco ed il
successivo inserimento nella parte fissa.
Nell’effettuare l’operazione la
parte mobile si impunta opponendo resistenza alla traslazione; per sbloccarla
il manovratore del carroponte, in modo scorretto, continua a tirare l’elemento
con il carro del carroponte a tal punto che la fune si trova a lavorare in modo
obliquo rispetto alla verticale.
Nel frattempo il lavoratore che
assiste all’operazione di montaggio si avvicina all’estremità della parte fissa
“nel punto in cui la parte mobile, che termina con un elemento a forma di T, va
a battuta contro la stessa”. Per effetto del traino operato dal manovratore del
carroponte si genera sulla parte mobile una spinta tale da determinarne
l’improvviso sblocco e la sua repentina traslazione in avanti fino alla
completa chiusura contro la parte fissa. A seguito di ciò il lavoratore rimane
schiacciato tra la parte mobile e la parte fissa, riportando lesioni gravi da
schiacciamento all’altezza del torace con il conseguente decesso.
Questi i
fattori causali indicati nella scheda:
- l’infortunato si avvicina
“all’estremità della parte fissa dell'elemento mentre la parte mobile era sotto
anomala tensione”;
- utilizzo scorretto del
carroponte con “fune che lavora in modo obliquo”.
Il
secondo caso è invece relativo alla
movimentazione di un semi-lavorato.
Un lavoratore mentre stava
movimentando con l'ausilio di un carroponte un semi-lavorato di grosse
dimensioni, viene “investito dallo stesso, probabilmente a causa della
liberazione di uno dei ganci di sollevamento, collocato in posizione inidonea a
garantire la sicurezza dell'imbraco. Il lavoratore era nelle immediate
vicinanze del manufatto sollevato”.
Due i
fattori causali rilevati:
- “imbracatura inadeguata del
carico”;
- il lavoratore era posizionato
nelle immediate vicinanze del pesante manufatto”.
La prevenzione
Un documento che raccoglie utili
informazioni per la prevenzione degli incidenti correlati all’uso dei mezzi di
sollevamento si intitola “ Movimentazione
merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali. Manuale
sulla sicurezza destinato agli addetti al carico, scarico, facchinaggio di
merci e materiali pericolosi”, documento realizzato dalla Direzione
Centrale Prevenzione dell’Inail in collaborazione con Parsifal Srl.
Ci soffermiamo sulla parte del
manuale dedicata alle caratteristiche e
requisiti
minimi di sicurezza di gru a rotaia, gru a ponte e gru a cavalletto. Il
documento fa particolare riferimento a: vie di scorrimento, sistemi di
traslazione,
posti di manovra
,
argani, apparecchiature elettriche, organi di
comando, dispositivi di segnalazione e segnaletica, accessori...
Ad esempio riguardo alle
vie
di scorrimento il documento sottolinea che la posa delle vie di
corsa “deve essere fatta con la massima cura, onde non pregiudicare il buon
funzionamento degli apparecchi che vi andranno a traslare. Errori di posa,
mancato rispetto delle tolleranze, possono determinare, ad esempio, una rapida
usura dei componenti meccanici, e in particolare delle ruote”. In particolare
nelle gru a ponte, “i piani di posa delle rotaie di scorrimento, se utilizzati
per l’accesso alla gru e per altre esigenze di carattere straordinario relative
all’esercizio delle stesse, devono avere una larghezza di almeno 60 centimetri
oltre la sagoma di ingombro della gru; devono essere agevolmente percorribili e
provvisti di un corrimano posto ad altezza di circa un metro dagli stessi
piani, a una distanza orizzontale non minore di 50 centimetri dalla sagoma di
ingombro del carro ponte. I binari di scorrimento devono essere provvisti alle
estremità di corsa di tamponi di arresto (respingenti) adeguatamente
dimensionati (resistenza e azione ammortizzante), e aventi altezza non
inferiore a 0,6 volte il diametro delle ruote”. Il documento ricorda che per
quanto possibile “si deve evitare il passaggio di carichi
sospesi sopra i lavoratori, e dove l’eventuale caduta del carico può
costituire pericolo; il campo di azione degli apparecchi di sollevamento
provvisti di strumenti elettromagnetici di presa del carico deve essere
interdetto al passaggio e delimitato con barriere o sistemi similari di uguale
efficacia (es. barriere immateriali)”.
Inoltre per
impedire situazioni di pericolo durante le
fasi
di traslazione, “i meccanismi delle gru direttamente connessi alla
traslazione (gru, carrelliere, carrello porta argano, motoriduttori…) devono
possedere una serie di requisiti di sicurezza”. Ad esempio le ruote (motrici e di
scorrimento) “devono essere realizzate in maniera tale da impedire il
deragliamento della gru; nella maggior parte delle realizzazioni, le ruote sono
dotate di un bordo laterale, che impedisce loro di deragliare”. Si ricorda che
in caso di presenza di più gru sulle vie di corsa, “i microinterruttori
anticollisione dovranno essere installati in maniera tale da evitare lo scontro
fra le gru, sempre tenendo in considerazione le caratteristiche dei freni delle
singole gru in relazione alla loro massa”.
Riprendiamo brevemente altre
indicazioni relative ai requisiti di sicurezza:
-
a
rgani: l’argano costituisce il sistema di
sollevamento vero e proprio ed è quindi uno degli elementi cardine di tutta
l’attrezzatura. “Occorre che sia impedito l’avvolgimento o lo svolgimento delle
funi dai tamburi oltre le posizioni limite (fine corsa) stabilite dal
costruttore. A tale proposito, vanno installati due fine corsa:
fine
corsa superiore, per evitare che per qualsiasi motivo (errore
di manovra, anomalia di funzionamento..) il bozzello o l’attrezzatura di
sollevamento vadano ad urtare l’argano e a sollecitare in maniera anomala le
funi di sollevamento;
fine corsa inferiore, per evitare
invece lo svolgimento completo delle funi, e la conseguente sollecitazione
anomala dei punti di aggancio della fune al tamburo”. Inoltre i tamburi e le
pulegge di rinvio “dovranno essere provvisti di sistemi che impediscano la
fuoriuscita delle funi dalle sedi”; l’argano, il cui motore deve restare
innestato anche nella fase di discesa, deve essere “dotato di sistema frenante
(di solito elettromagnetico) per bloccare in maniera precisa e graduale il
carico all’altezza voluta e impedire, in caso di mancanza di energia, la
discesa del carico”; i ganci dei bozzelli o di eventuali accessori (es. bilancieri)
devono essere provvisti di dispositivi di chiusura dell’imbocco o avere un
particolare profilo della superficie interna o una limitazione dell’apertura di
imbocco, in modo da impedire lo sganciamento delle funi,
delle catene e degli altri organi di presa. Le funi e le catene devono essere
accompagnate da un’attestazione contenente una serie di indicazioni relative
alle caratteristiche del materiale impiegato, e recare un contrassegno
indelebile e inamovibile per permettere di risalire alla loro attestazione”;
-
dispositivi di segnalazione
e segnaletica: le gru “devono essere dotate di dispositivi
acustici, ed eventualmente luminosi, di segnalazione e di avvertimento. Gli
avvisatori
acustici sono generalmente azionati dal manovratore,
ogniqualvolta sia necessario segnalare che la gru sta operando. Gli
avvisatori
luminosi vengono utilizzati principalmente sulle gru a
cavalletto o a semicavalletto per segnalare che la gru è in attività, dato che
la traslazione può avvenire in presenza di persone o veicoli. Le gru devono
inoltre essere dotate di adeguata segnaletica di sicurezza e, in particolare,
di: cartelli indicanti la portata massima e, se pertinente, la portata massima
nelle varie configurazioni (es. variabile in funzione della posizione sul
braccio per le gru a torre); cartelli che indicano la direzione dei vari
movimenti riportati sulla pulsantiera; segnaletica di informazione/divieto (es.
divieto di transito sotto i carichi sospesi, segnali identificativi);
segnaletica di pericolo (es. quadri elettrici, parti in movimento).
Su tutti gli
accessori di sollevamento, deve poi essere indicata la portata
massima. Inoltre “i ganci di collegamento devono essere dotati di sicura
(linguetta a molla) per impedire la fuoriuscita accidentale degli accessori
agganciati (funi, catene, bilancieri …) o, in alternativa, avere forma tale da
impedire lo sganciamento delle funi, delle catene e degli altri organi di
presa. Nel caso la portata vari con la configurazione utilizzata, come nel caso
dei bilancieri, deve essere indicata la portata nelle varie posizioni. Le
brache in cavo d’acciaio con attacco a manicotto devono recare stampigliata
l’indicazione della portata. Gli attacchi a morsetto devono essere realizzati
con un sufficiente numero di morsetti (funzione del diametro della fune),
correttamente posizionati (parte a ‘U’ disposta nel tratto morto della fune) e
serrati. Le brache di fibra devono riportare l’indicazione della portata
massima e non possono essere utilizzate in presenza di temperature elevate”.
Concludiamo riportando alcune
istruzioni
per gli addetti tratte invece dalla “
Scheda
M.01.39: Gru a ponte”, contenuta nella banca dati di schede
bibliografiche del manuale " La
valutazione dei rischi nelle costruzioni edili" - nato dalla
collaborazione tra il Comitato Paritetico Territoriale di Torino e Provincia ( C.P.T. Torino) e
l’ INAIL Piemonte.
Prima dell’uso:
- “verificare l’efficienza della pulsantiera;
- verificare l’efficienza dei fine corsa elettrici e
meccanici, di salita, discesa e traslazioni;
- verificare l’efficienza della chiusura di sicurezza del
gancio;
- verificare che i percorsi pedonali di manovra siano liberi
da ostacoli;
- verificare l’efficienza del dispositivo di segnalazione
acustica (sirena) e ottica (girofaro)”.
Durante l’uso:
- “avvisare l’inizio delle manovre con il segnalatore
acustico;
- durante lo spostamento
dei carichi evitare di transitare sopra le aree di lavoro;
- manovrare il carroponte a distanza di sicurezza dal
carico;
- eseguire con gradualità le manovre;
- attenersi ai limiti di portata;
- verificare sempre il corretto imbraco dei materiali prima
di iniziare le manovre;
- segnalare tempestivamente le anomalie”.
Dopo l’uso:
- “non lasciare carichi sospesi;
- sollevare il gancio, ritirare il carrello e traslare il
carro nella posizione di riposo prestabilita;
- interrompere l’alimentazione elettrica, agendo
sull’interruttore principale al quadro o a parete;
- lasciare la pulsantiera al sicuro da eventuali
danneggiamenti”.
Pagina introduttiva del sito web di
INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero
3478 e
3541 (archivio incidenti 2002/2010).
Tiziano Menduto
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